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giovedì 31 maggio 2012

Vangelo


Vangelo

   

Lc 1,39-56
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore

mercoledì 30 maggio 2012

Non temere se sei con Dio


Pensieri di San Pio

Padre Pio
O padre mio chi può trascrivervi le consolazioni che mi fa sentire in questo mese la celeste mammina
Firma Padre Pio

Santi e pensieri di oggi


30 maggio 2012
Il Santo del giorno

Santa Giovanna d'Arco Vergine

Pensierino biblico
Un pensierino sapienziale tratto a caso dalla bibbia CEI
Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. (Rm 12, 19)
 
 
 

Pensiero del giorno di Mercoledì 30 Maggio 2012

Cari fratelli e sorelle, impariamo a gustare nella nostra preghiera la bellezza di essere amici, anzi figli di Dio, di poterlo invocare con la confidenza e la fiducia che ha un bambino verso i genitori che lo amano.
Benedetto XVI - Udienza Generale 23 maggio 2012
 

Vangelo

   

Mc 10,32-45
Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti.
Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà».
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore

martedì 29 maggio 2012

Pensieri di San Pio


Padre Pio
Il mese di maggio per me è il mese delle grazie
Firma Padre Pio

Santi e pensieri di oggi


 29 maggio 2012
Il Santo del giorno

Santa Urszula (Orsola) Ledochowska Religiosa



Pensierino biblico
Un pensierino sapienziale tratto a caso dalla bibbia CEI
Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! (Mc 2, 27)
 
 

Pensiero del giorno di Martedì 29 Maggio 2012

Cari amici, dobbiamo vivere secondo lo Spirito di unità e di verità, e per questo dobbiamo pregare perché lo Spirito ci illumini e ci guidi a vincere il fascino di seguire nostre verità, e ad accogliere la verità di Cristo trasmessa nella Chiesa.
B enedetto XVI - Omelia 27 Maggio 2012
 

Vangelo di oggi

Vangelo

   

Mc 10,28-31
Riceverete in questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Parola del Signore

La goccia più preziosa


La goccia più preziosa

(Don Ezio Del Favero)

La nuvola avanzava lentamente: era piccola, poco più grande di un batuffolo di cotone.
All'interno, due gocce di pioggia stavano litigando furiosamente.
«Ti dico che dovevamo scendere su quel prato!», urlò l'una.
«E così saremmo finite in mezzo al fango!», ribatte l'altra.
«Sua maestà ha paura di sporcarsi? Preferirebbe forse cadere in una boccetta di profumo?!», insistette la prima.
«Sei sciocca e ignorante!», concluse la seconda.
E rivolgendosi all'altra compagna che se ne stava pacifica e silenziosa ad osservare il paesaggio chiese: «E tu, cosa ne pensi?».
Costei rispose: «Credo che ognuna di noi debba seguire le proprie aspirazioni, ricordandoci che il mondo ha bisogno di noi».«Giusto!», intervenne la prima, «Ognuna pensi a se stessa!», travisando così le parole della compagna saggia.
La prima a lasciarsi scivolare dalla nuvola fu proprio lei. Vide uno scoglio e decise di andare a crogiolarsi al sole. Fatto sta che, poco dopo, cominciò a sudare e all'improvviso scomparve. Di lei non restò più nulla, neppure il segno sulla roccia.
La seconda, vedendo l'oceano, pensò: «Qui non mi mancherà la compagnia!» e si lasciò scivolare. Per qualche tempo passò le sue giornate ridendo, scherzando, ballando insieme alle compagne. Ma un giorno un'onda l'afferrò con decisione e la mandò a ruzzolare sulla spiaggia. La sabbia assorbì la goccia e di lei non restò più nulla, nemmeno un'impronta.
Sulla nuvola, intanto, la goccia rimasta aspettava il momento opportuno per scendere sulla terra. Aveva deciso: «Mi spingerò più a Nord, il vento freddo mi trasformerà in un fiocco di neve e contribuirò a far felici i bambini».
All'improvviso vide, in un campo arso dal sole, una pianticella quasi appassita.
Questo la rattristò e la commosse.
E cosi decise: si lasciò scivolare dalla nuvoletta e cadde addosso alla piantina.
Costei si ridestò dicendo: «Che fresca carezza! Chi sei?».
«Sono una piccola goccia e sono scesa dal cielo per aiutarti» rispose.
Poi scomparve nel terreno, fino alle radici.
Subito un fremito percorse l'intera pianticella ed un fiorellino sbocciò, profumando l'aria.
La storia di ogni persona è allo stesso tempo effimera e importante. Perciò ci conviene vivere in maniera intensa, al di là del nostro piccolo "io",  contribuendo ad arricchire la vita degli altri  e lasciandoci impreziosire dalle loro sorprese.
 
