Regina mundi corredentrice dell'umanità

  • Regina Mundi - Icone - Poesia - Catechesi - Dialogo Ecumenico - Bibbia

mercoledì 29 febbraio 2012

Pericoloso allontanarsi dal Magistero della Chiesa

ARCIVESCOVO CUCCARESE:

PARROCO NON SI SENTA MAI PADRONE, SIA SERVITORE.

PERICOLOSO ALLONTANARSI DAL MAGISTERO DELLA CHIESA



di Bruno Volpe



“Il Prete sia sempre servitore. Non ceda mai alla lusinga del potere, tanto meno si mostri arrogante o padrone della parrocchia”: lo dice Monsignor Giuseppe Cuccarese, Arcivescovo emerito di Pescara.

Eccellenza, il Papa ha detto con chiarezza che il Prete deve essere umile.

“Ha perfettamente ragione e chi si crede un idolo, o si comporta in modo arrogante e prepotente nella parrocchia, tradisce il suo spirito di servizio. Il Sacerdote sia servitore, non deve servirsi della Chiesa”.

E aggiunge: “In ogni circostanza della vita, chi ha scelto di legarsi a Cristo, deve domandarsi: che cosa farebbe il Signore al posto mio? Basta questo criterio, sicuramente non facile vista la fragilità della condizione umana, a limitare i nostri errori”.

Il Papa ha anche lanciato un accorato allarme contro l'analfabetismo religioso.

“Questo rischio oggi esiste. Specialmente quando noi Preti ci allontaniamo dal Magistero della Chiesa. In questo caso, per errore o per manie ... di protagonismo, non rendiamo un buon favore alla Chiesa, ma la tradiamo. Se qualche fedele rimane analfabeta, ossia ignorante del Catechismo e della dottrina, molta responsabilità è del Pastore, non della pecorella”.

Insomma prendere le distanze dal Magistero è un errore

“La Chiesa è Madre e Maestra, nessuno di noi è autorizzato a costruirsi dottrine personali e seducenti, interpretazioni stravaganti della parola. Dobbiamo seguire in fedeltà e docilità gli insegnamenti del Papa, in comunione con Lui”.

Il Prete deve essere coraggioso?

“Il Sacerdote deve dire la verità con carità, ma ha il dovere di parlare chiaro, senza ingannare nessuno.

La nostra missione è quella di annunciare la Parola con la radicalità che richiede il Vangelo, senza badare mai alla nostra popolarità o al consenso della gente. Men che mai al protagonismo.

La nostra scala di valutazione non è quella dell'applauso, ma solo la fedeltà alla Parola di Cristo. Persino quando questa fedeltà ci faccia pagare un prezzo salato”.

L’ITALIA RISCHIA DI FARE LA FINE DELLA GRECIA, ECCO PERCHE’...

MATRIX IN DIRETTA DA ATENE:

L’ITALIA RISCHIA DI FARE LA FINE DELLA GRECIA, ECCO PERCHE’...



Univoche le testimonianze della gente: ‘‘Quello che oggi sta accadendo a noi, accadrà a voi, perché chi provoca tutto questo ha le stesse identiche intenzioni nei confronti vostri, della Spagna, del Portogallo, dell’Irlanda, ecc.’’



di Massimo Viglione

Corrispondenza Romana, 22/02/2012



La trasmissione Matrix di giovedì 16 febbraio 2012 si è svolta in uno scenario differente dal solito. Il conduttore, Alessio Vinci, era con i suoi ospiti in una bella terrazza a Piazza Sintagma ad Atene. Sullo sfondo, illuminati, il Parlamento greco e lo spettacolo del Partenone. Ogni tanto, si trasmettevano i disordini e le violenze di popolo che erano avvenute o stavano ancora avvenendo dall’altra parte della immensa piazza.

Gli ospiti erano in parte italiani (fra cui anche Tremonti), in parte politici, giornalisti e imprenditori greci che si alternavano, il tutto arricchito da tante interviste a persone comuni.
Fin qui tutto potrebbe sembrare abbastanza normale, anche la decisione di trasferirsi in Grecia, visto quello che sta accadendo lì. Ma è proprio questo il punto: quello che sta accadendo in Grecia, e di cui non abbiamo (come sempre) corretta notizia.

Dalla trasmissione è emerso infatti chiaramente che la situazione è incredibilmente più tragica di quello che sappiamo: da decine di migliaia di famiglie (tutte dell’ex ceto medio) senza più lavoro, a chi guadagnava mediamente 1200-1500 euro al mese e ormai (e sono la maggioranza) ne guadagna fra i 300 e 500 (un intervistato, alla domanda “come fate a sopravvivere?”, ha testualmente risposto: “semplice: non pago più nulla, eccetto il cibo di ogni giorno”); dai prossimi licenziamenti di statali (decine di migliaia) al fatto -da noi del tutto oscurato- che le banche hanno bloccato i bancomat e imposto un tetto per i prelievi (in pratica, i greci hanno perso l’utilizzo dei loro risparmi).

Quando si domandava agli intervistati di chi fosse la colpa di tutto questo, la risposta era univoca: della UE e in particolare della Germania, il cui scopo è la conquista economica del continente, preambolo al controllo politico.



Poi molti apportavano un’aggiunta, il cui concetto di fondo era il seguente: “non vi illudete voi italiani, quello che oggi sta accadendo a noi, accadrà a voi, perché chi provoca tutto questo ha le stesse identiche intenzioni nei confronti vostri, della Spagna, del Portogallo, dell’Irlanda, ecc.”.



Questa, che potrebbe sembrare una polemica “qualunquista” di gente arrabbiata, nel dibattito animato da Vinci è diventata in realtà la nota di fondo della serata. Vinci ha avuto il merito di non lasciarla cadere in omaggio al politicamente corretto, ma in realtà, con molto stile, l’ha tenuta al centro dell’attenzione.

E, ciò che è maggiormente interessante (e, ahinoi, sconcertante), fra gli ospiti nessuno ha negato tale eventualità, a partire da Tremonti (il quale, libero ora dagli incarichi politici, sembra aver riacquistato un poco la schiettezza del passato), che anzi ha rilanciato attaccando pubblicamente Mario Monti, ricordando che proprio Monti ebbe a dichiarare a settembre che l’Euro è una benedizione per l’Europa in quanto sta costringendo la Grecia a ritornare alla ricchezza reale!

Solo il giornalista Fubini del Corriere della Sera ha costantemente difeso Monti, la UE e in pratica i poteri forti (incolpando i greci della loro rovina), e ha cercato di smussare il fatto che vi sia questo pericolo per l’Italia. Ma la realtà è che alla fine questo senso di frustrazione generale, di consapevole paura di un “rischio Italia”, di sensazione della palese incapacità di gestione degli eventi (in quanto eterodiretti da forze che nessuno realmente controlla) ha dominato l’intera serata.

Pertanto, il messaggio che ne è passato è tanto “sotterraneo” quanto chiaro nella sua drammaticità: non solo non si può escludere, ma è realisticamente possibile, che anche in Italia, nei prossimi tempi, potrebbero avvenire licenziamenti di massa, riduzione a percentuali stratosferiche degli stipendi, e, chissà, magari… il blocco dei bancomat, come in Grecia.

Cosa succederà nei prossimi mesi?

Ci aspetta la Grecia?

E, se c’è questo pericolo, come rimanere inerti ad attendere la catastrofe, anestetizzati dai nostri parlamentari nullafacenti, burattini o burattinai che siano?

QUANDO LE CROCI SONO TROPPE (Giovanni Francile)

QUANDO LE CROCI SONO TROPPE
(Giovanni Francile)

“Ritorna al Signore e cessa di peccare, prega davanti a lui e cessa di offendere. A chi si pente egli offre il ritorno, consola quanti vengono meno nella pazienza” (Sir 17,20; 19)

Un uomo viaggiava, portando sulle spalle tante croci pesantissime. Era ansante, trafelato, oppresso e, passando un giorno davanti ad un Crocifisso, se ne lamentò con il Signore così: “Ah! Signore, io ho imparato nel catechismo che Tu ci hai creato per conoscerti, amarti e servirti... ma invece mi sembra di essere stato creato soltanto per portare le croci! Me ne hai data tante e così pesanti che io non ho più la forza di portarle...”
Il Signore però gli disse: “Vieni qui, figlio mio, posa queste croci per terra ed esaminiamole un poco... Ecco, questa è la più grossa e la più pesante; guarda che cosa c’è scritto sopra...”
Quell’uomo guardò e lesse questa parola: sensualità.
“Lo vedi?” disse il Signore, “questa croce non te l’ho data
Io, ma te la sei fabbricata da solo. Hai avuto troppa smania di godere, sei andato in cerca di piaceri, golosità, di divertimenti... e di conseguenza hai avuto malattie, povertà, rimorsi”
“Purtroppo è vero, soggiunse l’uomo, questa croce l’ho fabbricata io! E’ giusto che io la porti!”
Sollevò da terra quella croce e se la pose di nuovo sulle spalle.
Il Signore continuò: “Guarda quest’altra croce. C’è scritto sopra: ambizione. Anche questa l’hai fabbricata tu, non te l‘ho data Io. Hai avuto troppo desiderio di salire in alto, di occupare i primi posti, di stare al di sopra degli altri... e di conseguenza hai avuto odio, persecuzione, calunnie, disinganni”.
“E’ vero, è vero! anche questa croce l’ho fabbricata io! E’ giusto che io la porti!”. Sollevò da terra quella seconda croce e se la mise sulle spalle.
Il Signore additò altre croci, e disse: “Leggi. Su questa è scritto: gelosia, su quell’altra: avarizia, su
quest’altra...”
“Ho capito, ho capito, Signore, è troppo giusto quello che Tu dici..” E prima che il Signore avesse finito di parlare, il povero uomo aveva raccolto da terra tutte le sue croci e se l’era poste sulle spalle. Per ultima era rimasta per terra una crocetta piccola piccola e quando l’uomo la sollevò per porsela sulle spalle esclamò:
“Oh! Com’è piccola questa! E pesa poco”. Guardò quello che c’era scritto sopra e lesse queste parole: “La croce di Gesù”.
Vivamente commosso, sollevò lo sguardo verso il Signore ed esclamò: “Quanto sei buono!” Poi baciò quella croce con grande affetto.
E il Signore gli disse: “Vedi figlio mio, questa piccola croce te l’ho data Io, ma te l’ho data con amore di Padre; te l’ho data perché voglio farti acquistare merito con la pazienza; te l’ho data perché tu possa somigliare a Me e starmi vicino per giungere al Cielo, perché io l’ho detto: “Chi vuole venire dietro a me prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”. Ma ho detto anche “il mio giogo è soave e il mio peso è leggero”
L’uomo delle croci riprese silenzioso il cammino della vita; fece ogni sforzo per correggersi dei suoi vizi e si diede con ogni premura a conoscere, amare e servire Dio.
Le croci più grosse e più pesanti caddero, una dopo l’altra dalle sue spalle e gli rimase soltanto quella di Gesù. Questa se la tenne stretta al cuore fino all’ultimo giorno della sua vita, e quando arrivò al termine del viaggio, quella croce gli servì da chiave per aprire la porta del Paradiso.

