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giovedì 31 marzo 2011

Buona serata

Ciao a tutti gli internauti e a tutti i miei amici, lontani e vicini .
Spero che la giornata sia andata bene a tutti voi carissimi .
Stasera sono un po triste, oggi verso le 17:00 ho ricevuto la telefonata della sorella di un mio amico digitale , Non ho avuto purtroppo l'occasione di conoscerlo di persona, ma spesso ci sentivamo al telefono ed era molto piacevole conversare con lui, purtroppo lunedì si e spento all'eta di 56 anni all'ospedale di Napoli .
ogni volta capitano questi eventi , ci si ricorda quanto il nostro vivere in questo mondo e un soffio, un battito di ciglia e tutto in un momento svanisce , e purtroppo a volte sommersi dal mondo e dal nostro correre correre per poter arrivare chissà poi , il dove penso non lo sappiamo nemmeno noi , e non ci accorgiamo che la vita ci passa davanti .
Ok concludo qui la mia riflessione per non attristire pure voi .
Vi auguro una buona e serena notte ed un buon risveglio per domani .
Che Dio ci benedica e ci prottegga con il suo immenso amore .

Politica

Avete sentito Ieri Berlusconi a Lampedusa , Ha fatto molte promesse, Ma io Dico che faranno la fine di quelle di Napoli .
Il nostro governo fa schifo e si mette in ridicolo con gli altri governi del mondo, ma il peggio e che invece di lavorare per sistemare i problemi del paese , Il governo lavora per tirar fuori dai guai Berlusconi .
Io penso che in questo modo non si può andare avanti , Berlusconi se avrebbe veramente a cuore il popolo che lui tanto cita dovrebbe dimettersi oppure cominci a darsi una mossa e mettere in campo proposte e riforme serie per il paese .
E poi passando da un discorso a l'altro, L'Europa dovrebbe dare una mano a l'Italia cercando insieme una soluzione per i glandesti e non lavandosene le mani come sta facendo .
Purtroppo il problema immigrati ce sempre stato e ci sara sempre, ma se tutti gli stati si dessero una Mossa e facessero qualcosa per Queste persone, una soluzione si troverebbe e tutti staremmo meglio .

Liturgia di oggi 31/03/20011

PRIMA LETTURA

Ger 7,23-28

Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio.



Dal libro del profeta Geremìa



Così dice il Signore:

«Questo ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”.

Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle.

Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri.

Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca».



Parola di Dio



Salmo responsoriale



Sal 94



Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.



Venite, cantiamo al Signore,

acclamiamo la roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie,

a lui acclamiamo con canti di gioia.



Entrate: prostràti, adoriamo,

in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.

È lui il nostro Dio

e noi il popolo del suo pascolo,

il gregge che egli conduce.



Se ascoltaste oggi la sua voce!

«Non indurite il cuore come a Merìba,

come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri:

mi misero alla prova

pur avendo visto le mie opere».





VANGELO

Lc 11,14-23

Chi non è con me è contro di me.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.

Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.

Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

Parola del Signore



COMMENTO Monaci Benedettini Silvestrini

Chi non è con me è contro di me

Il gesto e le parole di Gesù ci mettono in guardia da una sicurezza che non sia fondata su di lui. Appare chiaro che in questo contesto - il brano di oggi - il muto, reso tale dal demonio, rappresenti la mancanza della parola di Dio, della fede, della lode a Dio e la sua guarigione è l'avvento della parola risanatrice di Dio. L'atteggiamento della folla, a miracolo avvenuto, "fu presa da meraviglia", è riconoscere la presenza di Dio. Inizia così il suo Regno, che viene sulla terra quando la lingua "dei poveri" è in grado di sciogliersi nella lode del suo Nome. A questo episodio l'evangelista ha unito il serrato confronto di Gesù con alcuni astanti intorno al suo potere di scacciare i demoni. L'animata discussione è motivata da due diversi atteggiamenti: o Cristo è egli stesso indemoniato che può scacciare se stesso dagli ossessi, o ha un potere divino che dovrebbe dimostrare. Gesù chiarisce il secondo atteggiamento, rispondendo al primo. Contro l'insinuazione di essere indemoniato, ossia schiavo del nemico di Dio, stupendamente egli risponde che inutilmente annunzierebbe la venuta del Regno di Dio, quando questa venuta si prestasse a questo falso gioco. Ne valeva la pena? "Ma se scaccio i demoni in nome di Beelzebul, i vostri figli in nome di chi li scaccia?" Sono anch'essi indemoniati? La conseguenza è incalzante: è all'opera il dito di Dio. Gesù annuncia che sta per realizzarsi tra loro il Regno di Dio. Ormai si richiede una scelta intransigente fra il più forte e il più debole. Cristo è molto chiaro: "O con me o contro di me". Nella vita personale c'è questo gioco di scelte continue dove il male e il bene si osteggiano; e il credente deve saper cogliere il bene e respingere il male.

Tema Giustizia .

Buongiorno Internauti .
Che il Signore ci benedica e ci aiuti anche in questa giornata .
Non so quanti di voi anno seguito o seguono ogni mercoledì la trasmissione su raitre Chi l'ha visto, condotto da Federica sciarelli .
Dunque quasi nel finale si e parlato della strage di Erba e dei 2 soli imputati Olindo e sua moglie Rosa .
Dunque ora anche in 2 grado sono stati condannati all'ergastolo , e la TV più o meno in quei giorni ce li hanno presentati come veri mostri o perlomeno a me e parso cosi .
Ma ieri la trasmissione, a evidenziato quante lacune e incongruenze ci sono , e gli indizi sono un nulla , insomma ce solo 1 gocciolina di sangue trovata dopo molti giorni dall'omicidio nella loro macchina ed un testimone che come 1 versione aveva descritto agli inquirenti un'altro personaggio che non corrispondeva affatto ad Olindo, e tantissime atre cose che sarebbe lungo scrivere .
Allora io mi son detto sono loro i colpevoli ? Oppure si e voluto trovare a tutti i costi un colpevole perchè chi erano stati uccisi erano figlia e nipote di un facoltoso industriale , quindi gli inquirenti non avendo prove o indizi che potessero portare al vero colpevole , e magari sentendosi il fiato sul collo del facoltoso uomo si sono preoccupati di costruirselo un colpevole !
Tanto più che Olindo e Rosa erano già conosciuti dagli inquirenti per le denunce fatte dalla coppia per i rumori molesti che non li facevano dormire la notte .
Io mi fermo qui e dico , se tutto ciò che nella trasmissione si e detto e vero, io spero di non dovermi mai imbattere nella giustizia che invece di arrestare i veri colpevoli , mettono dentro innocenti cercando di chiudere il caso il più velocemente possibile, dicendo magari giustizia e stata fatta ! Si per loro , magari .
Riflettiamo amici, riflettiamo .

mercoledì 30 marzo 2011

Buona notte amici , e che Dio vi benedica .

Liturgia di oggi 30/03/2011

PRIMA LETTURA (Buongiorno a tutti internauti .)

Dt 4,1.5-9

Osserverete le leggi e le metterete in pratica.



Dal libro del Deuteronòmio



Mosè parlò al popolo e disse:

«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.

Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?

Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli».



Parola di Dio



Parola di Dio



Salmo responsoriale



Sal 147



Celebra il Signore, Gerusalemme.



Celebra il Signore, Gerusalemme,

loda il tuo Dio, Sion,

perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.



Manda sulla terra il suo messaggio:

la sua parola corre veloce.

Fa scendere la neve come lana,

come polvere sparge la brina.



Annuncia a Giacobbe la sua parola,

i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.

Così non ha fatto con nessun’altra nazione,

non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.




