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martedì 30 giugno 2015

Vangelo di oggi


Martedì 30 giugno 2015
XIII settimana del Tempo Ordinario


+ VANGELO (Mt 8,23-27)
Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa pagina mostra l’atteggiamento di Dio verso i credenti, bisogna considerare con attenzione il suo agire. Gesù è sempre vicino a chi Lo invoca, a chi Lo adora e vive i suoi insegnamenti, per questo chi confida in Lui non deve temere nulla.
Il Vangelo di oggi presenta il silenzio di Dio che attende le nostre invocazioni di aiuto.
Il Signore ascolta sempre chi ricorre a Lui, anche quando sulla barca apparentemente sembra dormire, in realtà Dio non può dormire e segue con paterna bontà le vicende di ognuno di noi. Sempre che Lo rendiamo partecipare delle nostre cose, altrimenti non invade le nostre scelte e ci lascia andare per la strada che ognuno sceglie e di cui diventa responsabile.
Nella scena di oggi contempliamo Gesù stanco dopo un giorno di intensa predicazione. Il Signore era salito su di una barca con i suoi discepoli per passare all’altra riva. Dopo un po’ di tempo si scatenò una tempesta così violenta che la barca venne ricoperta dalle onde. Nel frattempo il Signore si era addormentato a causa della stanchezza.
In tanto pericolo Gesù sembrava assente. È l’unico passo del Vangelo che ci presenta Gesù addormentato e non è ovviamente un caso. Gli Apostoli, in maggioranza uomini di mare, si resero conto che i loro sforzi non bastavano per reggere la rotta della barca e compresero che le vite di tutti erano in pericolo.
Si avvicinarono allora a Gesù e Lo svegliarono dicendo: “Salvaci, Signore, siamo perduti!”. È il grido di chi non ha scampo.
Gesù li tranquillizzò con queste parole: “Perché avete paura, uomini di poca Fede?”.
È come se dicesse loro: non vedete che Io sono con voi, e dovete sentirvi quindi pienamente sicuri pur in mezzo alle difficoltà?
Questo episodio ci mostra che quando Dio sembra assente nella nostra vita, è invece sempre attento e presente, anche se non si percepisce o sembra sordo. Può dormire la Vita, che ha creato ognuno di noi? Può rimanere sordo chi ci ha donato l’udito?
L’errore che si commette quando si entra nella galleria buia della sofferenza è il timore della lontananza di Dio, del suo mancato ascolto, ma questo atteggiamento peggiora il rapporto con Lui per la mancanza di fiducia verso Lui. È una grande offesa pensare al mancato ascolto di Gesù o alla sua dimenticanza verso chi soffre.
Gesù vuole la nostra felicità in questa vita ma tante situazioni causate dall’uomo e anche quelle personali mettono impedimenti.
Bisogna adorarlo in Chiesa e pregarlo nei luoghi dove si vive, chiamarlo come gli Apostoli terrorizzati, ma chiamarlo con Fede.
Quanto è grande la fiducia in Gesù, più veloce è il suo prezioso intervento.
Non si può accusare Dio se non si prega o si cerca senza amore quando si vive nella sofferenza. Gradualmente bisogna uscire dall’egoismo che mette al centro se stessi e rinascere spiritualmente, con una preghiera umile. Questo è possibile se cresce la fiducia in Gesù, se si conoscono le sue opere e gli insegnamenti.
Gesù è sempre vicino e non dorme mai, attende le nostre invocazioni per operare meraviglie di Grazie. Chiediamo aiuto alla Madonna!

1 Ave Maria per Padre Giulio

Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria.  Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16). 

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Devo compiere ogni mio dovere non pensando soltanto al guadagno che ne potrei ricavare a mio beneficio, bensì operando tutto per solo amore di Gesù.

Pensiero
È meglio vincersi nella lingua che digiunare a pane e acqua. (San Giovanni della Croce)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:


Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.


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lunedì 29 giugno 2015

Vangelo di oggi .