Commento al vangelo

Mercoledì 29 febbraio 2012



1ª Settimana di Quaresima



+ VANGELO (Lc 11,29-32)

A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.



+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». Parola del Signore



Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo di ieri conteneva molti spunti interessanti, potete rileggerlo per fissare alcuni insegnamenti di Gesù. Io ve ne indico due, sono molto importanti, direi determinanti per la vita spirituale e Gesù ne parla insieme al Padre Nostro. «Gesù disse ai suoi discepoli: “Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole”».

La preghiera parolaia è la peggiore comunicazione che si manifesta quando si cercano Gesù e la Madonna.

Il secondo riguarda il perdono: “Se voi perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”. È quasi inutile la preghiera se si conversa odio o rancore verso altri, pur avendo motivi validi per provare sofferenza nel proprio cuore. Occorre chiedere umilmente a Gesù la capacità di perdonare, sarà bene andare spesso alla Messa anche ogni giorno per chi può. Proprio durante il Sacrificio Eucaristico Gesù ritorna a morire misticamente e a riversare abbondanti Grazie a chi le chiede con Fede.

Questo è il segno che diamo noi a Gesù, il desiderio di voler cambiare mentalità.

Invece di chiedere segni, convinciamoci che siamo noi stessi segni nel mondo per mostrare l’esistenza di Gesù e della Madonna. Questo avviene quando viviamo con coerenza la nostra Fede, pratichiamo il rinnegamento da tutto ciò che si oppone al Vangelo e non diamo mai occasioni di scandalo.

Anche se tutto il creato parla di Dio, occorrono i testimoni per affermarlo, e noi possiamo affermarlo grandemente con la nostra vita. Non c’è testimonianza più grande delle buone opere, della bontà e dell’amore presenti nel cuore e sul viso, anche l’onestà e la sincerità sono aspetti determinanti per il cristiano che vuole essere un segno nel mondo.

Questa generazione è più malvagia di quella di duemila anni fa, il rifiuto di Gesù è molto alto e malizioso, esistono sètte e società segrete che manovrano subdolamente e ininterrottamente per distruggere il Cristianesimo e noi non possiamo rimanere in attesa dei segni. Cosa deve dirci e darci Gesù in più rispetto a quanto dato in questi anni?

Più che cercare segni, impegniamoci a diventare segni autentici che indicano a tutti l’amore e la verità del Vangelo.



Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.

Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.



Proposito

Durante questa settimana starò attento alle mie parole e cercherò di tacere più spesso e di nutrire il mio silenzio con la Parola di Dio



Pensiero

L’uomo non prega per dire a Dio ciò che deve fare, ma perché Dio dica a lui ciò che deve fare. (Sant’Agostino)



Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:

http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 febbraio 2012

Cari figli! In questo tempo in modo particolare vi invito: pregate col cuore. Figlioli, voi parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa siano per voi vita. Io vi esorto e vi amo perché in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 febbraio 2012

“Cari figli, da così tanto tempo Io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il suo sconfinato Amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la fonte di tutte le Grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini.

Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà.

Figli miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’Amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è mio Figlio. Vi ringrazio. Di nuovo vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, cioè i vostri Pastori”.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 gennaio 2012 (Mirjana)

Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici, ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete ed accetterete sarete felici. La vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio Figlio. Vi ringrazio. Vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto. Non dovete giudicare, perché tutti saranno giudicati.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 novembre 2011 (Mirjana)

Cari figli, il Padre non vi ha lasciato a voi stessi. Il suo amore è immenso, l’amore che mi conduce a voi per aiutarvi a conoscerlo, affinché tutti, per mezzo di mio Figlio, possiate chiamarlo “Padre” con tutto il cuore e affinché possiate essere un popolo nella famiglia di Dio. Ma, figli miei, non dimenticate che non siete in questo mondo solo per voi stessi e che Io non vi chiamo qui solo per voi. Coloro che seguono mio Figlio pensano al fratello in Cristo come a loro stessi e non conoscono l’egoismo. Perciò Io desidero che voi siate la luce di mio Figlio, che voi illuminiate la via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre -a tutti coloro che vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del dolore e della solitudine- e che mostriate loro con la vostra vita l’amore di Dio. Io sono con voi! Se aprite i vostri cuori vi guiderò. Vi invito di nuovo: pregate per i vostri pastori! Vi ringrazio.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 ottobre 2011

Cari figli, vi guardo e nei vostri cuori non vedo la gioia. Oggi io desidero darvi la gioia del Risorto perché Lui vi guidi e vi abbracci con il suo amore e con la sua tenerezza. Vi amo e prego incessantemente per la vostra conversione davanti al mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 ottobre 2011 (Mirjana)

Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui. Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio. Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre.

Pregate! Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate!

Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre. Io continuerò a guidarvi. In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate! Vi ringrazio.



(Apparizione straordinaria a Ivan - 24 giugno 2011 alle ore 23 sul Podbrdo a Medjugorje)

Cari figli, anche oggi mi rallegro con voi, anche oggi nella gioia vi invito: accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi. Che i miei messaggi diventino vita! Incastonateli nelle vostre vite, che questo sia il nutrimento nel vostro cammino di vita. Sappiate, cari figli, che sono con voi quando attraversate i momenti più difficili, che vi incoraggio e consolo, che intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Perciò, cari figli, perseverate nella preghiera e non temete! Seguitemi senza paura. Grazie, cari figli, anche oggi per avermi nuovamente accolto e aver accolto i miei messaggi e perché vivrete i miei messaggi.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 giugno 2011

Cari figli, ringraziate con me l’Altissimo per la mia presenza con voi. Gioioso è il mio cuore guardando l’amore e la gioia che avete nel vivere i miei messaggi. In molti avete risposto ma aspetto e cerco tutti i cuori addormentati affinché si sveglino dal sonno dell’incredulità. Avvicinatevi ancora di più, figlioli, al mio Cuore Immacolato perché possa guidarvi tutti verso l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 20 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)

Decidete fermamente che cosa fare di particolare per questa Quaresima. Io vorrei darvi un’idea. Durante questo tempo cercate di vincere ogni giorno un difetto evitando una delle vostre debolezze e mancanze più frequenti, quali l’irascibilità, l’impazienza, la pigrizia, il pettegolezzo, la disubbidienza, il rifiuto delle persone antipatiche. Se non riuscite a sopportare una persona orgogliosa, dovete voi cercare di avvicinarvi a lei. Se volete che diventi umile, fate voi il primo passo verso di lei. Mostratele che l’umiltà vale più dell’orgoglio. Dunque ogni giorno meditate su voi stessi e cercate nel vostro cuore ciò che c’è da cambiare, le debolezze da superare, i vizi da eliminare. Desidero inoltre che ognuno di voi scelga un altro membro del gruppo e insieme decidiate di vivere spiritualmente uniti per tutta la Quaresima. Accordatevi su che cosa fare insieme per cercare di eliminare i vostri difetti. Dovete impegnarvi e sforzarvi al massimo. Dovete desiderare sinceramente che questa Quaresima trascorra nell’amore. Così sarete più vicini a me e al Padre celeste. Sarete più felici voi e saranno più felici anche gli uomini attorno a voi. Come Madre vi invito ad essere coscienti di tutto quello che fate.



“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.









www.gesuemaria.it

[SUBSCRIPTIONS]

Santi e Pensieri di oggi

29 febbraio 2012
Il Santo del giorno

Sant' Augusto Chapdelaine Martire in Cina
i santi di oggi

Pensierino biblico
Un pensierino sapienziale tratto a caso dalla bibbia CEI
Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. (Lc 9, 23)



Pensiero del giorno di Mercoledì 29 Febbraio 2012

La fede permette alla ragione di svolgere in modo migliore il suo compito e di vedere meglio ciò che le è proprio” (n. 28). D’altro canto proprio la matrice culturale creata dal cristianesimo – radicata nell’affermazione dell’esistenza della Verità e dell’intelligibilità del reale alla luce della Somma Verità – ha reso possibile nell’Europa del Medioevo lo sviluppo del sapere scientifico moderno, sapere che nelle culture precedenti era rimasto solo in germe.
Benedetto XVI - Discorso del 25 febbraio 201

Vangelo di oggi

Vangelo



Lc 11,29-32
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.








+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore

martedì 28 febbraio 2012

Commento al vangelo di Padre Giulio Maria Scozzaro

Martedì 28 febbraio 2012



1ª Settimana di Quaresima



+ VANGELO (Mt 6,7-15)

Voi dunque pregate così.



+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore



Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La più bella preghiera insegnata da Gesù l’ascoltiamo oggi nel Vangelo, una preghiera che presenta poche parole ma fortemente pervase di Onnipotenza Divina. I diavoli tremano quando viene recitato il Padre Nostro, è incapace di resistere nel luogo dove si ripete: “…ma liberaci dal male”.

I diavoli soprattutto da duemila anni sono impegnati nella creazione di un loro regno sulla terra, un dominio totale, cosa che gli è sempre sfuggita. Ma non demordono, continuano nel disperato intrigo di corrompere tutti quelli che non sono devoti alla Madonna. Perché i non devoti alla Madonna non hanno alcuna protezione per sfuggire alle micidiali trappole e ai complotti subdoli e cadono sempre nelle loro reti.

Quasi tutti i non credenti sono intrappolati nel regno dei diavoli e non se ne rendono conto.

Notiamo molto spesso che anche i cattolici finiscono nelle loro trappole anche se in buonafede, per la troppa sicurezza che posseggono, la convinzione di avere compreso quasi tutto… Purtroppo. Così poco tempo fa abbiamo letto che un noto giornalista cattolico ha addirittura difeso il regista che imbratta con le feci il Volto di Gesù, scrivendogli una lettera e interpretando benevolmente la risposta, anche se è stata giudicata da altri, incompleta e contraddittoria.

Questo giornalista liberamente ha dato la sua interpretazione che noi rispettiamo, però è intervenuto ufficialmente il Cardinale Caffarra di Bologna con un comunicato in cui condanna l’azione di quel regista come “spettacolo indegno, offensivo, e obiettivamente blasfemo e sacrilego. Sacrilegio è anche trattare indegnamente i simboli sacri, così come la bestemmia si estende anche alle sante immagini”.

