Lettera aperta
a tutti i Preti on-line
La testimonianza di un'amica
che ci ha incontrato.
Un messaggio di speranza e di incoraggiamento
Avete più o meno un quarto
d'ora da buttare via?... Se sì... grazie, continuate a leggermi.
E' parecchio tempo che
desidero scrivere questo messaggio, che rivolgo in modo particolare a
voi sacerdoti... E vi devo dire, che ho pensato giorno e notte, se fosse
il caso di mandarlo in rete... perché la cosa mi fa in un certo senso
"paura"... Comunque, scusate se vi disturbo... Porterò via un
bel po' di spazio... un bel po' di tempo... e soprattutto di attenzione.
- Davvero non so se faccio bene a scrivervi così apertamente, ma sento
un qualcosa che mi spinge a farlo. Così... accada quel che accada... vi
scrivo e basta.
Solo... perdonatemi, se
fosse necessario.
Gli ultimi messaggi che
ho letto sono davvero intensi. E devo dire che mi fa un bene incredibile
vedere quanti scrivono chiedendo "aiuto", e quanto sia grande
la disponibilità che state offrendo... spero sia la stessa di quando,
usciti dalla "rete" (passatemi il termine), navigate nel mare
della quotidianità...
Al di là di questo...
Avete idea di ciò che Dio
possa compiere passando anche attraverso Internet?
Vi voglio raccontare la
mia esperienza a proposito di questo...
Non so perché mi sento
di dire queste cose, così importanti per me , così intime... Forse sono
completamente deficiente. Ma quello che ho dentro non ce la fa più ad
essere contenuto. Ho bisogno di qualcuno che lo sostenga con me.
Alcune giorni fa, ho trovato
una risposta inattesa, da parte di un sacerdote, ad una messaggio che
avevo mandato. Chi mi ha scritto non poteva sapere in quale stato mi trovavo,
ne quanto sarebbe stato importante per me ricevere posta. Ero in crisi
nera, una di quelle crisi che si vedono raramente in giro, e Lui si è
servito appunto di Internet per farmi arrivare la "Sua" email.
Intanto, vi scrivo soprattutto
per ringraziarvi di cuore per aver risposto al mio appello di qualche
tempo fa. Non importa se non ricordate cosa avevo detto: Le vostre email
sono sempre arrivate a segno, e nel momento giusto.
Ma quel giorno, in particolare...
non ero proprio tranquilla. Avevo bisogno di parlare, ma non avevo neppure
più la forza di chiedere o sperare aiuto... guarda caso, per chissà quale
motivo... passando attraverso qualcuno di voi, Lui mi ha raggiunto.
Sapete, cari amici, dopo
dieci anni di buio, sono riuscita a trovare qualcuno, che nel Suo Nome
mi ha ascoltato e accolto . E partendo da Internet... ho ritrovato la
forza per riaprire il dialogo con Dio.
Quello che vi sto' per
dire, potrei ometterlo... anche perché faccio ancora una grande fatica
a dirlo... però... penso che sia importante anche per me, superare questo
blocco. Almeno... ci tento...
Dopo aver vissuto una storia
intensa e stupenda, per sette anni in un monastero di clausura (storia
colma di amore e sofferenza -sono aspetti così lontani?-), in cui Dio
comunque era ed è stato sempre il protagonista, dopo sette anni, dicevo,
per un Suo altrettanto misterioso Disegno, sono ritornata "nel mondo".
Per i dieci anni a seguire,
per diversi motivi, ho sospeso la questione "Dio", e tutti i
"problemi" ad essa connessi... Era una decisione sofferta, quasi
costretta, che nello stesso tempo però non mi aveva tolto la "speranza",
né il desiderio "disperato" di chiedere comunque aiuto, perché
quello stargli "lontana", seppure in qualche modo comprensibile
(forse non potrete rendervi conto, ma credetemi, era comprensibile), mi
faceva soffrire ancora di più...
Il solo aiuto che avevo
trovato, e non proprio disinteressato, direi, aveva "scavato",
con mio pieno consenso, la mia totale collaborazione, e una grande fiducia,
nei meandri del mio essere, considerando però solo l'aspetto psicologico
della mia esperienza. Era un tentativo di affidare alla "psicologia"
(scienza che ritengo comunque importantissima), il mio bisogno di Dio,
perché se ne conoscessero le cause, le motivazioni, i bisogni sottostanti.
e attraverso la "psicologia", si tentava di darmi pace, di dare
risposte alle quali, in realtà, non era possibile rispondere, -perché
di natura diversa-, e porre in qualche modo, fine a quella intensa vita
interiore che non cessava un istante di cercare Lui... Il tutto, con una
gran fretta di poter chiudere e archiviare questo aspetto della mia storia...
a tratti inquietante... che forse, al di là di teorie e analisi... poteva
anche essere letta come un segno dell'esistenza di Dio. Un Dio che può
amare così tanto da vivificare, ma anche far "soffrire", di
una sofferenza tutta speciale e fino allo sfinimento.