Lunedì 29 giugno 2015
XIII settimana del Tempo Ordinario

SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI

+ VANGELO (Mt 16,13-19)
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del Regno dei Cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei Profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli. E Io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È la solennità di due paladini della nostra Fede, sono stati due fuoriclasse per usare un termine più comune, modelli di Apostoli eccellenti e pienamente coerenti dopo la loro concreta conversione a Gesù Cristo. Li festeggiano e ricordiamo le Loro straordinarie gesta in questo tempo sconvolgente che sta vivendo l’umanità, ancora più della guerra fredda degli anni ’60.
Bisogna andare indietro negli anni per ritrovare la paura e lo smarrimento che hanno colpito miliardi di persone dopo le stragi di venerdì scorso. In Tunisia tutti i turisti sono fuggiti dai resort e in tutte le spiagge si scruta l’orizzonte con una agitazione più terrorizzata della presenza di squali. Anche nelle spiagge occidentali molti bagnanti provano questa angoscia mortale.
Ieri il primo ministro della Tunisia ha chiuso 80 moschee, considerandole come pericolosi luoghi di aggregazione omicida. Da parte di alcuni politici musulmani c’è la comprensione del pericolo concreto dell’addestramento di nuovi kamikaze nelle moschee, affascinati e comandati dall’imam, invece per molti cristiani questo pericolo non esiste e si invitano ad aprire luoghi di culto musulmano, non controllati, un po’ ovunque.
Tutti i musulmani devono avere la loro libertà di pregare e di riunirsi nelle loro moschee, bisogna però capire cosa avviene nei loro incontri. Il dato che preoccupa ci viene offerto dai familiari dei due terroristi che hanno colpito in Francia e in Tunisia venerdì scorso.
Il padre del kamikaze nel resort della Tunisia, ha rilasciato una intervista mostrando molto dolore per l’azione assassina del figlio: “Ho mandato mio figlio a studiare all’università e invece ha conosciuto chi lo ha trasformato in un assassino. Lui non era così, non lo avrebbe mai fatto, cosa gli ha inculcato qualcuno della moschea?”.
La stessa cosa dicono i parenti dell’attentatore nella fabbrica francese: “È stato un buon padre di famiglia, un lavoratore preoccupato dei suoi familiari, ma da un anno è cambiato, da quando ha iniziato a frequentare l’imam. Cosa gli ha inculcato in questo tempo da trasformarlo in un altro uomo?”.
Questo terrorista che ha colpito in Francia voleva anche far saltare in aria la fabbrica che produce gas, e sarebbe stata una ecatombe. L’attentato non è riuscito per un inconveniente, lo scoppio delle bombole che servivano come detonatori per far scoppiare la fabbrica non hanno funzionato.
Questi due casi evidenziano la terribile pericolosità del fanatismo religioso e la capacità di plagio da parte di chi non sta con Dio e questo può avvenire anche in un contesto cristiano. È automatico il passaggio in un modo diverso e crudele di comportarsi, quando un cattolico non prega più e perde la comunione con Gesù.