È palese la differenza tra le due interpretazioni, il giornalista cattolico considera come una preghiera a Dio e un grido di lamento del regista a Dio Padre; mentre il Cardinale di Bologna considera la stessa azione “spettacolo indegno, offensivo, e obiettivamente blasfemo e sacrilego”.

Vedete che grande confusione esiste anche tra i cattolici? Ammiriamo questo Cardinale per la sua lettera.

La confusione avvolge le menti più deboli e i diavoli riescono ad imprimere le loro indicazioni per portarli nella via della disperazione. È vero che molti uomini sono segnati da una testardaggine e da un orgoglio smisurati, tali da non valutare più il pericolo e di avventurarsi dove c’è maggiore pericolo.

Abbiamo sentito al telegiornale la voce dell’uomo arrampicato sul traliccio che minacciava di aggrapparsi ai fili della corrente elettrica per minacciare le forze dell’ordine. Non è stata una minaccia, si è veramente aggrappato ai fili ed è stato rimasto fulminato, cadendo da oltre 15 metri. Un gesto estremo per richiamare l’attenzione su di sé, ma la sua vita valeva la pena di quella protesta? Voleva esprimere la sua opinione sfidando la morte e agendo con poco equilibrio.

I diavoli non sempre sono i mandanti di gesti estremi di molte persone, di sicuro sono contenti e le lasciano fare liberamente…

L’altro ieri un altro giornalista cattolico ha scritto su Il Giornale una sua proposta per fermare la ribellione tra i musulmani contro i soldati americani, dopo che sono stati bruciati diversi libri del Corano. La proposta del giornalista che continua a scrivere contro i musulmani e li considera come i terroristi che occuperanno l’Europa, è di voler leggere nel Duomo di Milano e a San Pietro alcuni versetti del Corano per esprimere solidarietà ai musulmani.

Io considero tutti i musulmani come fratelli perché tutti siamo figli di Dio, ma abbiamo due diverse concezioni di Dio. Non ci sarà mai dialogo con essi perché è impossibile. Possiamo essere amici e mangiare alla stessa tavola, ma il Corano si oppone alla Bibbia! Questo esclude ogni possibilità di dialogo. Mentre ci sono Vescovi che ostinatamente vogliono dialogare con i musulmani…

Dialogare con chi non crede in Gesù Cristo Figlio di Dio è tempo sprecato, semmai è possibile conversare, nel senso che la conversazione non presuppone la stessa mentalità, ma il dialoga indica una relazione tra persone che la pensano allo stesso modo. Anche nella sola conversazione con chi non crede in Gesù, il cattolico mostra di smettere di credere nella Divinità di Gesù.

Ciò che appare a molti è lo spreco di tempo in questa conversazione mentre si trascura la disponibilità nel confessare i credenti.

Nel mondo sono sorti moltissimi falsi profeti, persone spesso anche impacciati e confusi nel raccontare falsità, ciarlatani che imbrogliano moltissimi bravi cattolici, colpevoli solo di non avere la capacità di distinguere il bene dal male. Negli ultimi mesi ho letto diversi messaggi sul web di alcuni falsi profeti, pure incapaci teologicamente nell’impostare le rivelazioni di Gesù e della Madonna.

Ci sono falsi profeti che riescono a imbrogliare con più furbizia, ma nei loro messaggi non c’è lo Spirito Santo, non si avverte la presenza del divino e quindi anche i falsi messaggi ben impostati, manifestano imbroglio e spirito satanico.

Il Padre Nostro è l’invito alla venuta del Regno di Dio sulla terra, come ho scritto sopra i diavoli lavorano con impegno e disperazione per dominare tutto e regnare con il potere di Dio. Fatto impossibile. Una delle strategie dei diavoli è di regalare successo, potere, ricchezza, a quanti vendono le loro anime al principe delle tenebre. È un modo per allargare il loro regno e strapparlo a Gesù, per questo i diavoli utilizzano persone famose trasformandole in idoli che divulgano messaggi e canzoni ricolmi di incitamento al sesso, alla droga, l’immoralità, la dissolutezza.

Non conosco alcuna canzone di Bob Dylan ma lo conosco perché leggo, lui è uno che ha venduto l’anima al diavolo in cambio del successo e della ricchezza. Non riesco in questo commento a descrivere molto di quello che conosco, faccio una sintesi. Ma ritornerò a scrivere di quanti vendono l’anima al diavolo.

Nel suo primo DVD, Dylan parla del suo desiderio di raggiungere il talento dei migliori bluesman del suo tempo (anni ’60). Suonava la chitarra e cantava in maniera mediocre. Ma ecco il racconto fatto da Tony Glover, un amico di Dylan: «Suonò a una festa, sembrava un altro. Come in quella storia di "bluesmen" che a un crocevia incontrano il diavolo e assumono poteri magici. Come nelle canzoni di Robert Johnson e Tommy Johnson. Bob Dylan quando è tornato suonava Woody, Van Ronk, faceva il "fingerpicking" e suonava l'armonica, tutto in soli due mesi, non in un anno».

Nelle comunità afro-americane del Sud, la storia dell'incrocio dove poter vendere l'anima al diavolo era già diffusa da tempo. Lo stesso bluesman Tommy Johnson (1896-1956) cantava in una delle sue canzoni: «Vai dove [...] c'è un incrocio [...]. Un grande uomo nero arriverà e prenderà la tua chitarra e l'accorderà. Quando Satana ti ridarà la chitarra, tu potrai suonarla meglio di chiunque altro, e Satana possederà la tua anima lasciandoti esausto in ginocchio».

In un suo DVD Bob Dylan si è considerato un disgraziato che ha venduto la propria anima al diavolo!

Come se non bastasse questa prima ammissione, il 5 dicembre 2004, nel corso di un'intervista concessa al giornalista Ed Bradley, andata in onda durante il programma 60 Minutes (CBS News), Bob Dylan è tornato sull'argomento riaffermando di avere venduto l'anima al diavolo. Ecco un estratto dell'intervista:

- Ed Bradley: «Voglio dire che sei ancora in giro, ancora a cantare queste canzoni... sei ancora in tour».

- Bob Dylan: «È vero, ma non la considero una cosa scontata».

- Ed Bradley: «Perché ancora lo fai? Perché sei ancora in giro»?

- Bob Dylan: «Beh, torniamo al discorso del destino. Ho fatto una specie di patto di ferro con lui... sai, un sacco di tempo fa. Sto cercando di ritardare la fine».

- Ed Bradley: «E qual'era il tuo patto»?

- Bob Dylan: «Arrivare... dove sono adesso».

- Ed Bradley: «O forse dovrei chiedere con chi hai fatto il patto»?

- Bob Dylan: «Con... con... con il capo, il comandante in capo»!

- Ed Bradley: «Su questa terra»?

- Bob Dylan: «Su questa terra... e nel mondo che non possiamo vedere».

Aggiungo che vendere l’anima al diavolo comporta la ricezione di un favore dal diavolo, ma si vive durante quel periodo di sottomissione già un inferno in questa vita. Di gratificante… se gratificante lo possono considerare, è un brevissimo periodo di benessere che viene ripagato da satana anche con continue ossessioni e torture spirituali proprio per avere fatto il patto con lui.

Satana diventa il padrone della persona che vende l’anima e la tormenta perché ha tradito Dio, cosa che non è bene fare…



Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.

Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.



Proposito

Durante questa settimana starò attento alle mie parole e cercherò di tacere più spesso e di nutrire il mio silenzio con la Parola di Dio



Pensiero

L’uomo non prega per dire a Dio ciò che deve fare, ma perché Dio dica a lui ciò che deve fare. (Sant’Agostino)



Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:

http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 febbraio 2012

Cari figli! In questo tempo in modo particolare vi invito: pregate col cuore. Figlioli, voi parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa siano per voi vita. Io vi esorto e vi amo perché in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 febbraio 2012

“Cari figli, da così tanto tempo Io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il suo sconfinato Amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la fonte di tutte le Grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini.

Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà.

Figli miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’Amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è mio Figlio. Vi ringrazio. Di nuovo vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, cioè i vostri Pastori”.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 gennaio 2012 (Mirjana)

Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici, ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete ed accetterete sarete felici. La vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio Figlio. Vi ringrazio. Vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto. Non dovete giudicare, perché tutti saranno giudicati.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 novembre 2011 (Mirjana)

Cari figli, il Padre non vi ha lasciato a voi stessi. Il suo amore è immenso, l’amore che mi conduce a voi per aiutarvi a conoscerlo, affinché tutti, per mezzo di mio Figlio, possiate chiamarlo “Padre” con tutto il cuore e affinché possiate essere un popolo nella famiglia di Dio. Ma, figli miei, non dimenticate che non siete in questo mondo solo per voi stessi e che Io non vi chiamo qui solo per voi. Coloro che seguono mio Figlio pensano al fratello in Cristo come a loro stessi e non conoscono l’egoismo. Perciò Io desidero che voi siate la luce di mio Figlio, che voi illuminiate la via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre -a tutti coloro che vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del dolore e della solitudine- e che mostriate loro con la vostra vita l’amore di Dio. Io sono con voi! Se aprite i vostri cuori vi guiderò. Vi invito di nuovo: pregate per i vostri pastori! Vi ringrazio.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 ottobre 2011

Cari figli, vi guardo e nei vostri cuori non vedo la gioia. Oggi io desidero darvi la gioia del Risorto perché Lui vi guidi e vi abbracci con il suo amore e con la sua tenerezza. Vi amo e prego incessantemente per la vostra conversione davanti al mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 ottobre 2011 (Mirjana)

Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui. Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio. Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre.

Pregate! Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate!

Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre. Io continuerò a guidarvi. In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate! Vi ringrazio.