Lisa

lunedì 28 maggio 2012

Vaticano, un “corvo” confessa: siamo in tanti “Difendiamo il Papa e ci opponiamo a Bertone”

Vaticano, un “corvo” confessa: siamo in tanti
“Difendiamo il Papa e ci opponiamo a Bertone”

“Il segretario di Stato ha troppo potere. Vogliamo denunciare il marcio che c’è nella Santa Sede”
(fonte: Tgcom24)

Il corvo in Vaticano, anzi “i corvi” stanno agendo a favore del Papa. E il loro “piano” è di colpire il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone. Insomma, i corvi sono “quelli che pensano che Benedetto XVI sia troppo debole per guidare la Chiesa”. Parola, appunto, di uno di loro, di uno di quelli che si sono messi all’opera nella Santa Sede. Operazioni che coinvolgono anche le eminenze. Ma non si può dire. E si arresta la manovalanza.
Il racconto di uno di “loro” viene riferito dalla “Repubblica”, dove chi ha deciso di riferire quanto sta accadendo dice: “Ci sono i cardinali, i loro segretari personali, i monsignori e i pesci piccoli. Donne e uomini, prelati e laici. Tra i ‘corvi’ ci sono anche le Eminenze. Ma la Segreteria di Stato non può dirlo, e fa arrestare la manovalanza, ‘Paoletto’ appunto, il maggiordomo del Papa. Che non c’entra nulla se non per aver recapitato delle lettere su richiesta”.
“Chi ha fatto uscire le lettere difende il Papa”
A parlare è proprio uno di quelli che hanno manovrato per la fuoriuscita di lettere segrete dalla Santa Sede. È lui che assicura: chi lo ha fatto difende il Papa. Vuole che tutti conoscano il marcio che c’è dentro la Santa Sede. Chi manovra dietro le quinte, spiega, si oppone al segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Pensa che il Papa sia troppo debole per guidare la Chiesa. È sicuro che è questo il momento giusto per parlare.
Ma anche chi parla ha paura. Non fa nomi, ma delinea il quadro della situazione. Dice che chi ha fatto uscire i documenti dal Vaticano teme il potere eccessivo di Bertone. Ma ammette che c’è anche una pista dei soldi. “C’è sempre una pista dei soldi -confessa-. Ci sono anche interessi economici nella Santa Sede, Nel 2009-2010 alcuni cardinali hanno cominciato a percepire una perdita di controllo centrale: un po’ dai tentativi di limitare la libertà delle indagini che monsignor Carlo Maria Viganò stava svolgendo contro episodi di corruzione, un po’ per il progressivo distacco del Pontefice dalle questioni interne”.
La squadra segreta di Benedetto XVI
Il racconto continua con Viganò che si rivolge direttamente al Papa chiedendo aiuto per agire, ma il Santo Padre non ha potere perché “questo significherebbe creare una frattura pubblica con il suo braccio destro”. E così, “pur di tenere unita la Chiesa sacrifica Viganò”. È a questo punto che i cardinali colgono la debolezza del Papa e vanno a cercare protezione da Bertone. Ecco dunque che Benedetto XVI, per proteggersi, forma la sua squadra di fiducia. Sono cinque persone, tra cui una donna, che diventano i suoi agenti segreti, quelli che lo informano su chi sono gli amici e chi i nemici.
I documenti fuoriusciti sono “lo strumento con cui si sta combattendo questa guerra. L’obiettivo primario era quello di colpire il Papa. Di fiaccarlo e convincerlo a mollare le questioni politiche ed economiche della Chiesa. Bisognava reagire”.
Il caso di Gotti Tedeschi
Come si spiega la cacciata del presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi? “È accaduta la stessa cosa. Eppure era vicinissimo al Papa: hanno steso insieme l’enciclica Caritas in veritate. Gotti non rispondeva a nessuno, ma lo faceva direttamente al Papa, a cui mandava anche dei memorandum per descrivere la situazione interna allo Ior. E così anche le operazioni che fallivano, come la legge antiriciclaggio o la scalata per il San Raffaele. Bertone si ingelosisce, accusa Gotti e decide di tagliargli la testa. Quando giovedì scorso il Papa ha saputo del licenziamento di Gotti, si è messo a piangere per ‘il mio amico Ettore’”.
In pratica, continua la fonte segreta, non poteva opporsi perché si sarebbe rivelata una frattura clamorosa con Bertone. Poi, l’arresto di Paolo Gabriele, un altro colpo al Santo Padre. “Gotti è una persona onesta -riprende la fonte-, che tace, come ha fatto anche nel mezzo dell’indagine della magistratura sullo Ior. Non è lui il corvo”.
E padre Georg? “Per una fazione è stato uno degli obiettivi da colpire: rappresenta l’elemento di congiunzione fra tutti i dicasteri all’interno del Vaticano e il Papa, fa da filtro, decide e consiglia il Papa”.
Infine, il motivo.
Perché questo uomo ha parlato? “Per far emergere la verità. Il ruolo della Chiesa è difendere il valore del Vangelo, non di accumulare potere e denaro. E quello che faccio è fatto in nome di Dio, io non ho paura”.