VANGELO

Mt 5,17-19

Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore





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COMMENTO Movimento Apostolico - rito romano

Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento

Il pensiero o la tentazione che Gesù sia venuto a fondare una religione senza Legge potrebbe prendere ogni cuore. Immaginare un movimento religioso nel quale si vive di puro sentimentalismo è cosa di ogni giorno. Convincersi che la sequela di Cristo Gesù non comporti alcuna relazione con la volontà manifestata di Dio, anche questa è realtà quotidiana. Sono molti infatti coloro che pensano che tutto scaturisca dalla propria volontà e dal proprio cuore. Ciò che il cuore suggerisce è bene. Ciò che non suggerisce è da ignorare, non perché sia male, ma perché il cuore non lo desidera.

Fondare una religione senza verità oggettiva è cosa semplice. La storia conosce di queste fondazioni. Sono molteplici, quasi infinite. Quando una verità oggettiva non piace è allora che un'altra religione sorge per dare più libertà al proprio cuore. Il distacco dalla religione - madre avviene perché la mente dell'uomo non vuole servire a ciò che è stabile, duraturo, eterno, oggettivo, fuori di se stessa. La mente dell'uomo è idolatra. Adora ed obbedisce solo a se stessa. Questa idolatria è il rischio della fede vera in Cristo Gesù, nel cui sangue la Nuova Alleanza è stata stipulata.

Credere in un Cristo liberale, senza vincoli oggettivi, senza verità celesti, senza un sistema di regole che obbligano, è stato il sogno di tutti gli eresiarchi e scismatici. Ogni ramo che si è distaccato dal tronco di Cristo Signore, ogni tralcio che si è fatto vite a sé, attesta questo desiderio di religione liberale, dove il singolo è tutto e niente può venire dal di fuori di lui. Questa non è la fede vera in Cristo Gesù. La fede vera è fondata su delle regole precise, esatte. Queste regole sono i Comandamenti, sono la Legge o Volontà di Dio, sono la sua Rivelazione, è la sua Profezia.

Il discepolo di Gesù è obbligato a sapere che vi è una Legge da osservare, una Profezia da comprende, un Comandamento da vivere, dei Precetti cui prestare la propria obbedienza. Non solo vi sono precetti grandi che nessuno mai dovrà o potrà trasgredire, vi sono anche precetti minimi che vanno ugualmente osservati con la stessa intensità di obbedienza, con il medesimo amore, con una grande carità. La verità spirituale di ogni discepolo di Gesù non sta nell'osservanza dei grandi precetti della Legge, bensì nella pratica di quelli minimi, dei più piccoli e semplici. Vivere i piccoli precetti con obbedienza perfetta è la vera santità.

Gesù non vuole che noi viviamo per cose alte, straordinarie, possenti, grandi. Queste le possiamo anche fare, ma non sono queste che rivelano il nostro essere suoi discepoli. Il vero discepolo di Gesù si manifesta nell'osservanza dei piccoli precetti della Legge, quelli minimi, semplici, quelli che costano il nostro sacrificio quotidiano, la nostra giornaliera rinunzia, quell'impegno costante che richiede tutta la nostra attenzione, che esige che nessuna distrazione ci prenda. Sono le piccole cose che rivelano il grado del nostro amore, la misura della nostra carità, lo spessore della nostra fede, la capacità operativa della nostra speranza. Non osservando le piccole cose, i piccoli impegni, le minime obbligazioni morali, a poco a poco cadiamo anche nella disobbedienza verso le grandi. È la morte della carità, della speranza, della fede.

martedì 29 marzo 2011

Buonasera amici internauti .
Avete visto le ultime sul mondo , be non prospettano nulla di buono , anche coloro che dicono che lo fanno per salvare il popolo Libico , ah ah ah , ma chi ci crede , io credo di piu che sono intervenuti , perche li c'e il petrolio .
Comunque L'uomo per il potere e i soldi si autodistruccerebbe , come gia sta facendo .
ma non disperiamo , Il principe di questo mondo sta facendo di tutto per distruggere l'umanita , e per portare con se piu anime possibili , Quindi preghiamo preghiamo , preghiamo , per tutta la situazione mondiale , e per tanti tanti giovani , che invece di seguire Dio segue il principe di questo mondo, e ricordiamoci anche di tutti i ministri di Dio, non lasciamoli soli e preghiamo per loro .
Concludo augurandovi una serena notte e Che Dio vegli su tutti noi .
E una buona giornata per domani .
Buon Pomeriggio a tutti voi della rete , e Che Dio benedica sempre tutti quanti noi .
oggi vi segnalo un sito che a me e piaciuto tantissimo , e spero piaccia anche a voi .