(Apparizione straordinaria a Ivan - 24 giugno 2011 alle ore 23 sul Podbrdo a Medjugorje)

Cari figli, anche oggi mi rallegro con voi, anche oggi nella gioia vi invito: accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi. Che i miei messaggi diventino vita! Incastonateli nelle vostre vite, che questo sia il nutrimento nel vostro cammino di vita. Sappiate, cari figli, che sono con voi quando attraversate i momenti più difficili, che vi incoraggio e consolo, che intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Perciò, cari figli, perseverate nella preghiera e non temete! Seguitemi senza paura. Grazie, cari figli, anche oggi per avermi nuovamente accolto e aver accolto i miei messaggi e perché vivrete i miei messaggi.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 giugno 2011

Cari figli, ringraziate con me l’Altissimo per la mia presenza con voi. Gioioso è il mio cuore guardando l’amore e la gioia che avete nel vivere i miei messaggi. In molti avete risposto ma aspetto e cerco tutti i cuori addormentati affinché si sveglino dal sonno dell’incredulità. Avvicinatevi ancora di più, figlioli, al mio Cuore Immacolato perché possa guidarvi tutti verso l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



Messaggio della Madonna a Medjugorje del 20 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)

Decidete fermamente che cosa fare di particolare per questa Quaresima. Io vorrei darvi un’idea. Durante questo tempo cercate di vincere ogni giorno un difetto evitando una delle vostre debolezze e mancanze più frequenti, quali l’irascibilità, l’impazienza, la pigrizia, il pettegolezzo, la disubbidienza, il rifiuto delle persone antipatiche. Se non riuscite a sopportare una persona orgogliosa, dovete voi cercare di avvicinarvi a lei. Se volete che diventi umile, fate voi il primo passo verso di lei. Mostratele che l’umiltà vale più dell’orgoglio. Dunque ogni giorno meditate su voi stessi e cercate nel vostro cuore ciò che c’è da cambiare, le debolezze da superare, i vizi da eliminare. Desidero inoltre che ognuno di voi scelga un altro membro del gruppo e insieme decidiate di vivere spiritualmente uniti per tutta la Quaresima. Accordatevi su che cosa fare insieme per cercare di eliminare i vostri difetti. Dovete impegnarvi e sforzarvi al massimo. Dovete desiderare sinceramente che questa Quaresima trascorra nell’amore. Così sarete più vicini a me e al Padre celeste. Sarete più felici voi e saranno più felici anche gli uomini attorno a voi. Come Madre vi invito ad essere coscienti di tutto quello che fate.



“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.









www.gesuemaria.it

[SUBSCRIPTIONS]

Preghiera comunitaria per il giorno 18 marzo 2012

Preghiera comunitaria per il giorno 18 marzo 2012 ore 22:00

Cari angelibuoni, la prossima preghiera comunitaria è dedicata a tutte le famiglie in difficoltà, a tutti quegli sposi che si stanno allontanando e che meditano una separazione, a quelli che hanno già intrapreso questo percorso, affinchè possano trovare un nuovo inizio mettendo tutte le loro difficoltà, le ansie, i problemi nelle mani del Signore.
Affideremo tutti questi fratelli all'intercessione di San Giuseppe, il Santo tra i Santi, perchè lui più di tutti, mansueto testimone del grande mistero che è stata la vita di Gesù, ha saputo coglierne l'essenza, accettare il peso di quanto ciò significava e abbandonandosi totalmente nelle mani del Signore, ha contribuito enormemente alla costruzione del progetto di salvezza, che ha preso forma all'interno della Sacra Famiglia.
Chiunque volesse segnalare nominativi di sposi che vivono questa situazione, e aggiungo di padri separati, loro malgrado, che soffrono la separazione dai loro figli, potrà farlo con una mail, da inviarmi entro il 16 marzo p.v.
Come di consueto preparerò la rdp con tutte le intenzioni, perchè tutti insieme pregheremo affinchè avvengano quante più riconciliazioni possibile.
La preghiera comunitaria, come per le ultime volte, è gemellata con la pagina di facebook "L'amore di Gesù e Maria trionfa sempre", potrete seguire l'Evento di preghiera anche dal social network. Il Signore vi benedica.
Lisa

9 parte dl libro : conosci il tuo avversario ?