Questo non avvenne in Pietro e Paolo, essi ci mostrano che l’eroicità che hanno sfoggiato in tante circostanze di pericolo, deve essere l’obiettivo di ognuno di noi. Senza gli atti eroici propri del Cristianesimo non si riesce a imitare Gesù, sono opere coraggiose e nobili, possibili solamente a coloro che iniziano il cammino di rinnegamento.
Come ogni sacrificio che si compie nella giornata, il rinnegamento cristiano all’inizio si pratica con sforzi notevoli, anche nelle cose piccole, ma proprio da queste piccole opere si potrà passare a quelle più grandi. È facile arrivare ai grandi rinnegamenti che santificano davvero, se prima si è passati dai piccoli e giornalieri rinnegamenti.
In Pietro vediamo l’Apostolo fedele dopo il comando di Gesù Risorto di conservare la Fede, di tenerla intatta, di lasciarla crescere dentro di sé e confermare i fratelli.
Pietro rappresenta meglio di tutti ogni cristiano, in Lui è profonda la consapevolezza dei suoi limiti e lo manifesta di continuo, fino a quando la Grazia lo rende uomo nuovo e comincia con grande coraggio a predicare Gesù ovunque. Mi piace ricordare la risposta che diede a quelli del sinedrio: Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini (At 5,29).
Pietro era impulsivo come temperamento e fu Lui a buttarsi nel lago quando Gesù camminava sulle acque. Era disponibile e sincero, pianse amaramente quando rinnegò Gesù e per ogni errore di valutazione. Dopo le sue tre risposte a Gesù che riparavano il rinnegamento, divenne saggio e vera guida di tutti.
Gesù ha dato a Pietro il potere di legare e di sciogliere, cioè l’autorità dell’insegnamento e il governo della Chiesa.
Invece Paolo era di temperamento più riflessivo e determinato, infatti Lo conosceremo dopo la sua conversione come un Apostolo pieno di ardore della Fede, una intensa premura nell’annunciare Cristo, possessore di un forte carisma e infiammato di Spirito Santo.
Gesù ha scelto Lui, che era uno dei più fieri persecutori del Cristianesimo, per la sua risolutezza e prodezza, un uomo forte e convinto fino in fondo delle sue scelte. Per suo mezzo il Cristianesimo si è diffuso largamente e la santità raggiunta gli ha permesso esperienze mistiche che lascia intravvedere nelle sue Lettere.
Pietro e Paolo sono le colonne della Fede cristiana, i Loro insegnamenti bisogna conoscerli e viverli. Loro hanno amato profondamente la Chiesa, avvertivano una grande gioia nell’appartenervi e nel difenderla con coraggio dinanzi agli eretici e ai pagani.
Sono pochi oggi i cristiani come Loro. Pochi amano la Chiesa come una Madre e non lottano contro i suoi oppositori, non mostrano alcun coraggio quando i nemici travestiti da agnelli manovrano e cercano di abbattere i fondamenti cristiani.
Dove sono gli apostoli coraggiosi, tanto necessari a questa Madre Chiesa, colpita da tante parti e ferita gravemente?
Comunque, la Chiesa non potrà essere vinta né da satana né dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in Essa. Preghiamo per i suoi bisogni.
“… le potenze degli inferi non prevarranno su di Essa”.

