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domenica 30 settembre 2012

Pensieri di San Pio


Padre Pio
Mai mi è passato per il pensiero l'idea di qualche vendetta
Firma Padre Pio

Liturga del 30/09/2012

 XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
    Le Letture di oggi sono tratte dal Nuovo Lezionario,
se desideri i testi precedenti clicca qui.

   
BO260 ;
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde


L’itinerario di Gesù verso Gerusalemme è un susseguirsi di insegnamenti e raccomandazioni; una specie di manuale catechetico, che serve da continuo confronto per la fede, ancora solo incipiente, dei discepoli.
L’interrogativo posto da uno di loro: “Abbiamo visto uno che scacciava i demoni... ma non era dei nostri” descrive bene il rigido schematismo dentro cui, loro come noi, vorremmo imprigionare la libertà dello Spirito, che soffia sempre dove e come vuole.
Non siamo noi cristiani i padroni della salvezza, donataci da Cristo. Sia pure avendo responsabilità e modalità diverse in seno alla Chiesa, noi cristiani abbiamo solo il compito di far incontrare, tra di noi e agli altri, con la nostra testimonianza, la nostra parola e le nostre opere, la persona di Cristo.
La consapevolezza della gratuità del dono di Cristo ci obbliga a valorizzare tutto ciò che, nel mondo, fa presagire e manifesta la sua presenza redentrice, perché Cristo, unico ad avere una risposta esauriente all’inquietudine presente nel cuore dell’uomo, può inviare lo Spirito Santo a illuminare il cuore di ogni persona.
Il nostro desiderio più profondo dovrebbe essere quello di Mosè, quando ha esclamato: “Fossero tutti profeti nel popolo di Dio e volesse il Signore dare loro il suo spirito!”.

Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Dio,
tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti;
effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele,
perché ogni uomo sia ricco del tuo dono,
e a tutti i popoli della terra
siano annunziate le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

   

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Prima lettura

   

Num 11,25-29
Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!

   

   

Dal libro dei Numeri

In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.
Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento.
Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!».

Parola di Dio

   

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Salmo responsoriale

   

Sal 18

   

   

I precetti del Signore fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti.

Anche dall’orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato.

   

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Seconda lettura

   

Giac 5,1-6
La vostre ricchezze sono marce.

   

   

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.

Parola di Dio

   

Canto al Vangelo (Gv 17,17)
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.

   

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Vangelo

   

Mc 9,38-43.45.47-48
Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Parola del Signore

   

   

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, siamo diversi gli uni dagli altri e ciascuno ha carismi e doni da condividere. Lo Spirito Santo ci spinge a condividere e ad amalgamare le nostre differenze in uno stile di fraternità. Preghiamo il Padre perché ci doni benignità e mitezza verso tutti.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore!

1. Per coloro che hanno responsabilità nella Chiesa, perché aiutino a non avere mai atteggiamenti intolleranti, a non innalzare steccati, a non cercare divisioni, preghiamo.
2. Per i cristiani di tutte le confessioni, perché il Padre aiuti a ricercare l'unità, a valorizzare ciò che unisce e non ciò che divide, e a perseverare nel dialogo ecumenico con reciproco rispetto, preghiamo.
3. Per i bambini innocenti, per tutti gli emarginati e per tutte le vittime di abusi e di violenze, perché la loro grande sofferenza sia consolata dalla vicinanza del Signore, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana, perché offra un'immagine vera di Gesù, mite e accogliente, intorno a cui possano radunarsi i piccoli nella fede, preghiamo.

Signore Gesù, aiutaci a distaccare il nostro cuore dai beni che passano. Tu che sei sempre accanto a noi, rendi il nostro cuore umile e accogliente come il tuo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

   

   

Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)

Oppure:
Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)

Oppure:
“È meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,
che essere gettato con due occhi nella Geenna”. (Mc 9,47)

Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.



Omelia (30-09-2012)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)
Commento su Numeri 11,25-29; Salmo 18; Giacomo 5,1-6; Marco 9,38-43.45.47-48

La Chiesa, in questa 26a domenica del tempo ordinario, offre alla nostra riflessione un Ufficio delle letture particolarmente attuale. Siamo tutti interessati a quanto ha detto il Concilio Vaticano secondo, ma tutti sono interessati a interpretalo in funzione del loro tornaconto.

Col pretesto dell'ortodossia si fa coincidere l'appartenenza a Cristo con le nostre scelte di tipo confessionale, sociale e anche politico. La Chiesa "Madre e Maestra" ci ha detto che l'errante deve essere distinto dall'errore, ma l'interpretazione che sembra che venga fuori sia una cosa completamente diversa, abbracciamo l'errante e condividiamo l'errore. A ben guardare sembra che, mentre in tempi passati, il cristianesimo ha usato e trasformato certi concetti pagani in concetti cristiani, ora sembra che certi concetti cristiani siano stati resi pagani e non solo da chi cristiano non si proclama ma anche da chi cristiano si proclama ed occupa un posto non trascurabile nella scala gerarchica. C'è molta confusione e ribellione da parte di tutti, si respira aria pre elettorale, anzi, pre conclave, sperando che il nuovo pontefice sia "dei nostri", favorevole al nostro movimento, perché noi siamo il solo movimento che è conforme agli insegnamenti del vangelo. Ci sono molti Giovanni, molti Giosuè, che vorrebbero zittire quanti non la pensano a modo loro.

Ci sono troppi Giacomi che ritengono giusto dare ai poveri, purché sia la ricchezza degli altri e non la propria: aumentiamo il nostro stipendio perché siamo in recessione ma aumentiamo anche le tasse perché abbiamo un debito pubblico enorme, in tanto noi le tasse le paghiamo solo in minima parte e poi bisogna aiutare le povere banche. Tutte queste situazioni, a mio parere sono pietre d'inciampo, che danno scandalo solo ai "piccoli", mentre i così detti "cristiani adulti" se ne servono ampiamente.

Il concetto di potere cristiano è molto diverso dal concetto di potere laico. Il concetto di potere cristiano è lavare i piedi degli altri, il concetto di potere laico è invece farci lavare i piedi dagli altri perché noi siamo i migliori, siamo i democratici, eletti dal popolo di cui facciamo gli interessi (nostri). Tutti, indistintamente, aspiriamo a che gli altri ci diano potere per poter fare i nostri comodi facendo leggi populiste, ubriachiamoli con con le nostre parole perché così possiamo restare più tranquilli. Questo non avviene solo in politica ma, sarà il mio un concetto errato, sta avvenendo anche in ambito ecclesiale: è più importante apparire che essere. Ci angosciamo perché non cresciamo in maniera esponenziale e non ci ricordiamo che si è iniziato in dodici. Dodici che sono cresciuti occupando i "confini della terra" non grazie ai nostri meriti ma ai meriti di Colui che ha abbracciato la croce, si è offerto in sacrificio di espiazione al Padre e grazie allo Spirito Santo che soffia quando e dove vuole e di certo non è ai nostri ordini, nonostante lo desideriamo ardentemente. Dove trovare rimedio a tanta confusione se non nella fiducia in colui che ci ama e ci ci ha amati per primo, ancor prima che noi lo conoscessimo. "La tua parola, Signore, è verità: consacraci nel tuo amore" sono le parole del canto al vangelo di questa domenica che ci invitano alla ricerca della verità se desideriamo vivere in serenità di spirito svincolandoci dalla carne per poter progredire nelle vie che Gesù ci ha tracciato.

Revisione di vita

- Quanto è importante per noi aver ragione sull'altro? Lo riteniamo un vantaggio o uno svantaggio alla nostra unione?
- Cosa trasmettiamo ai nostri figli? agitazione, fretta, accontentandoli in tutto perché dobbiamo colmare le nostre assenze?
- Le nostre vacanze sono veramente tali o alla fine siamo più stanchi e meno disposti al dialogo, sia in famiglia che fuori, di quando le abbiamo iniziate?

Efisio e Marinella Murgia

sabato 29 settembre 2012

Vangelo di oggi

Vangelo

   

Gv 1,47-51
Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

venerdì 28 settembre 2012

Pensieri di San Pio .

Difendi il debole e consola chi piange.
Firma Padre Pio

Vangelo di oggi

Vangelo

   

Lc 9,18-22
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore

giovedì 27 settembre 2012

Vangelo di oggi

Vangelo

   

Lc 9,7-9
Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.