In questi dieci anni, al
di là della fatica fisica e direi anche psicologica, di rientrare nel
mondo(non è stata una passeggiatina...), dove non tutti mi hanno riaccolto
proprio a braccia aperte; al di là della gioia autentica per essermi felicemente
sposata ed esser diventata madre (esperienza veramente mistica), e al
di là dei molti impegni di lavoro, davvero gratificanti... beh, al di
là di tutto questo, comunque, vivevo nascostamente un'abissale contraddizione:
dentro, ero profondamente, intimamente disperata.
Avevo un bisogno tremendo
di Dio... Quel Dio di cui sono innamorata da sempre e che pensavo di aver
frainteso e perduto in qualche modo...
Nonostante le mie difficoltà,
e una paura intensa nel pensare di poter intraprendere nuovamente un dialogo
spirituale, avevo un disperato bisogno di aprire il mio cuore. Speravo,
nel profondo, di trovare qualcuno che capisse la mia difficoltà ad aprirmi,
e, accogliendomi da parte Sua, potesse finalmente liberare dentro di me
il grido di tutto il mio dolore, dissipare i miei dubbi profondi..., aiutarmi
a riconciliarmi con Lui e aiutarmi a comprendere, quale fosse, ora, la
sua volontà...
Ma avevo paura, anzi, terrore,
di rivolgermi a chiunque, pur sapendo che ogni sacerdote è presenza di
Dio. Avevo paura perché tante volte, troppe volte, ero stata fraintesa,
umiliata, ritenuta e giudicata esageratamente complicata (un po' lo sono...)
e forse, diciamocela tutta, anche non completamente a posto di testa (ma
Lui, forse mi non mi ama anche per questo?). Sapevo, con certezza, che
non ce l'avrei fatta psicologicamente e fisicamente, neppure solo a pensare
di poter sostenere altre situazioni simili.
Ma avevo così bisogno di
Dio, che non sapevo più cosa fare.
Ero molto arrabbiata con
voi "preti" per questo. Perché anche se sono un po' difficile,
non ho mai smesso di cercare qualcuno (che ritenevo in grado di aiutarmi),
e non ho mai cessato di mandare messaggi inequivocabili, che lasciavano
comunque intuire, chiaramente, la mia profonda disperazione.
In realtà... Il dialogo
e il rapporto con Lui non era mai stato troncato... ma gli parlavo da
una finestra... da un piccolo buco che pur avendo lasciato aperto, avevo
coperto con un velo, e che da sola non potevo rimuovere...: avevo paura
di lasciarmi toccare ancora da Lui... anche se lo desideravo più di ogni
altra cosa, perché, anche se, e solo per amore, anche se, con il mio consenso,
comunque il suo abbraccio ardente, mi aveva ustionato.
Di "preti", ne
conosco una miriade. Per amicizia, per lavoro... o per altro. Comunque
tanti. Tutti in gamba. Tutti efficienti. Tutti in grado di sostenere la
mia storia... Ma con me... pur sapendo a grandi linee, ciò che avevo vissuto
(per lo meno il "finale"), e intuendo il mio stato interiore...
chi, per "rispetto", indifferenza o altro, non aveva il coraggio
o la voglia di avvicinarmi. Chi ha fatto finta di nulla. Chi il severo
confessore... Chi mi ha ignorato. Chi l'"amicone". Chi il prezioso,
il giudice, lo psicologo, il teologo; chi il datore di lavoro; chi noncurante
del mio evidente e manifesto disagio, mi voleva, superficialmente ed esclusivamente,
"usare", e sottolineo "usare", per l' impegno pastorale
e liturgico che avrei potuto assicurare... chi, e così via...
Ma io, avevo bisogno di
un prete. Un semplice, paziente, disponibile prete.Perché dentro, la mia
anima stava agonizzando.
Allora, con la morte interiore
che mi soffiava vittoriosa sull'anima, per caso, ho aperto Internet, come
chissà quanti altri fanno, vagando alla disperata e disillusa ricerca
di qualche aiuto virtuale... In fin dei conti, non perdevo proprio nulla.
Così, non so per quali
vie, ho trovato questo sito e dopo un po' di titubanza, mi sono fatta
coraggio e ho lanciato il mio timido appello... mi avete risposto in tanti,
tutti con grande affetto. E vi ringrazio.
Quelle risposte, sono state
il primo passo verso un cammino nuovo. In tutti i sensi.
Non so come, fra le altre,
tutte preziose - è bastato davvero poco...-, un "offro la mia disponibilità
ad ascoltarti" e subito dopo, parole semplici, ma precise... Piccoli
messaggi, lanciati da chissà dove, passando attraverso questa scatola
fredda e fondamentalmente stupida che viaggia attraverso un banalissimo
filo telefonico, sono entrati con una forza incredibile dentro di me,
riuscendo a distruggere, con armi mai viste, quelle poche difese che ancora
avevo per opporre qualche resistenza...