La magia
CFR: ANGELI E DIAVOLI - M. ARAMILLO - EDIZIONI SAN MICHELE
CFR: UN ESORCISTA RACCONTA - G. AMORTH - EDB
CFR: COSA FARE CON QUESTI DIAVOLI? - RAUL SALVUCCI - ANCORA
51
Non posso fare a meno di trattare un tema che è la causa principale dei
disturbi spirituali elencati prima. Infatti i malefici e altri impedimenti
vari, sono causati proprio dalla magia a cui ricorrono gli stregoni.
Inoltre molte persone che ricorrono alla magia per trarre vantaggio o
soddisfare curiosità nella loro vita, quando poi si convertono, pagano
caramente il loro passato magico, con disturbi o impedimenti vari che
possono sfociare anche in possessioni di 3 grado (vedi capitoli precedenti).
La magia è uno dei principali frutti dell’ occultismo, dei più
diffusi, quello forse che ha più incidenza nei popoli. A parlare della
magia si potrebbe stare per ore, non basterebbero centinaia di migliaia
di pagine, ma dato che le mie disponibilità economiche sono scarse e
nessun editore permette o collabora alla pubblicazione di queste dure
verità da me scritte, non posso che cercare di estrarre dalla mia giovane
esperienza autodidatta, il meglio possibile, o almeno quello in cui
ognuno di voi che avrà avuto esperienze, sicuramente si riconoscerà.
Di tale materia oggi anche certi sacerdoti ne sottovalutano i pericoli,
tant’è che nelle omelie, oggi, non se ne parla più. Nella Bibbia si resta
stupiti nel modo e nella frequenza in cui si parla della magia e dei
maghi, sia nell’ Antico Testamento che nel Nuovo Testamento. Uno
dei modi più comuni che il demonio usa per legare a sé l’uomo e per
abbruttirlo è la magia, la superstizione, e tutto ciò che rende a satana
culto diretto o indiretto. La cosa che stupisce è che gli stessi operatori
di magia credono di poter gestire dei poteri superiori, che in realtà
astutamente li asserviscono. Uno stregone si crede padrone del bene e
del male, ma in realtà loro, insieme a medium e sensitivi, non sono
nient’ altro che persone sotto il totale dominio del maligno, questo
senza nemmeno rendersene conto. L’uomo staccato da Dio è povero e
infelice; non riesce a comprendere il significato della vita, tanto meno
quello delle difficoltà, del dolore, della morte. Desidera la felicità
come la propone il mondo: ricchezza, potere, benessere, amore, piacere,
ammirazione. Pare che il demonio gli dica: “ Ti darò tutto questo,
perché è il mio potere e lo do a chi voglio, se tu ti prostri davanti a
me” (Luca 4, 6-7). Ecco allora giovani, anziani, donne, operai, professionisti,
politici, attori, curiosi, tutti in cerca della “verità” sul loro
futuro. C’è poi una folla che ne trova pronta un’ altra: maghi, indovini,
astrologi, cartomanti, pranoterapeuti, sensitivi o veggenti di vario
tipo.
52
Queste ultime persone vengono avvicinate solitamente per caso, per
speranza, per disperazione o per prova; alcuni ne restano colpiti, altri
legati, altri ancora entrano nei circoli chiusi delle sette sataniche.
Dietro tutto questo c’è però non solo superstizione, curiosità, finzione,
frode, e quanto altro…
La magia non è soltanto una credenza, un qualcosa privo di ogni fondamento.
La magia è un ricorso alle forze demoniache per influenzare
il corso degli eventi a proprio vantaggio sugli altri.
LA MAGIA IMITATIVA
La magia imitativa si basa sul criterio della somiglianza della forma e
del procedimento, fondandosi sul ragionamento che ogni simile genera
un suo simile. Un pupazzo rappresenterà la persona che si vuole
colpire e, dopo le opportune “ preghiere di rito”, conficcando aghi nel
corpo del fantoccio, si colpirà la persona che il fantoccio rappresenta.
La vittima avrà dolori o malattie nei punti dei corpi ove gli aghi penetrano
il pupazzo.
LA MAGIA CONTAGIOSA
La magia contagiosa si basa sul principio del contatto fisico, definito
contagio. Per influire su una persona il maligno ha bisogno di qualcosa
che appartenga a quest’ ultima: capelli, unghie, peli, vestiti; anche
una fotografia, meglio se a figura intera, ma sempre a volto scoperto.
Una parte sta per il tutto, ossia quanto verrà fatto su una parte, influirà
su tutto l’individuo.
Il mago svolgerà il suo lavoro con appropriate formule o rituali, in
tempi determinati dell’ anno e del giorno, con l’ intervento degli
spiriti che egli invoca per rendere efficace la sua opera. Se per un
cristiano i suoi poteri sono la fede, la preghiera, la giustizia e la verità,
per un mago la situazione cambia notevolmente. I maghi infatti ad un
certo punto del rituale prendono uno specchio all’ interno del quale
compare satana in persona. Questi da al mago le armi materiali per
uccidere la persona a cui si vuole male. Cosa offre in cambio il mago?
Il mago offre se stesso, il suo cliente (i clienti per questo poi pagano a
caro prezzo esperienze dai maghi…), e i suoi figli. Il risultato è che la
53
vittima avrà un avversione al sacro ( preghiere, immagini sacre) con l’
aggiunta di altri mali, tumori, incidenti etc.. Queste conseguenze possono
capitare poi anche al cliente col passare degli anni. Cosa chiedono
i maghi al cliente? Un offerta molto piccola, o grande se vi si va
più di una volta, in più viene chiesto di consegnare certe cose, e poi si
chiede di fare il giro di sette chiese o di accendere candele in un certo
modo, o di spargere delle precise polveri, o da portare addosso collanine
o qualche altro materiale. In questo modo si contrae col demonio
un legame molto pesante con cattive conseguenze per l’ anima prima e
per il corpo poi. Quali sono le operazioni della magia? Consacrazioni
a satana (è preferibile consacrare il proprio bimbo all’Immacolata nel
grembo, perché negli ospedali dilagano le infermiere di satana, che
consacrano i nascituri a satana, sperando che questi divenga
l’anticristo), benedizioni, destituzioni, scomuniche, maledizioni. Si
trasforma attraverso queste forme, le persone e gli oggetti, come cose
sacre (naturalmente sacre a satana).
Ogni mago deve avere un pentacolo al collo, i talismani servono ai
clienti per essere protetti.
Sono proprio i talismani gli oggetti di satana che sono tra i più richiesti,
insieme ai cornicelli che si è soliti oggi mettere dappertutto, anche
i cornicelli rossi sono oggetti sacri di satana. Quest’ultimi non necessitano
di benedizione, in quanto evocano il maligno già nella forma di
corno del drago rosso. I cornicelli sono quasi sempre rossi. Questi
oggetti di satana vengono utilizzati da chi si sente colpito da una sorte
avversa, da iella, da malocchio etc.. Si arriva a pagare milioni per certi
talismani, i quali non solo danneggiano la persona che li indossa, ma
anche la famiglia e l’ambiente (scuola, casa, sport).
Altre forme di magia sono le miscele che provocano suggestione o
vessazione diabolica in chi ingoierà gli intrugli preparati dal mago. E’
noto il cosiddetto filtro d’ amore che è una potente legatura in forza di
potenze sataniche. Ci sono tanti dolci, il dolce di san pio, il pesto delle
streghe, tutti questi dolci di casa sono da gettare quando vengono
regalati. Ogni qual volta sentite di un dolce che porta il nome di un
santo, gettate tutto e fate un rosario per quel santo in riparazione. I
maghi ad esempio, usano le candele di san Giuseppe. Tali nomi derivano
dall’ ironia di satana. Satana è ironico nel fare il male, pensate
54
che molti posseduti soffrono alle tre di notte, sempre ironicamente
alla passione/morte di Cristo avvenuta alle tre.
La Bibbia ci parla del demonio per la prima volta quanto tenta i progenitori
sotto forma di serpente. Bene, nella mitologia il serpente è
sempre implicato con gli emblemi della conoscenza. In Egitto la
maga Iside è colei che conosce i segreti delle piante, degli animali,
che conosce i mali e i loro rimedi, per cui può rianimare il cadavere
di Osiride. Il serpente è rappresentato annodato su se stesso e con la
coda in bocca, come emblema del ciclo eterno della vita. Si pensi
anche al serpente boa imperatore degli Incas o al Boa divino degli
indiani. Nel Voudoo il serpente androgino Danbhalah e Aida Wedò
ispira i suoi adepti con certezza e precisione che dà risultati stupefacenti
in qualsiasi ora del giorno o della notte. Questo serpente afferma
di conoscere tutti i segreti del verbo creatore mediante la lingua
magica magnificata della musica sacra. Sto parlando della magia
haitiana, di origine africana, che insieme alla magia africana originaria
a quella importata dal sud america col nome di “macumba”, ha
una grande potenza malefica. Gli esorcisti vanno spesso in crisi quando
i malefici provengono dall’ africa. La civilizzazione moderna ha
fuso, ma non cambiato, certi costumi, per cui coabitano insieme
scienza e magia, religione e antiche pratiche. Ancora oggi, specie
nelle campagne, c’è chi ricorre ai santoni (uomini o donne) per risolvere
i problemi di malocchio, o magari per ricercare un lavoro, o per
trovare un marito. Molti di questi santoni, vanno anche in chiesa,
addirittura la notte di natale insegnano ai propri figli le parole o i
gesti per togliere il malocchio, o legano al collo dei figli insieme a
croci benedette, cornicelli o peli di tasso. Questi oggetti e questi
insegnamenti legano al demonio in maniera potente.
La peggiore magia è di origine africana (la stregoneria citata prima),
questa è la pratica più usata da chi vuole fare del male agli altri,
attraverso vie magiche, o con lo spiritismo attraverso cui si intende,
mettersi in contatto con lo spirito dei defunti o con gli spiriti superiori.
Più in avanti parleremo dello spiritismo, ma ora come ora posso
già preannunciarvi che il medium fa da intermediario tra gli spiriti e
gli uomini prestando la sua energia (voce, gesti, scrittura) allo spirito
che vuole manifestarsi.
55
Può accadere che questi spiriti evocati, che sono sempre e solo demoni, si
impossessino di qualcuno dei presenti. La Chiesa ha sempre condannato
le sedute spiritiche e la partecipazione ad esse.
Non è consultando satana che si impara qualcosa di utile.
La domanda che ricorre frequente e su cui gli stessi medium giocano è:
“E’ proprio impossibile evocare i morti? Sono sempre e solo i demoni ad
essere evocati e ad apparire alle sedute dei medium?”.
La risposta la troverete più avanti, nel capitolo che parla dello spiritismo,
ma per facilitarvi la comprensione continuiamo con la magia…
La Magia può prevedere il futuro?
Riguardo al futuro sappi caro lettore, che ne i demoni, ne i maghi, lo
conoscono. Riguardo il futuro, basterebbe l’ affermazione di San Paolo (1
Cor 2, 7-8) nella quale si dice che i demoni uccidendo Cristo, non si rendevano
conto di agire per la salvezza dell’ uomo. Hanno però la possibilità,
per il vantaggio di essere spiriti non legati alla materia come noi, di
vedere e coordinare tanti elementi che noi non conosciamo. Hanno inoltre
la possibilità preternaturale di agire a loro vantaggio su tante realtà, con
una efficacia che a noi sembra incredibile. Conoscono ad esempio l’
ereditarietà che si trasmette di generazione in generazione, così come gli
aspetti più profondi del nostro fisico e della nostra psiche. Sanno degli
atteggiamenti ostili, anche se accuratamente nascosti, delle persone che ci
stanno intorno e giocano con i loro piani contro di noi, utilizzandoli opportunamente.
Agiscono sulle analisi e sulle apparecchiature perché analisi
e accertamenti clinici siano falsati e questo capita con molta frequenza.
Approfittano di situazioni di stanchezza o di stress di medici perché facciano
così diagnosi sbagliate e assegnino medicine che invece di giovare
spingono alla rovina. Per intenderci la magia non prevede il futuro, dato
che gli stessi demoni lo ignorano. Gli angeli caduti unendo insieme la
conoscenza straordinaria e la forza particolare che hanno, riescono a
prevedere con una certa precisione che fine farà la vittima del mago, ma il
futuro sta a noi scriverlo.
56
Cos’ è “l’ effetto sospensione” nella magia?
Solitamente le sale d’ attesa di maghi e fattucchieri vari, sono strapiene e
gremite di persone in fila. Questi “maghi” lavorano più di dottori o avvocati
affermati e validi. Ma queste persone hanno veramente poteri preternaturali?
Vedono ciò che noi non possiamo ordinariamente vedere?
Realmente tolgono il maleficio o il problema al cliente? La risposta ci
viene data dalla domanda posta a inizio pagina, ovvero dal fenomeno
sospensione. In cosa consiste tale fenomeno? Per un po di tempo in
genere per qualche mese, i maghi sospendono completamente, in accordo
con le forze del male, tutti gli effetti negativi dei propri clienti. Così
facendo acquistano credibilità e predispongono i clienti a pagare. Essi
però solitamente consegnano oggetti e bevande ai propri clienti, i quali a
contatto con queste, passato l’ effetto sospensione, tornano peggio di
prima. L’ effetto sospensione è quel meccanismo diabolico grazie al
quale si regge in piedi l’ intero mondo della magia. Satana non schiaccia
satana, questo è valido sempre, è utile tenerlo sempre a mente.
Smettere di frequentare maghi abituali è pericoloso?
La risposta è secca. No! Vale la logica dei negozi, se uno è abituato ad
entrare in un negozio e a pagare solitamente quanto prende, poi però
cambia negozio, non succede niente. Se chi frequenta però il negozio, ha
lasciato un conto in sospeso, lo deve saldare. Quindi è importante con i
maghi non avere pendenze economiche in sospeso. C’è da dire, anche se
può sembrare strano che nel mondo dell’ occulto, c’è un “codice d’ onore”
come nella mafia e in genere viene rispettato. Le prestazioni vengono
fornite a chi le richiede e queste devono essere pagate, poi non bisogna
temere. Molti pensano, che i maghi trattengono avvolte le proprie fotografie,
ebbene questo non importa, infatti il male può essere fatto anche
senza fotografie.
57
In che modo può uccidere il demonio?
Il nostro avversario e i suoi compagni di caduta possono uccidere un
uomo in due modi, o agendo sul fisico, o provocando qualche disgrazia.
Gli spiriti del male come spiegato prima, hanno una percezione preternaturale
di moltissimi elementi che noi ignoriamo completamente. Coordinando
questi elementi essi raggiungono facilmente i loro scopi. Noi non
sappiamo ad esempio, come e perché si produce un tumore nel nostro
corpo. Loro invece lo sanno e se c’è una persona che ha predisposizione
per questa malattia, che si potrebbe sviluppare in avvenire, ne stimolano
gli agenti fisiologici adeguati perché avvenga subito. Per esempio attraverso
una alimentazione sbagliata, medicine sbagliate, analisi che non
corrispondono appunto come detto prima. Se i demoni individuano un
punto debole nel sistema cardiocircolatorio, mettono in opera stimoli
rovinosi: eccessivo uso dell’alcool o di cibi errati, vita stressante, catastrofi
inspiegabili sul piano economico, odio e irritazione. E l’ infarto
arriva. Ma come detto, i demoni possono uccidere anche attraverso una
disgrazia. Nella carambola del traffico caotico di oggi, non è difficile
spingere la vittima, che guida la sua auto, verso un incidente mortale. In
un momento di rischio in cui si potrebbe salvare soltanto con una grande
presenza di spirito, una forte suggestione, uno stato di nervosismo, sconvolgente,
tolgono la prontezza necessaria e l’ impatto mortale avviene.
Chi ha visto quale potenza sprigionano queste forze del male negli ossessi,
capisce che questo per gli spiriti è soltanto un gioco. Infine la morte
può essere provocata anche spingendo la persona al suicidio dopo averne
debilitato la psiche con suggestioni, incubi, insonnia, stress. Di persone
che pensano al suicidio o hanno tentato di farlo, magari senza esito, ce ne
sono più di quante ne possiate immaginare.
Come vanno distrutti o buttati gli oggetti magici o maleficiati?
E’ antichissima tradizione, (quando ecologicamente ve ne erano le possibilità),
ovvero quando i fiumi portavano veramente acqua, di buttarli
dentro acqua corrente dei fiumi. Il concetto fondamentale è tuttora valido
anche se è difficile adattarlo alla realtà della vita di oggi.
58
Sembra che le cose fondamentali per disattivare il feticcio siano due: la
lontananza dalla persona e dai luoghi di abitazione o di lavoro e la distruzione.
Il fiume assolveva in passato molto bene questo duplice compito:
l’ acqua corrente lo portava lontano e l’ immersione nell’ acqua, a lungo
andare lo conduceva alla macerazione e quindi alla cancellazione. Oggi i
fiumi avvolte sono senza acqua o non sempre assicurano la lontananza e
la macerazione. Per chi vive in grandi città urbane, diventa poi difficile
trovare ponti da cui poter buttare queste cose. Si può allora bruciarli
tenendo presente che ciò non va mai fatto dentro la casa e che possono
dare effetti strani. Bruciano poi difficilmente, bisogna insistere, spesso
sprigionano violenti odori cattivi o fenomeni particolari. Allontanarli con
i sacchetti dell’ immondizia va bene nei luoghi dove ci sono gli inceneritori.
Quando invece vengono buttati nelle discariche sembra che non sia
sufficiente,benché ci sia almeno il vantaggio di averli allontanati, riducendone
di molto la potenzialità. Quanto il feticcio viene tolto e buttato
via, se specialmente è al suo posto da molti anni, può dare delle reazioni.
Potremmo dire che si arrabbia di essere detronizzato. E’ bene perciò dire
qualche preghiera invocando la protezione del Signore e aspergendolo
con acqua santa prima di fare l’ operazione. E’ vero che c’ è la stessa
difficoltà che aveva Diogene quando cercava l’ uomo con la lanterna, ma
se per caso trovasse un sacerdote disposto a benedirlo, prima di buttarlo,
sarebbe ancora meglio. Consiglio vivamente di non buttare nello scarico
del proprio bagno oggetti magici, cornicelli e cose varie, per evitare
allagamenti in tutta la casa o in tutto il palazzo a seconda di dove viviate.