Pensieri di San Pio


Padre Pio
Maria fu la prima a praticare il vangelo in tutta la sua perfezione.
Firma Padre Pio

Messaggio da Medjugorje di Venerdì 25 Maggio 2012

Santi e Pensieri di oggi

28 maggio 2012
Il Santo del giorno

San Germano di Parigi Vescovo

Pensierino biblico
Un pensierino sapienziale tratto a caso dalla bibbia CEI
Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso, chi ascolta il rimprovero acquista senno. (Pr 15, 32)
 

Pensiero del giorno di Lunedì 28 Maggio 2012

L'assenza del padre, il problema di un padre non presente nella vita del bambino è un grande problema del nostro tempo, perciò diventa difficile capire nella sua profondità che cosa vuol dire che Dio è Padre per noi. Da Gesù stesso, dal suo rapporto filiale con Dio, possiamo imparare che cosa significhi propriamente «padre», quale sia la vera natura del Padre che è nei cieli.
Benedetto XVI - Udienza Generale 23 maggio 2012
 
 

Vangelo di oggi


Mc 10,17-27
Vendi quello che hai e vieni! Seguimi!

   


   

   

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Parola del Signore

domenica 27 maggio 2012

Domenica di Pentecoste

Domenica 27 maggio 2012

DOMENICA DI PENTECOSTE

+ VANGELO (Gv 15,26-27; 16,12-15)
Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Due frasi oggi ci mettono nelle condizioni di riflettere sulla necessità della presenza dello Spirito Santo nella nostra vita. Una frase la estrapolo dalla seconda lettura della Messa di oggi, la scrive San Paolo ai Galati: “Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste”.
È evidente che il cristiano debole e incline ai giudizi, alle cattiverie, ai piaceri immorali, non può assolutamente avere in sé lo Spirito Santo, non lo possiede. E le preghiere che recita sono solamente un modo per mettere a tacere la coscienza. Invece, se lo Spirito Santo è presente ed agisce nel cristiano, ha anche la forza per vincere le tentazione ed agire conformemente al Vangelo di Gesù. Anche se si ripetono le piccole ricadute e le rialzate nella Confessione.
La contrapposizione tra Spirito Santo e la carne è totale, non si possono seguire entrambi, prevale sempre una forza delle due.
Non siamo affatto stupiti per quanto sta avvenendo in Vaticano, questa scoperta dei documenti e le rivelazioni all’esterno sono solo piccola cosa dinanzi ad un mondo sommerso ed avvolto nelle tenebre gestito da diversi Prelati. Mi riferisco a coloro che non seguono più Gesù Cristo ed agiscono per interessi di carriera e di potere. Solo l’intervento prossimo di Dio potrà riportare la Chiesa all’iniziale splendore, e renderla pura, casta, povera, spirituale. E noi preghiamo per questo.
La seconda frase la dice oggi Gesù: “Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera”. Afferma che è indispensabile possedere il suo Spirito Divino per conoscere la verità oggettiva della realtà. Senza il suo Spirito si brancola nel buio, si è schiavi della propria folle immaginazione e le cantonate che si prendono sono incalcolabili. L’ho scritto ieri riguardo San Bernardino da Siena: Se un uomo puro e molto spirituale è stato ingannato dai suoi pensieri, cosa succede a quanti pensano di saperne più di Dio?”.
Dove non è presente lo Spirito di Dio, lì regna lo spirito di satana, in modo debole o fortissimo ma vi regna.
E sono poche le persone che riescono ad accorgersi del dominio momentaneo dello spirito diabolico, sempre sottile ed incisivo. E quando questo spirito maligno riesce a dominare la mente, nella persona avviene una cosa molto brutta: è l’ossessione, una forma ancora più pericolosa della possessione diabolica. Nella possessione possiede il corpo, nell’ossessione la mente ed ispira tutto ciò che vuole.
Spesso si parla avventatamente di cose inesistenti e si affermano fatti mai avvenuti anche tra familiari, ma solo perché si pensano si considerano autentici. È una follia. In tutti questi casi lo Spirito Santo non è mai presente nelle anime, c’è invece un’inquietudine anomala che sale dallo sterno verso la testa e si avverte una sensazione indefinibile ma allo stesso tempo angosciante.
Ritornando alla prima lettura della Messa di oggi, San Paolo elenca le opere della carne: “Fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio”.
Chiaramente chi commette qualche errore compreso in questo elenco e si confessa, riceve il perdono da Gesù, ma chi vive stabilmente nella ripetizione di questi errori, non solo sprofonda sempre più nell’abisso, non riceverà neanche alcuna ricompensa divina.
Abbiamo sentito e seguito gli ultimi avvenimenti inquietanti avvenuti in Vaticano: l’allontanamento del presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi e l’arresto del maggiordomo del Papa, sono due episodi che squarciano appena qualche fessura e lasciano intravedere lotte intestine tra Prelati. Il maggiordomo era l’uomo che addirittura allacciava le scarpe del Papa ed aveva accesso nella sua stanza per svegliarlo, e se questo maggiordomo prelevava i documenti dalla scrivania e li fotocopiava per passarli anche ai quotidiani, non c’è dubbio che obbediva ad una regia ben più alta e subdola.
Il maggiordomo non può avere agito da solo né si tratta di una sua iniziativa!
C’è una faida in Vaticano e scrivo questo con molto dolore, ma si sta svelando quello che ho ampiamente anticipato un anno fa nel mio libro “La corruzione nella Chiesa”, un libro gradito anche a Vescovi ancora fedeli a Gesù e al Magistero della Chiesa. Le due schiere opposte di Prelati che ambiscono a poteri elevati e dominanti, verranno allo scoperto e conosceremo pubblicamente i veri seguaci di Gesù da coloro che vivono nella piena apostasia (=perdita della Fede), come profetizzato dalla Madonna nel Terzo Segreto di Fatima.
Oggi il vero Terzo Segreto è pienamente in atto e non tarderà molto a completarsi, lo stesso Papa Benedetto XVI il 10 marzo 2009 ha detto: “I Cardinali e i Vescovi si mordono e si divorano a vicenda”.
Se tre anni fa si mordevano e divoravano a vicenda, oggi a che punto sono nella lotta intestina?
Considerando i comportamenti di molti Prelati e notando l’agitazione che traspare dai loro volti, vogliamo al contrario leggere le indicazioni che nella prima lettura della Messa indica San Paolo ai Galati: “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito”.
Leggiamo adesso una parte della lettura della Liturgia delle Ore di venerdì 25 maggio, si tratta di un estratto dalla seconda lettera di San Giovanni: “Chi non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio” (1,9). Vi chiedo: quanti lottano nella Chiesa per il potere, sono ancora seguaci della dottrina di Cristo? No, nei loro cuori trionfa altro ma non lo Spirito Santo. E vivono male, non hanno pace, la preoccupazione del potere domina cuore e mente.
San Paolo lo scriveva a Timoteo: “L’attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla Fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori” (1 Tim 6,10).
E allora cosa sarebbe oggi la Chiesa senza la presenza dello Spirito Santo? Niente, solo una combriccola di amici/nemici e nulla più. Invece lo Spirito Santo è la vera guida e il santificatore dell’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo, non potrà mai cadere e rimanere distrutta, anche se per qualche tempo dovrà patire la sua morte apparente, come ho scritto nel mio libro “La corruzione nella Chiesa”. Chi è interessato al libro può richiederlo con una mail.
Lo Spirito Santo è lo stesso Spirito del Padre e del Figlio, la comunione perfetta tra tre Persone Divine che condividono inoltre la stessa Volontà e l’Amore. Lo Spirito Santo vola però solamente nelle anime buone e pure, và dove trova la sua Sposa Immacolata, perché sola Lei può preparare la dimora a Dio. Come nel suo grembo accolse Dio incarnato, così nelle anime accoglie nuovamente e misticamente nel suo grembo lo Spirito Santo.
La devozione alla Madonna non è quindi un amore verso una buona Donna che ci vuole bene, è una venerazione unica verso la Madre di Dio, la Corredentrice e Mediatrice del genere umano, perché così volle Dio suo Figlio. Solo chi ne è veramente devoto e si sforza di imitarla nella vita, riceve abbondante Spirito Santo e l’anima si purifica, perché lo spirito umano viene eliminato e rimpiazzato dallo Spirito Divino.
Dove possono andare quanti pregano lo Spirito Santo ma non sono devoti della Madonna? Vanno fuori strada!
Lo Spirito Santo è il santificatore, la sua azione è unita alla mediazione della sua Sposa, perché agiscono sempre insieme e secondo la Volontà del Padre. La venuta dello Spirito Santo non è automatica come credono molti che pregano questo Spirito, viene se trova l’anima pura, se è distaccata dall’affetto verso i peccati, cioè se non li cerca ancora con passione disordinata. Ed è la Madonna la Maestra di vita spirituale, è Lei ad aiutare l’anima a spogliarsi dei vizi e dei giudizi maliziosi.
Quando io vi scrivo di recitare più Corone del Santo Rosario al giorno, non lo chiedo così per amare la Madonna, è invece la preghiera che chiama la Madonna nelle vostre anime e proprio Lei purifica silenziosamente le vostre anime, abbellendole con il suo Spirito. Non è fine a se stesso il Santo Rosario, oltre ad ottenere Grazie, permette alla Vergine Immacolata di operare in voi e di trasfigurarvi in piccoli Gesù. È la cosa più importante della nostra esistenza!
E dove non c’è vera devozione alla Madonna non c’è neanche vero amore a Gesù Cristo!