Poi Lui ha mosso ancora
un po' le acque (così, come solo Lui è capace di fare...), e nel giro
di pochissimo tempo mi ha trovato "quel" qualcuno che speravo.
Non uno "qualunque"...
ben intesi. "Il" sacerdote che mi conosceva più di qualunque
altro, perché mi aveva seguito e accompagnato per anni, che non sapevo
neppure pi dove fosse e, soprattutto, che non avrei mai pensato di cercare
ne ritrovare.
Questo dopo dieci lunghissimi
e soffertissimi anni.
Perché? Perché!
Perché, pur vivendo in
un oceano di calici scintillanti, e tutti stracolmi, la mia sete non ha
potuto rubare neppure qualche piccola goccia?
Forse perché solo in quell'istante
i tempi erano davvero maturi. Forse perché anche quello rientrava nei
piani misteriosi di Dio... Oppure, perché stavo arrivando alla disperazione
totale e mi sarebbe bastato poco per arrendermi per sempre... Lui sapeva
che non ce la facevo più da sola... neppure a cercare aiuto... e forse,
"sfinito" come me, non ha più potuto attendere risposte che
non arrivavano. Ha agito Lui stesso (divina fantasia, qualcuno di voi
mi ha detto) facendo di Internet, uno strumento stupendo...
Non so perché vi ho scritto.
Ma forse lo saprà Lui.
So solo che mi ha ripreso
in braccio "sconvolgendomi" ancora la vita ( e sapeste quanto!),
e lo ringrazio.
So solo che, da tempo desideravo
comunicarvi questa mia esperienza, pur sentendomi appesa ad un filo per
ciò che vi ho detto...
Anche se non sono nulla...
spero che nessuno di voi possa sentirsi minimamente "offeso"
o chissà altro dalle mie parole. Al di là di tutto, comunque non c'è rabbia
"negativa", ma tanto, tanto affetto e stima...
Non so se ci saranno reazioni...
e quali. E devo dire che non mi attendo di avere riscontri in questo senso...
a meno che non desideriate rispondermi (con clemenza, per favore).
Spero, comunque, che nessuno
di voi rimanga indifferente.
Voi sacerdoti avete in
mano le chiavi per consentire a Dio di stabilire quel collegamento, attivare
e aprire quel Tunnel, attraverso il quale Lui, possa entrare nell'anima
ed invaderla totalmente...
Anche se non dipende da
Voi, dalle vostre doti, dalle vostre abilità, o volontà, perché questo
accada, perché comunque è un qualcosa che si stabilisce solo fra Dio e
l'anima, seguendo i tempi e le modalità che Lui propone, e sempre nel
pieno rispetto delle nostre risposte e dei nostri tempi... avete una responsabilità
enorme, della quale solo ora ho preso coscienza fino in fondo, e che per
nulla al mondo -anche se, ripeto, sono e resto nulla-, tacerò, se ne avrò
l'occasione, anche a costo di farmi odiare .
Utilizzate il rapporto
personale... utilizzate Internet... usate quello che vi sembra migliore,
più giusto... ma siate "sacerdoti", siate sempre attenti, pronti,
a lasciarvi "usare", da Lui... dalla gente...
Aprite le vostre mani,
i vostri occhi, le vostre labbra, la vostra disponibilità verso quanti
hanno sete e fame di Dio... C'è una folla immensa che gira attorno ( o
forse sotto) alla vostra mensa... Lasciate cadere da questa, anche solo
le briciole... ma lasciatele cadere!
Non tutti, hanno il coraggio
di dire espressamente "ho fame", ognuno per cause diverse, a
volte strane, incomprensibili..., tutte degne di rispetto... ma voi chiedete...
chiedete senza paura, "hai bisogno (non di me) di Dio?" - forse
basta, anche un semplice "come va?"... -, e non abbiate fretta...
ASPETTATE LE RISPOSTE!
Può darsi che chi avete
davanti non dica subito "si, aiutami"..., anche se magari dentro
lo sta urlando ed è allo stremo delle forze, come lo ero io... ma, quel
semplice "hai bisogno di Dio?", scende piano piano nel cuore...
e lavora.
Io spero e prego perché
chiunque vi incontri possa incrociare i vostri occhi e leggere questo
messaggio...
Possa ricordare quel brivido
che passa dentro, quando si ha bisogno di Dio (e chi non ne ha bisogno?)
e ci si sente in qualche modo da Lui raggiunti.
Lo so... il sacerdote è
e resta comunque un uomo, con i suoi limiti, le sue doti, con i suoi bisogni
e sicuramente con le sue sofferenze, e ringraziamo il cielo che sia così...
ma io vi prego... vi grido, anche per chi non la fa né lo farà... non
negate a nessuno, per nessun motivo, quella Vita che Lui può lasciare
passare attraverso di Voi.
Per favore... Lasciatelo
libero di amare. Grazie perché anche con me lo avete fatto, scrivendomi.
(visti i contenuti della
lettera, la nostra amica ci ha chiesto di rimanere anonima, cosa che abbiamo
ritenuto giusto assecondare)