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domenica 23 maggio 2010

Buona Domenica

Ciao a tutti internauti .
Ieri sono stato a mangiare Messicano .
Buonissimo , Ringrazio Chi a avuto questa bellissima idea di andare in questo locale .

giovedì 20 maggio 2010

Buonasera internauti e un po che non vengo nel mio blog , anche se avevo promesso di ripassare più spesso .
Ma da questa settimana in poi sarò più presente .
Un abbraccio a tutti voi e che Dio ci benedica tutti .
Pierpaolo .

Vangelo del giorno

Giovedì, 20 Maggio 2010

VANGELO

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Gv 17,20-26

Siano perfetti nell’unità.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]

«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.

Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Parola del Signore

COMMENTO mons. Vincenzo Paglia



Nell'ora drammatica che precede la sua passione, il pensiero di Gesù va oltre la propria situazione e si allarga fino a comprendere coloro che in ogni tempo crederanno al Vangelo. Le mura del cenacolo in cui si trova con i dodici sembrano cadere e agli occhi di Gesù si presenta una numerosa schiera di uomini e di donne provenienti da ogni parte della terra, in cerca di consolazione e di pace. Gesù prega per questo vasto popolo e chiede al Padre che "siano perfetti nell'unità". Sa bene che lo spirito della divisione li distruggerebbe. Chiede perciò l'impossibile: che tutti abbiano la stessa unità che esiste tra lui e il Padre. L'amore "esagerato" di Gesù chiede l'impossibile, perché sa che il Padre, come lui, ama senza limite gli uomini. Nel dolore di quell'ora estrema sente la responsabilità del tanto che resta ancora da fare, dei tanti uomini e donne ancora da raggiungere, dei tanti bisogni a cui si deve ancora rispondere. Per questo vuole come proteggere quei suoi discepoli e unirli alla propria vocazione: loro continueranno il lavoro per il quale è stato mandato dal Padre.