Santi e pensieri di oggi

28 febbraio 2012
Il Santo del giorno

Beato Daniele Alessio Brottier Sacerdote



Pensierino biblico
Un pensierino sapienziale tratto a caso dalla bibbia CEI
Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato. (Gv 6, 29)



Pensiero del giorno di Martedì 28 Febbraio 2012

La Chiesa presta molta attenzione alla sofferenza delle coppie con infertilità, ha cura di esse e, proprio per questo, incoraggia la ricerca medica. La scienza, tuttavia, non sempre è in grado di rispondere ai desideri di tante coppie. Vorrei allora ricordare agli sposi che vivono la condizione dell’infertilità, che non per questo la loro vocazione matrimoniale viene frustrata.
Benedetto XVI - Discorso 25 febbraio 2012

Vangelo di oggi

Vangelo



Mt 6,7-15
Voi dunque pregate così.








+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore

lunedì 27 febbraio 2012

8 parte del libro conosci il tuo avversario ?

La stregoneria
CFR: COSA FARE CON QUESTI DIAVOLI? -RAUL SALVUCCI - ANCORA
CFR: UN ESORCISTA RACCONTA - G. AMORTH - EDB
CFR: SUMMA DAEMONIACA - J. A. FORTEA - TRE EDITORI
48
La stregoneria oggi è un problema che da molti viene sminuito o
negato. Eppure sappiate che non si tratta di leggende che hanno scatenato
errori (presunti tali della chiesa). La stregoneria è esistita ed
esiste ancora oggi. Anzi proprio in questo tempo è molto più potente,
solo che resta nascosta grazie a molte azioni di plagio che ormai non
ci fanno aprire gli occhi su quanto vediamo per strada o in televisione,
o perché no, anche su cosa indossiamo. Fatta questa premessa, adesso
sveliamo questa ulteriore arma a doppio taglio usata dal nostro avversario.
Perché si diventa streghe? Si diventa streghe essenzialmente spinte
dalla propria malvagità.
Il mezzo può essere il patto diabolico, oppure più semplicemente
pernottando per tre notti in un cortile o sotto un albero. Di solito però
prevale la trasmissione da madre in figlia. L’esperienza dimostra che
sempre le streghe hanno fama di essere le imitatrici dei delitti materni
e che quasi tutta la progenie è infetta. La ragione di ciò è data dal fatto
che hanno sempre cura di lasciare un superstite e cercano di farlo
crescere, stretto il patto con il diavolo,con enormi sforzi di perfidia.
Pertanto può succedere, come spesso è stato accertato, che persone
impuberi, di otto o dieci anni, hanno suscitato tempeste e grandinate,
e ciò non sarebbe possibile se le bambine non fossero state consacrate
al diavolo dalla madre strega con l’offerta sacrilega di un tale patto.
Infatti, di per sé le fanciulle non potrebbero fare tali cose, che comportano
il rifiuto delle fede, come le streghe adulte, dal momento che non
hanno conoscenza di alcun articolo di fede.
Pentagrammi a stelle
A detta di molti, una strega, non può morire se prima non trasmette a
qualche altra donna il proprio potere con la consegna dei pignatei, i
pentolini. Si potrebbe accostare questa credenza al tabù del raccontare,
presente presso alcuni popoli “primitivi”, dove i depositari dei
“sacchetti sacri”, specie di amuleti familiari,raccontano la storia dei
sacchetti solo al momento di consegnarli ai successori, quando sentivano
di stare per morire e quindi non vi era più ragione di conservare
il segreto. Oltre che per la propria malvagità, la strega, è mossa a fare
49
il male da due molle potenti: invidia e vendetta. La strega si muove
secondo il principio: “Se non ce l’ho io nemmeno tu lo devi avere”. La
strega è mossa a fare il male dalla propria natura malefica oppure vi è
costretta dal Demonio suo padrone.
Le motivazioni che portano a praticare la stregoneria, sembrano non
esistere e tutto si riduce all’invidia e all’intrinseca cattiveria. La strega
non è affatto una ribelle sociale in nome della libertà, ma una sovvertitrice
dell’ordine costituito. Essa è temibile per chi ignora certi contenuti,
come quelli riportati in questo libro.
Sotto questo aspetto, niente è cambiato nei secoli. Le streghe sono in
apparenza persone normalissime ma, quando le guardi negli occhi
capisci da come ti guardano che sono streghe.
Certo, quanto da me detto può sembrare assurdo. Eppure caro lettore
se tu recitassi il rosario quotidianamente, ti renderesti conto di come,
molte volte alcune persone sconosciute, si voltino di scatto per guardarti
negli occhi. Le streghe sanno sempre chi hanno di fronte. Specie
se la persona è un vero cristiano “armato”.
Non ci credete? Se avete il dubbio, da buon cristiani, quali dovreste
essere, dovreste portare sempre con voi il rosario, bene, iniziatene la
recita e vedete se vi capita di notare un atteggiamento del genere.
Se la persona sospetta ha atteggiamenti o contatti occulti, vedrete che
lascerà la stanza o il luogo dove vi trovate.
Questo è un espediente che al certo per cento non fallisce mai. Infatti,
ogni persona che ha legami con l’occulto non resiste alla presenza
dell’Immacolata, presenza richiamata ogni qual volta si recita il Santo
Rosario. A proposito di rosario, stiamo attenti ai rosari di plastica
colorati, i quali se presentano 4 soli o 4 lune o 4 pentacoli, rispettivamente
a ogni lato della croce, fanno del rosario un oggetto consacrato
a satana. Dunque qual’ ora doveste rendervi conto di possederli fateli
non solo benedire, ma esorcizzare. Per chiudere il capitolo stregoneria
, vi consiglio di cercare su google streghe in Messico e osservare il
video.

Santi e pensieri di oggi

27 febbraio 2012
Il Santo del giorno

San Gabriele dell'Addolorata Religioso

Pensierino biblico
Un pensierino sapienziale tratto a caso dalla bibbia CEI
Dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. (Gc 3, 16)



Pensiero del giorno di Lunedì 27 Febbraio 2012

Supplichiamo con fervore Maria Santissima perché accompagni il nostro cammino quaresimale con la sua protezione e ci aiuti ad imprimere nel nostro cuore e nella nostra vita le parole di Gesù Cristo, per convertirci a Lui.
Benedetto XVI - Angelus 26 febbraio 2012

Vangelo di oggi

Vangelo



Mt 25,31-46
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.








+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore

domenica 26 febbraio 2012

PREGHIERE DEI BAMBINI PER I GENITORI

PREGHIERE DEI BAMBINI
PREGHIERA PER I GENITORI

Gesù ascolta la mia umile preghiera.
Tu sai quanto amo i miei cari genitori.
Fa, Gesù, che siano conservati a me il più a lungo.
Fa che essi siano la mia guida
e sempre possa camminare sul retto sentiero.
Fa, Gesù, che essi si vogliano sempre bene
e che la loro vita sia seminata di opere buone affinchè
un giorno possano venire in Cielo a raccogliere il tuo premio. Amen.

Per Greta .

blog.libero.it/GRETAELANUVOLA/ se potete visitate questo blog e pregate per questa ragazza, Greta e per la sua famiglia .

"Nel deserto per ritrovare la cosa più bella che abbiamo" Riflessione 1^...

Rivelazione di Gesù a Maria Valtorta

1ª DOMENICA DI QUARESIMA

Rivelazione di Gesù a Maria Valtorta



Domenica 26 Febbraio 2012, I Domenica di Quaresima - Anno B



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,12-15

Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli Angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo».

Traduzione liturgica della Bibbia



Corrispondenza nell’“Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta

Volume 1 Capitolo 46 pagina 287.

Vedo la solitudine petrosa già vista alla mia sinistra nella visione del Battesimo di Gesù al Giordano. Però devo essere molto addentrata in essa perché non vedo affatto il bel fiume lento e azzurro, né la vena di verde che lo costeggia alle sue due rive, come alimentata da quell’arteria d’acqua. Qui, solo solitudine, pietroni, terra talmente arsa da essere ridotta a polvere giallastra, che ogni tanto il vento solleva con piccoli vortici, che paion fiato di bocca febbrile tanto sono asciutti e caldi. E tormentosi per la polvere che penetra con essi nelle narici e nelle fauci. Moto rari, qualche piccolo cespuglio spinoso, non si sa come resistente in quella desolazione. Sembrano ciuffetti di superstiti capelli sulla testa di un calvo. Sopra, un cielo spietatamente azzurro; sotto, il suolo arido; intorno, massi e silenzio. Ecco quanto vedo come natura.

Addossato ad un enorme pietrone, che per la sua forma sembra una ‘C’ che fa un embrione di grotta e seduto su un sasso trascinato in quell’incavo, sta Gesù. Si ripara così dal sole cocente. E l’interno ammonitore mi avverte che quel sasso, su cui ora siede, è anche il suo inginocchiatoio e il suo guanciale quando prende le brevi ore di riposo, avvolto nel suo mantello, al lume delle stelle e all’aria fredda della notte. Infatti là presso è la sacca che gli ho visto prendere prima di partire da Nazareth. Tutto il suo avere. E dal come si piega floscia, comprendo che è vuota del poco cibo che vi aveva messo Maria.

Gesù è magro e pallido. Sta seduto con i gomiti appoggiati ai ginocchi e gli avambracci sporti in avanti, con le mani unite ed intrecciate nelle dita. Medita. Ogni tanto solleva lo sguardo e lo gira attorno e guarda il sole alto, quasi a perpendicolo, nel cielo azzurro. Ogni tanto, e specie dopo aver girato lo sguardo attorno e averlo alzato verso la luce solare, chiude gli occhi e si appoggia al masso che gli fa da riparo, come preso da vertigine.

Vedo apparire il brutto ceffo di Satana. Non che si presenti nella forma con cui noi ce lo raffiguriamo, con corna, coda, ecc. ecc. Pare un beduino avvolto nel suo vestito e nel suo mantellone che pare un domino da maschera.

Sul capo il turbante, le cui falde bianche scendono a far riparo sulle spalle e lungo i lati del viso. Di modo che di questo appare un breve triangolo molto bruno, dalle labbra sottili e sinuose, degli occhi nerissimi e incavati, pieni di bagliori magnetici. Due pupille che ti leggono in fondo al cuore, ma nelle quali non leggi nulla, o una sola parola: mistero.