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:

Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 maggio 2012 (Mirjana)

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 marzo 2012

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 marzo 2012

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 febbraio 2012

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 20 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Decidete fermamente che cosa fare di particolare per questa Quaresima. Io vorrei darvi un’idea. Durante questo tempo cercate di vincere ogni giorno un difetto evitando una delle vostre debolezze e mancanze più frequenti, quali l’irascibilità, l’impazienza, la pigrizia, il pettegolezzo, la disubbidienza, il rifiuto delle persone antipatiche. Se non riuscite a sopportare una persona orgogliosa, dovete voi cercare di avvicinarvi a lei. Se volete che diventi umile, fate voi il primo passo verso di lei. Mostratele che l’umiltà vale più dell’orgoglio. Dunque ogni giorno meditate su voi stessi e cercate nel vostro cuore ciò che c’è da cambiare, le debolezze da superare, i vizi da eliminare. Desidero inoltre che ognuno di voi scelga un altro membro del gruppo e insieme decidiate di vivere spiritualmente uniti per tutta la Quaresima. Accordatevi su che cosa fare insieme per cercare di eliminare i vostri difetti. Dovete impegnarvi e sforzarvi al massimo. Dovete desiderare sinceramente che questa Quaresima trascorra nell’amore. Così sarete più vicini a me e al Padre celeste. Sarete più felici voi e saranno più felici anche gli uomini attorno a voi. Come Madre vi invito ad essere coscienti di tutto quello che fate.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 26 novembre 1983 (Messaggio straordinario)
Prima della Messa bisogna pregare lo Spirito Santo. Le preghiere allo Spirito Santo devono sempre accompagnare la Messa.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 agosto 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Prima di accostarvi al Sacramento della Confessione preparatevi consacrandovi al mio Cuore e al Cuore di mio Figlio e invocate la Spirito Santo perché vi illumini.





[SUBSCRIPTIONS]