Parola del Signore

mercoledì 26 settembre 2012

MESSAGGIO DA MEDJUGORJE DEL 25 SETTEMBRE 2012


 
MESSAGGIO DA MEDJUGORJE DEL
25 SETTEMBRE 2012
"Cari figli! Quando nella natura guardate la ricchezza dei colori che l’Altissimo vi dona, aprite il cuore e con gratitudine pregate per tutto il bene che avete e dite: sono creato per l’eternità e bramate le cose celesti perché Dio vi ama con immenso amore. Perciò vi ha dato anche me per dirvi: soltanto in Dio è la vostra pace e la vostra speranza, cari figli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

 
Lisa

Vangelo di oggi


Vangelo

   

Lc 9,1-6
Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

Parola del Signore

martedì 25 settembre 2012

Vangelo di oggi

Lc 8,19-21
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Parola del Signore

lunedì 24 settembre 2012

Richiesta di Preghiere

Rdp
 
Scusatemi non so se è il giusto sistema per fare una richiesta di preghiere però ci provo
La settimana prossima attendo una risposta per una biopsia ossea che vorrei evitare ..spero però che Dio e le vostre preghiere illuminino i medici per trovare la giusta soluzione.
Grazie Daniela
 
Vi chiedo una preghiera per la mia amica Maria, madre di 3 figli il cui marito al momento non riceve stipendio da 5 mesi. Lei arrangia con un piccolo lavoro precario che però non è sufficiente al sostentamento della famiglia. Maria è disponibile a qualsiasi lavoro, anche i più umili. Preghiamo perché possa arrivare presto una soluzione soddisfacente.
 
 
Vi chiedo una preghiera per Michelangelo, un giovane che si è tolto la vita nel mese di agosto. Credo che le ns. preghiere possano dargli conforto nel lungo periodo di purificazione che lo attende. Aiutiamolo.

Pensieri di San Pio


Padre Pio
Vedere un altro umiliato è per me insopportabile
Firma Padre Pio

Vangelo di oggi


Vangelo

   

Lc 8,16-18
La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Parola del Signore

domenica 23 settembre 2012

Vangelo di oggi

Vangelo

Mc 9,30-37
Il Figlio dell’uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.



+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore





Omelia (20-09-2009)
Eremo San Biagio


Dalla Parola del giorno
?Se uno vuol essere il primo, sia l?ultimo di tutti e il servitore di tutti.?

Come vivere questa Parola?
È un linguaggio controcorrente quello di Gesù nel vangelo odierno.
La croce, che ci ha invitati a prendere e a seguirlo (vangelo di domenica scorsa) non è solo la sofferenza e la morte che comunque prima o poi arriva, ma è uno stile di vita che oggi ci invita a ?scegliere? ciascuno di noi in prima persona: quello del servizio e del dono completamente in perdita.
In un mondo che fin dall'adolescienza ci educa ad essere ?premier?-primi per avere un posto di prestigio e di potere..., la parola di Gesù è un paradosso! Solo gli ingenui e gli ?idioti? possono intenderla!
Eppure la parola di Gesù è esplicita: "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti".
Di più! Il padrone stesso si faccia ?volontariamente il servitore di tutti?!
Questa è una rivoluzione! Ma attenzione: una rivoluzione da fare all'interno dell'uomo: un cambiamento del cuore.. la rinuncia a dominare gli altri, asservendoli ai propri bisogni. Secondo il vangelo di Gesù primi si può essere solo nel servizio, nel dono di sé, nel gesto d?amore?
Gesù prende un bambino e lo pone in mezzo: ecco il bambino è l'emblema della minorità, della secondità, della debolezza. Il bambino non ha nulla da darti, chiede solo che tu lo ami, che tu lo serva? ?Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me?. Che non ci capiti, per la mania da ?premier? che spesso ci prende, di non accogliere Gesù nel povero che stende la mano, nel malato che attende un sorriso, nel depresso che cerca una mano amica. Facciamoci servi dei servi, forse potremo avere la fortuna di incontrare il Servo Gesù!
Nel mio rientro al cuore di oggi, chiedo allo Spirito Santo di illuminare gli angoli bui della mia coscienza, dove si annidano pensieri e sentimenti di potere, di vanagloria, di competitività.

Vieni Spirito purificatore, ridammi ogni giorno la consapevolezza della mia piccolezza e la gioia di poterla mettere a servizio del Regno dei cieli.

La voce di un grande testimone
Tutta la vita dell'uomo in altro non consiste che nel gettare via tutto, nello spogliarsi di tutto e di sé, per essere ?preda? di Dio in Cristo, sicché l'uomo non abbia nel mondo più nome, più famiglia, più patria, non professione o ricchezza o sapienza o bontà ? più nulla.
Divo Barsotti