L’opposto dell’occhio di Gesù, tanto magnetico fascinatore anch’esso, che ti legge in cuore, ma nel quale leggi anche che nel suo Cuore è amore e bontà per te. L’occhio di Gesù è una carezza all’anima. Questo è come un doppio pugnale che ti perfora e brucia.



Si avvicina a Gesù: “Sei solo?”

Gesù lo guarda e non risponde.

“Come sei capitato qui? Ti sei sperduto?”

Gesù lo guarda da capo e tace.

“Se avessi dell’acqua nella borraccia te la darei. Ma ne sono senza anch’io. M’è morto il cavallo e mi dirigo a piedi al guado. Là berrò e troverò chi mi dà un pane. So la via. vieni con me. Ti guiderò.”

Gesù non alza più neppure gli occhi.

“Non rispondi? Sai che se resti qui, muori? Già si leva il vento. Sarà bufera. Vieni”.

Gesù stringe le mani in muta preghiera.

“Ah! sei proprio Tu, dunque? E’ tanto che ti cerco! Ed ora è tanto che ti osservo. Dal momento che sei stato battezzato. Chiami l’Eterno? E’ lontano. Ora sei sulla terra e in mezzo agli uomini. E negli uomini regno io. Pure mi fai pietà e ti voglio soccorrere, perché sei buono e sei venuto a sacrificarti per nulla. Gli uomini ti odieranno per la tua bontà. Non capiscono che oro e cibo, e senso. Sacrificio, dolore, ubbidienza, sono parole morte per loro più di questa polvere. Solo il serpe può nascondersi qui attendendo di mordere e lo sciacallo di sbranare. Vieni via. Non merita soffrire per loro. Li conosco più di Te.”



Satana si è seduto di fronte a Gesù e lo fruga col suo sguardo tremendo, e sorride con la sua bocca di serpe. Gesù tace sempre e prega mentalmente.



“Tu diffidi di me. Fai male. Io sono la sapienza della terra. Ti posso essere maestro per insegnarti a trionfare. Vedi: l’importante è trionfare. Poi, quando ci si è imposti e si è affascinato il mondo, allora lo si conduce dove si vuole noi. Ma prima bisogna essere come piace a loro. Come loro. Sedurli facendo loro credere che li ammiriamo e li seguiamo nel loro pensiero.

Sei giovane e bello. Comincia dalla donna. E’ sempre da essa che si deve incominciare. Io ho sbagliato inducendo la donna alla disubbidienza. Dovevo consigliarla per altro modo. Ne avrei fatto uno strumento migliore e avrei vinto Dio. Ho avuto fretta. Ma Tu! Io t’insegno perché c’è stato un giorno che ho guardato a Te con giubilo angelico e un resto di quell’amore è rimasto, ma Tu ascoltami, ed usa della mia esperienza. Fatti una compagna. Dove non riuscirai Tu, essa riuscirà. Sei il nuovo Adamo, devi avere la tua Eva.

E poi, come puoi comprendere e guarire le malattie del senso se non sai cosa sono? Non sai che è lì il nocciolo da cui nasce la pianta della cupidità e della prepotenza? Perché l’uomo vuole regnare? Perché vuole essere ricco, potente? Per possedere la donna. Questa è come l’allodola. Ha bisogno del luccichio per essere attirata. L’oro e la potenza sono le due facce dello specchio che attirano le donne e le cause del male nel mondo.

Guarda: dietro a mille delitti dai volti diversi, ce ne sono novecento almeno che hanno radice nella fame del possesso della donna o nella volontà di una donna, arsa da un desiderio che l’uomo non soddisfa ancora o non soddisfa più. Vai dalla donna se vuoi sapere cosa è la vita. E solo dopo saprai curare e guarire i morbi dell’umanità.

E’ bella, sai, la donna! Non c’è nulla di più bello nel mondo. L’uomo ha il pensiero e la forza. Ma la donna! Il suo pensiero è un profumo, il suo contatto è carezza di fiori, la sua grazia è come vino che scende, la sua debolezza come matassa di seta o ricciolo di bambino nelle mani di un uomo, la sua carezza è forza che si rovescia sulla nostra e la accende. Si annulla il dolore, la fatica, il cruccio, quando si posa presso una donna, ed essa è fra le nostre braccia come un fascio di fiori.

Ma che stolto che sono! Tu hai fame e ti parlo della donna. La tua vigoria è esausta. Per questo, questa fragranza della terra, questo fiore del creato, questo frutto che dà e suscita amore, ti pare senza valore. Ma guarda queste pietre. Come sono tonde e levigate, dorate sotto al sole che scende. Non sembrano pani? Tu, Figlio di Dio, non hai che dire: “Voglio”, perché esse divengano pane fragrante come quello che ora le massaie levano dal forno per la cena dei loro familiari.

E queste acacie così aride, se Tu vuoi, non possono empirsi di dolci pomi, di datteri di miele? Satollati, o Figlio di Dio. Tu sei il Padrone della terra. Essa si inchina per mettere ai tuoi piedi se stessa e sfamare la tua fame.

Lo vedi che impallidisci e vacilli solo a sentir nominare il pane? Povero Gesù! Sei tanto debole da non potere più neppure comandare al miracolo? Vuoi che lo faccia io per Te? Non ti sono a paro. Ma qualcosa posso. Starò privo per un anno della mia forza, la radunerò tutta, ma ti voglio servire perché Tu sei buono ed io sempre mi ricordo che sei il mio Dio, anche se ora ho demeritato di chiamarti tale. Aiutami con le tue preghiere perché io possa...”

«Taci. “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che viene da Dio”».



Il demonio ha un sussulto di rabbia. Digrigna i denti e stringe i pugni. Ma si contiene e volge il digrigno in sorriso.



“Comprendo. Tu sei sopra le necessità della terra e hai ribrezzo a servirti di me. L’ho meritato. Ma vieni, allora, e vedi cosa è nella casa di Dio. Vedi come anche i sacerdoti non ricusano di venire a transazioni fra lo spirito e la carne. Perché infine sono uomini e non Angeli. Compi un miracolo spirituale. Io ti porto sul pinnacolo del Tempio e Tu trasfigurati in bellezza lassù, e poi chiama le coorti di Angeli e dì che facciano delle loro ali intrecciate pedana al tuo piede e ti calino così nel cortile principale. Che ti vedano e si ricordino che Dio è. Ogni tanto è necessario manifestarsi, perché l’uomo ha una memoria tanto labile, specie in ciò che è spirituale. Sai come gli Angeli saranno beati di far riparo al tuo piede e scala a Te che scendi!”

«“Non tentare il Signore Iddio tuo” è detto».

“Comprendi che anche la tua apparizione non muterebbe le cose e il Tempio continuerebbe ad essere mercato e corruzione. La tua divina sapienza lo sa che i cuori dei ministri del Tempio sono un nido di vipere, che si sbranano e sbranano pur di predominare. Non sono domati che dalla potenza umana.



E allora vieni. Adorami, Io ti darò la terra. Alessandro, Ciro, Cesare, tutti i più grandi dominatori passati o viventi, saranno simili a capi di meschine carovane rispetto a Te che avrai tutti i regni della terra sotto il tuo scettro. E coi regni tutte le ricchezze, tutte le bellezze della terra, e donne, e cavalli, e armati e templi. Potrai alzare dovunque il tuo Segno, quando sarai Re dei re e Signore del mondo. Allora sarai ubbidito e venerato dal popolo e dal sacerdozio. Tutte le caste ti onoreranno e ti serviranno, perché sarai il Potente, l’Unico, il Signore.

Adorami un attimo solo! Levami questa sete che ho di essere adorato! E’ quella che mi ha perduto. Ma è rimasta in me e mi brucia. Le vampe dell’inferno sono fresca aria del mattino rispetto a questo ardore che mi brucia l’interno. E’ il mio inferno questa sete. Un attimo, un attimo solo, o Cristo. tu che sei buono! Un attimo di gioia all’eterno Tormentato! Fammi sentire cosa voglia dire essere dio e mi avrai devoto, ubbidiente come servo per tutta la vita, per tutte le tue imprese. Un attimo! Un solo attimo, e non ti tormenterò più!”.

E Satana si butta in ginocchio supplicando.

Gesù si è alzato, invece. Divenuto più magro in questi giorni di digiuno, sembra ancora più alto. Il suo volto è terribile di severità e potenza. I suoi occhi sono due zaffiri che bruciano. La sua voce è un tuono che si ripercuote contro l’incavo del masso e si sparge sulla sassaia e la piana desolata quando dice: «Va’ via, Satana! E’ scritto “Adorerai il Signore Dio tuo e servirai Lui solo”!».

Satana con un urlo di strazio dannato e di odio indescrivibile scatta in piedi, tremendo a vedersi nella sua furente, fumante persona. E poi scompare con un nuovo urlo di maledizione.



Gesù si siede stanco, appoggiando indietro il capo contro il masso. Pare esausto. Suda. Ma esseri angelici vengono ad alitare con le loro ali nell’afa dello speco, purificandola e rinfrescandola. Gesù apre gli occhi e sorride. Io non lo vedo mangiare. Direi che Egli si nutre dell’aroma del Paradiso e ne esce rinvigorito.

Il sole scompare a ponente. Egli prende la vuota bisaccia e, accompagnato dagli Angeli che fanno una mite luce, sospesi sul suo capo mentre la notte cala rapidissima, si avvia verso est, meglio verso nord-est. Ha ripreso la sua espressione abituale, il passo sicuro. Solo resta, a ricordo del lungo digiuno, un aspetto più ascetico nel volto magro e pallido e negli occhi rapiti in una gioia non di questa terra.



Dice Gesù:

“Ieri eri senza la tua forza, che è la mia volontà, ed eri perciò un essere semivivo. Ho fatto riposare le tue membra e ti ho fatto fare l’unico digiuno che ti pesi: quello della mia parola. Povera Maria! Hai fatto il Mercoledì delle Ceneri. In tutto sentivi il sapor della cenere, poiché eri senza il tuo Maestro. Non mi facevo sentire. Ma c’ero.

Questa mattina, poiché l’ansia è reciproca, ti ho mormorato nel tuo dormiveglia: “Agnus Dei qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem” e te l’ho fatto ripetere molte volte e tante te le ho ripetute. Hai creduto che parlassi su questo. No. Prima c’era il punto che ti ho mostrato e che ti commenterò. Poi questa sera ti illustrerò quest’altro.

Satana, lo hai visto, si presenta sempre con veste benevola. Con aspetto comune.

Se le anime sono attente, e soprattutto in spirituale contatto con Dio, avvertono quell’avviso che le rende guardinghe e pronte a combattere le insidie demoniache.

Ma se le anime sono disattente al divino, separate da una carnalità che soverchia e assorda, non aiutate dalla preghiera che congiunge a Dio e riversa la sua forza come da canale nel cuore dell’uomo, allora difficilmente esse si avvedono del tranello nascosto sotto l’apparenza innocua e vi cadono. Liberarsene è, poi, molto difficile.

Le due vie più comuni prese da Satana per giungere alle anime sono il senso e la gola.

Comincia sempre dalla materia. Smantellata e asservita questa, dà l’attacco alla parte superiore. Prima il morale: il pensiero con le sue superbie e cupidigie; poi lo spirito, levandogli non solo l’amore -quello non esiste già più quando l’uomo ha sostituito l’amore divino con altri amori umani- ma anche il timore di Dio. E’ allora che l’uomo si abbandona in anima e corpo a Satana, pur di arrivare a godere ciò che vuole, godere sempre di più.

Come Io mi sia comportato, lo hai visto. Silenzio e orazione. Silenzio. Perché se Satana fa la sua opera di seduttore e ci viene intorno, lo si deve subire senza stolte impazienze e vili paure. Ma reagire con la sostenutezza alla sua presenza, e con la preghiera alla sua seduzione.

E’ inutile discutere con Satana. Vincerebbe lui, perché è forte nella sua dialettica. Non c’è che Dio che lo vinca. E allora ricorrere a Dio, che parli per noi, attraverso a noi. Mostrare a Satana quel Nome e quel Segno, non tanto scritti su una carta o incisi su un legno, quanto scritti e incisi nel cuore. Il mio Nome, il mio Segno.

Ribattere a Satana unicamente quando insinua che egli è come Dio, usando la Parola di Dio. Egli non la sopporta.

Poi, dopo la lotta, viene la vittoria, e gli Angeli servono e difendono il vincitore dall’odio di Satana. Lo ristorano con le rugiade celesti, con la Grazia che riversano a piene mani nel cuore del figlio fedele, con la benedizione che accarezza lo spirito.

Occorre avere volontà di vincere Satana e fede in Dio e nel suo aiuto. Fede nella potenza della preghiera e nella bontà del Signore. Allora Satana non può fare del male.

Va’ in pace. Questa sera ti letificherò col resto”.



Estratto di “l’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta

Santi del giorno e pensieri di oggi

26 febbraio 2012
Il Santo del giorno

Santa Paola di S. Giuseppe di Calasanzio (Paola Montal y Fornes) Fondatrice delle Figlie di Maria


Pensierino biblico
Un pensierino sapienziale tratto a caso dalla bibbia CEI
Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. (Gc 4, 8)


Pensiero del giorno di Domenica 26 Febbraio 2012

La grande sofferenza della Chiesa di oggi nell’Europa e nell’Occidente è la mancanza di vocazioni sacerdotali, ma il Signore chiama sempre, manca l’ascolto.
Benedetto XVI - Lectio divina 23 febbraio 2012

Liturgia di oggi

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola




Il Vangelo di Marco comincia con una semplice affermazione: “Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio”.
Giovanni Battista, che aveva annunciato la sua venuta come imminente, battezzò Gesù nel Giordano e in quell’occasione lo Spirito diede testimonianza di Gesù. Marco accenna soltanto al periodo nel deserto e alla tentazione. È il preludio all’inizio del ministero pubblico di nostro Signore. Il suo primo richiamo, che ci viene ripetuto questa domenica, è: “Convertitevi e credete al vangelo”. Egli comincia proprio da quello che era stato il punto centrale dell’insegnamento di Giovanni Battista.
La Quaresima è soprattutto un periodo di riflessione sui misteri della nostra redenzione, al cui centro sono l’insegnamento e la persona di Gesù Cristo. Il Salvatore ha assunto forma umana, cioè quella che è la nostra condizione, e non è nemmeno stato risparmiato dall’esperienza della tentazione. Nella sua natura umana, Gesù ha vissuto in prima persona cosa significhi respingere Satana e porre al primo posto le cose divine. Il nostro Signore e il nostro Dio è in tutto nostra guida e modello.
Cercare di conoscere Cristo significa anche prendere coscienza di quel nostro bisogno di cambiamento di vita che chiamiamo “pentimento”. In particolare è mediante la liturgia della Chiesa che ci avviciniamo a Cristo e facciamo esperienza della sua presenza in mezzo a noi.
Nella liturgia, diventiamo “uno” con Cristo nel mistero grazie al quale egli ha riscattato il mondo.

Antifona d'ingresso
Egli mi invocherà e io lo esaudirò;
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita. (Sal 91,15-16)

Non si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



>


Prima lettura



Gen 9,8-15
L’alleanza fra Dio e Noè liberato dalle acque del diluvio.





Dal libro della Gènesi

Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».
Dio disse:
«Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.
Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l’arco sulle nubi,
ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e ogni essere che vive in ogni carne,
e non ci saranno più le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne».

Parola di Dio



>


Salmo responsoriale



Sal 24





Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.



>


Seconda lettura



1Pt 3,18-22
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.





Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua.
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Parola di Dio



Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!



>


Vangelo



Mc 1,12-15
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli








+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola del Signore





Preghiera dei fedeli
Il Figlio tuo Gesù, vincitore del peccato e della morte, servito nel deserto dagli angeli, ci incoraggia a perseverare nel cammino di conversione. Rivolgiamo fiduciosi al Signore le nostre suppliche.
Lo invochiamo dicendo: Assisti, Signore, il tuo popolo in cammino

1. Per la Chiesa che vive nella contemplazione del cuore del tuo Figlio Gesù, sorgente di vita: sappia sempre rifiutare il male per cercare ogni giorno le vie del bene, preghiamo.
2. Per quanti vivono nell'incoerenza e nella contraddizione senza rendersene conto: l'annuncio del Vangelo possa farsi dolce invito alla ricerca della fede e alla conversione, preghiamo.
3. Per quanti soffrono nel mondo le conseguenze della ingiustizia e della violenza: non venga mai meno la consapevolezza della tua vicinanza, anche attraverso la concreta solidarietà dei cristiani, preghiamo.
4. Per ognuno di noi: possiamo trovare forza e coraggio per combattere i nostri difetti e migliorare i rapporti con il nostro prossimo, preghiamo.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera ed esaudiscila secondo la tua volontà, perché nel nostro cuore non venga mai meno il coraggio per affrontare le prove che incontriamo nella vita. Per Cristo nostro Signore.





Preghiera sulle offerte
Si rinnovi, Signore, la nostra vita
e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio,
che santifica l’inizio della Quaresima,
tempo favorevole per la nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
Gesù vittorioso sulla tentazione del maligno.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli consacrò l’istituzione del tempo penitenziale
con il digiuno di quaranta giorni,
e vincendo le insidie dell’antico tentatore
ci insegnò a dominare le seduzioni del peccato,
perché celebrando con spirito rinnovato
il mistero pasquale
possiamo giungere alla Pasqua eterna.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine
l’inno della tua lode: Santo...

Antifona di comunione
“Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete al vangelo”.

Oppure:
Il Signore ti coprirà con la sua protezione,
sotto le sue ali troverai rifugio. (Sal 91,4)

Preghiera dopo la comunione
Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre,
alimenti in noi la fede
accresca la speranza,
rafforzi la carità,
e ci insegni ad aver fame di Cristo,
pane vivo e vero,
e a nutrirci di ogni parola
che esce dalla tua bocca.
Per Cristo nostro Signore.



Omelia (26-02-2012)
don Luciano Cantini


Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto
Lo stile liturgico ha eluso l'espressione "subito". Gesù era appena uscito dall'acqua del battesimo, aveva ascoltato la voce del Padre che lo riconosceva come suo figlio prediletto. Subito Lo Spirito lo getta fuori, nel deserto. La parola suggerita dal vangelo è proprio quella della espulsione, è lo stesso vocabolo che viene utilizzato per indicare la liberazione da uno spirito immondo. Quello che Gesù vive, così come Marco ce lo racconta, è un atto violento, forte. Gesù è provocato dallo Spirito al confronto con una realtà altra. Il deserto è il luogo delle contrapposizioni, della libertà e del castigo, della alleanza e del tradimento, della fame e della sete ma anche della manna e dell'acqua che sgorga dalla roccia, Il deserto è il luogo in cui Dio forma il suo popolo e lo educa a se stesso. Gesù, fattosi carico nel battesimo della natura umana, è subito gettato nelle contraddizioni del genere umano. Proprio come Adamo ed Eva che furono espulsi dall'eden per entrare nell'ostilità della storia.

E nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana
Il verbo rimase, al passato sembra dare compimento all'episodio, in effetti traduce la parola "era", all'imperfetto, quasi a sottolineare un'azione non terminata, ancora nel divenire. Il deserto non smette di essere il luogo dell'esperienza di Cristo e della vita degli uomini. Quarant'anni sono certamente il richiamo all'Esodo, ad Elia ma è soprattutto la cifra della vita dell'uomo, in cui Gesù è stato sbattuto. In tutta questa vita Marco colloca la tentazione - non sono le tre sintomatiche tentazioni dei sinottici - ma una continuità dell'esperienza sia di Gesù che dell'uomo. Il male appartiene alla storia umana e preme su ogni uomo costantemente e tenta di sopraffarlo, non è una lotta episodica ma caratterizza tutta l'esistenza.

Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano
Il verbo stava, in effetti traduce lo stesso verbo precedente "era": Gesù era nel deserto, tentato e nello stesso tempo era con le bestie selvatiche mentre gli angeli lo servivano. Gesù, nuovo Adamo, espulso nel deserto, non cede alla tentazione e realizza l'armonia propria del paradiso. È la stessa armonia che racconta il profeta Isaia (11,6) segno della pace universale. L'uomo sperimenta troppo spesso il senso della espulsione, in questo nostro tempo in modo del tutto particolare: espulsione dal lavoro, dalla economia e perfino dalla propria terra. La crisi mondiale è una grande tentazione che mette i più a dura prova. Nello stesso tempo non mancano i segni di una armonia nuova ed impensabile; la crisi muove la solidarietà, la condivisione, una coscienza nuova, una dignità riappropriata.
L'armonia che è realizzata con Gesù nel deserto non si limita all'esperienza storica dell'uomo sulla terra ma coinvolge anche il cielo. Il servizio degli angeli ci racconta che il cieli sono ormai aperti, il sogno di Giacobbe (Gen 28,12) non è utopia.


È utopico, invece un mondo ed una storia che non sia segnata dalla lotta, dalla fatica, dalla pesantezza, dalle contraddizioni e nello stesso tempo dalla pacificazione, dal riposo, dalla leggerezza e dalla armonia.