Croce e compasso: l’impossibile conciliazione
di Alberto
Azzimonti
Divergenze abissali tra Chiesa e Massoneria. No alla doppia appartenenza.
È peccato grave aderire alle associazioni massoniche
È peccato grave aderire alle associazioni massoniche
A volte ritornano. Si, perché periodicamente,
i massoni tentano di ricucire un dialogo con la Chiesa Cattolica che, sui principi di fondo, appare quanto meno improbabile. L’ultimo tentativo
l’ha fatto 1’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in una intervista rilasciata a un settimanale
cattolico e commentata da Roberto Beretta su Avvenire del 25 giugno.
Per il Gran Maestro, Croce di Cristo e compasso
massonico possono coesistere, visto che il cattolico e il “libero muratore” avrebbero un
obiettivo comune: la crescita e 1’arricchimento spirituale dell’uomo. Ma
Cattolicesimo e Massoneria sono davvero conciliabili? Assolutamente no, hanno concezioni opposte.
Il 26 novembre 1983, la Santa Sede, con una Dichiarazione sulla Massoneria, della Congregazione per la Dottrina della Fede, affermava: «Rimane
immutato il
giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni
massoniche, poiché i loro principi sono stati considerati inconciliabili
con la
dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione ad essa rimane proibita. I
fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di
peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione».
Troppe le divergenze. Vediamone solo alcune,
tralasciando di ricordare la costante attività sovversiva svolta storicamente dalla
Massoneria contro la
Chiesa Cattolica.
I massoni fanno di Dio un essere impersonale
(il “Grande Architetto dell’Universo”), indifferente alle sorti dell’uomo, a tal
punto indefinito da poter essere modellato a secondo dei singoli desideri (da qui il relativismo religioso).
Al contrario, il Dio cristiano è Persona con
una propria identità, immutabile, è Provvidenza amorevole che si occupa di ogni creatura.
Per i “liberi muratori” si giunge alla perfezione con le sole capacita umane. Noi cattolici sappiamo, e sperimentiamo, che la
santità si conquista anche con la Grazia che Dio elargisce, soprattutto attraverso i
Sacramenti, specialmente Confessione ed Eucaristia.
Divergenze abissali si
registrano sulla Persona di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, Via,
Verità e
Vita. Dogmatismo inaccettabile, questo, per i massoni, che negano la
divinità di Cristo e per i quali non esiste (o se esiste, non si può
conoscere)
alcuna verità, né naturale né soprannaturale. Siamo, di nuovo, al
relativismo.
Disaccordo totale anche sulla natura e sul ruolo della Chiesa: per noi cattolici la Chiesa è il Corpo mistico di Cristo e via obbligata di salvezza eterna, per i massoni no, non
concependo essi nemmeno 1’idea di peccato e di redenzione.
Cattolicesimo e Massoneria si situano su sponde
opposte anche per quanto riguarda la morale (che i massoni vogliono indipendente e libera), il matrimonio (riconoscono solo quello civile), l’educazione (prediligono quella statale), aborto, divorzio,
eutanasia.
Come si vede, esiste materia più che
sufficiente per spiegare 1’assoluta incompatibilità, dunque
l’impossibilità della doppia appartenenza: la Chiesa
lo ha ribadito
almeno 586 volte. Tante sono le dichiarazioni di condanna con le quali i
sommi Pontefici hanno censurato le organizzazioni massoniche, dal 1717
(anno
di fondazione della Gran Loggia di Londra) a oggi.
Bibliografia:
Florido Giantulli, L’essenza della
massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani editore, Firenze 1973.
Massimo Introvigne, La Massoneria, editrice elle di ci, Leumann (Torino) 1997.
CESNUR [a cura di Massimo Introvigne],
Massoneria e religioni, editrice elle di ci, Leumann (Torino) 1994.
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