1 Ave Maria per Padre Giulio

Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria.  Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16). 

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Devo compiere ogni mio dovere non pensando soltanto al guadagno che ne potrei ricavare a mio beneficio, bensì operando tutto per solo amore di Gesù.

Pensiero
È meglio vincersi nella lingua che digiunare a pane e acqua. (San Giovanni della Croce)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:


Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.


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mercoledì 3 giugno 2015

Vangelo di oggi

Mercoledì 3 giugno 2015
IX settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 12,18-27)
Non è Dio dei morti, ma dei viventi!

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei -i quali dicono che non c’è risurrezione- e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come Angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il Vangelo parla di morte e di Vita, di resurrezione e della condizione dei defunti nell’aldilà. Sono tematiche delicate, non si parla spesso nelle omelie e pochi cristiani si mostrano interessati. Pensandoci meno non si sfugge lo stesso alla morte, chi invece riflette serenamente e con maturità trova molte motivazioni per impegnarsi di più nella vita spirituale.
Sono argomenti che incutono timore a quanti sono lontani da una Fede forte e che vivono senza pensare alla temporaneità!
Ogni anima, dopo la morte, aspetta la risurrezione del proprio corpo, unita al quale starà in Cielo vicino a Dio, o nell’inferno, lontano da Lui, per tutta l’eternità.
I nostri corpi in Cielo avranno requisiti diversi, ma continueranno ad essere corpi e occuperanno un luogo, come ora il Corpo glorioso di Gesù e quello della Madonna. Non sappiamo dove sia tale luogo, né quale conformazione abbia: la terra di adesso sarà trasfigurata. Questo lo scriveva il teologo Schmaus nella “Dogmatica cattolica”.
La ricompensa di Dio riverbererà nel corpo glorioso rendendolo immortale, poiché la caducità è segno del peccato e la creazione vi è sottoposta per colpa del peccato. Tutto ciò che minaccia e impedisce la vita sparirà.
La Fede e la speranza che il nostro corpo sarà glorificato ci porteranno ad avere per esso il dovuto rispetto.
Coloro che sono risuscitati per la Gloria, afferma San Giovanni nell’Apocalisse, “non avranno più fame, non avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta” (Ap 7,16). Queste sofferenze oppressero il popolo d’Israele, queste tribolazioni sono anche figura delle sofferenze che dovrà sopportare il nuovo Popolo di Dio, la Chiesa, finché durerà la sua peregrinazione verso la Patria definitiva.
In attesa della glorificazione che sarà il premio dei giusti, il rispetto verso il corpo non si deve trasformare in una adorazione eccessiva, oggi c’è il culto tributato al corpo ed è ben lontano dal rispetto che si deve. Abbiamo il dovere di curare il corpo, di ricorrere ai mezzi opportuni per evitare la malattia, la sofferenza, la fame, ma senza dimenticare che tutti gli uomini dovranno risorgere nei loro corpi e che l’importante è risuscitare per andare in Cielo, non nell’inferno.
I veri cristiani mettono sopra ogni cosa la volontà di Dio e non si preoccupano eccessivamente del benessere fisico. Bisogna essere forti nell’affrontare con spirito soprannaturale e senza disperare, i disagi che possiamo incontrare. Mettere la salute sopra la volontà di Dio è sbagliato, ma è Dio a volere che la nostra salute sia ottima. I problemi fisici sorgono per cause naturali o per negligenza personale.
Vale molto più la preghiera di guarigione e di protezione rivolta ogni giorno a Gesù e alla Madonna, dell’ansia che riaffiora spesso per il benessere fisico. Se siamo consacrati alla Madonna e siamo vicini a Gesù, la nostra vita fisica e spirituale appartiene a Loro, è affidata alle Loro cure.
Perché vivere con l’ossessione del benessere fisico?
Solo in Cielo sarà possibile vivere eternamente senza sofferenze e nella gioia perfetta.
C’è chi in questa vita non affronta sofferenze e disagi continui, non preoccupiamoci però, noi puntiamo al Cielo, qui siamo di passaggio!
Tra i cristiani c’è una grande confusione e conoscono poco sull’anima. La Chiesa ci insegna con un dogma di Fede che il corpo risuscitato è specificamente e numericamente identico al corpo terreno (Cfr Denzinger).
La dottrina cristiana insegna che è conveniente la risurrezione del corpo e della sua riunione con l’anima. In primo luogo perché l’anima è solo una parte dell’uomo, e fintanto che rimane separata dal corpo non potrà godere della felicità completa e perfetta che possiederà la persona intera.
Infatti, l’anima è stata creata per essere unita a un corpo, una separazione definitiva da esso rappresenterebbe una violenza al suo specifico modo di essere. Più di ogni argomento, si considera che è più conforme alla sapienza, alla giustizia, alla misericordia divina che l’anima torni ad unirsi al corpo perché entrambi, l’uomo completo, partecipino del premio o del castigo che hanno meritato nella loro vita in terra.
La Chiesa insegna che già l’anima riceve il premio o il castigo immediatamente dopo la morte, senza attendere il momento della risurrezione del corpo. Come insegna la Chiesa, il corpo non è un mero strumento dell’anima, per quanto da essa riceva la capacità di agire e insieme a essa concorra all’esistenza e allo sviluppo della persona.
Mediante il corpo l’uomo si mette in contatto con la realtà terrena, che deve dominare, lavorare e santificare, perché così ha voluto Dio.
Dobbiamo far diventare il nostro corpo un vero e puro tempio dello Spirito Santo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria.  Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16). 

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Oggi ripeterò molte volte: “Signore Gesù, io credo. Ma Tu sostienimi nei momenti di debolezza e di dubbio. Soprattutto prendimi per mano e accresci la mia Fede”.

Pensiero
Dov’è la Chiesa Cattolica, là è anche lo Spirito di Dio. (Sant’Ireneo)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:


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