www.gloriapolo.com

Buon Martedi 29/03/ 2011

Ciao a tutti gli internauti .
E un bel pò che non passo dal mio blog , anche se ho detto che ci avrei speso piu tempo .
Comunque da oggi cerchero di essere piu presente e di lavorare di più sul mio blog anche se gia so che non sara facile .

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Prima lettura



Dn 3,25.34-43
Accoglici, Signore, con il cuore contrito e con lo spirito umiliato.





Dal libro del profeta Daniele

In quei giorni, Azarìa si alzò e fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:
«Non ci abbandonare fino in fondo,
per amore del tuo nome,
non infrangere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia,
per amore di Abramo, tuo amico,
di Isacco, tuo servo, di Israele, tuo santo,
ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare
la loro stirpe come le stelle del cielo,
come la sabbia sulla spiaggia del mare.
Ora invece, Signore,
noi siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,
oggi siamo umiliati per tutta la terra
a causa dei nostri peccati.
Ora non abbiamo più né principe
né profeta né capo né olocàusto
né sacrificio né oblazione né incenso
né luogo per presentarti le primizie
e trovare misericordia.
Potessimo essere accolti con il cuore contrito
e con lo spirito umiliato,
come olocàusti di montoni e di tori,
come migliaia di grassi agnelli.
Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito,
perché non c’è delusione per coloro che confidano in te.
Ora ti seguiamo con tutto il cuore,
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto,
non coprirci di vergogna.
Fa’ con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia.
Salvaci con i tuoi prodigi,
da’ gloria al tuo nome, Signore».

Parola di Dio


Salmo responsoriale



Sal 24





Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.






Mt 18,21-35
Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.








+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Parola del Signore




Monaci Benedettini Silvestrini
Il perdono: virtù e convenienza

Pietro, con i suoi slanci di generosità e le sue grandi paure, ben ci rappresenta quando chiede a Gesù i limiti del perdono, sempre rapportati ai limiti della pazienza. L'espressione fino a sette volte", potrebbe sembrare indice di generosità ed equivale al nostro "quasi sempre". Gesù, pensando alla sua missione e alla sua passione, corregge e toglie ogni limite al perdono: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette". È l'anticipazione del comandamento nuovo, che è confermata dalla parabola che segue. Viene messa sotto i nostri occhi una situazione che suscita immediatamente sdegno per il comportamento assurdo del servo spietato. Un assurdo che, prima della nostra suscettibilità religiosa, offende ed irrita la sensibilità umana: come è possibile ricevere un così grande condono, ottenere tanta pietà e misericordia per un debito così rilevante e poi negarla crudelmente ad un proprio simile, che ci deve solo pochi spiccioli? È proprio vero che il male più sfacciato, prima di offendere Dio offende la nostra intelligenza. È altrettanto vero però che, una volta accecata la coscienza, il male può calarsi negli abissi più profondi. Ci capita infatti di dimenticarci di tutto il bene che abbiamo ricevuto dal buon Dio, di quanto egli ha fatto per noi, dell'incarnazione del Verbo, della sua passione, della sua morte, del condono pieno e totale dei nostri debiti, quando neghiamo misericordia al nostro prossimo. Assumiamo esattamente lo stesso atteggiamento del servo malvagio del Vangelo. Purtroppo capita anche ai così detti buoni cristiani. Non dovremmo mai dimenticarci delle parole che ogni giorno ripetiamo nella nostra preghiera come impegno al Padre: "rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori".