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sabato 18 aprile 2015

2 parole sul servizio delle Jene al Santuario di Padre Pio .

Dunque Premettendo che non voglio giudicare nessuno e  non so neanche se  la Signora in questione dica la verita , ma lasciando stare ciò concorderete con me che ci sono tanti punti oscuri ?
Dunque io dico una cosa , invece di arrivare a  licenziare la Signora, perche non si e fatta una bella indaginme interna  e se la cosa risultava veritiera , non mandar via a calci nel sedere  il confratello che  aveva  fatto nascere lo scandalo , sicuramente se Padre Pio fosse stato ancora in vita , avrebbe dato parecchi calci a molte persone . Io mi domando una cosa , ma se si scoprono delle mele marce , perche  non mandarle via, invece di trasferirle e insabbiare tutto ? Il trasferimento purtroppo non giova a nulla , anzi si peggiora ancora la situazione , purtroppo  anche i sacerdoti sono umani e possono sbagliare, ma una  volta accertato lo sbaglia bisogna prendere seri provvedimenti affinche non si ripetano , altrimenti queste cose non finiranno mai .
Ora io sono con il Papa e con la chiesa , ma voglio dire   con voce forte che queste cose vanno  dette e vanno risolte , venga  alla luce la verita , non si può sempre insabbiare tutto , non e giusto e sopratutto sia per riguardo a tutti  noi fedeli  che a chi da fuori guarda la santa Chiesa .

Vangelo di oggi con commento .


Sabato 18 aprile 2015
II Settimana di Pasqua


+ VANGELO (Gv 6,16-21)
Videro Gesù che camminava sul mare.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono Io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Quando la navicella della vita di un cristiano si trova in acque agitate, in pochi casi si invoca Gesù, quindi c’è una bassa percentuale di credenti che crede fermamente nel Signore. Non ci sorprende, moltissimi dei cattolici che vanno a Messa poi riescono a pregare Gesù con fiducia, umiltà, costanza.
La barca in cui si trovano gli Apostoli viene colpita dal mare agitato, perché soffiava un forte vento e arrecava un senso di pericolo e quasi di morte imminente. La paura prevale su loro e dimenticano che Gesù può vincere tutto, ha il dominio su tutto.
Anche questa esperienza forma gli Apostoli, alla fine li rende maggiormente convinti dell’onnipotenza di Gesù quando Lo vedono camminare sul mare come se si trovasse sulla terraferma. Certo, provano una sensazione di stupore e di conforto al tempo stesso, Lo vedono nel momento in cui il terrore li pervade.
Questo ci dice che Gesù è sempre presente e non ci lascia mai soli, anche quando tutto sembra volgersi contro di noi.
Nel caso descritto dal Vangelo, è proprio Gesù ad indicare agli Apostoli di mettersi sulla barca e di andare “all’altra riva del mare in direzione di Cafarnao”. Forse il Signore non conosce la condizione climatica oppure li manda allo sbaraglio? Qui troviamo una risposta convincente sulla presenza di Gesù in ogni circostanza della nostra vita, quando ci affidiamo a Lui e chiediamo ogni giorno di aiutarci in ogni pericolo.
Gesù è sempre presente, siamo semmai noi a smarrirci e a fantasticare nei momenti di sofferenza, quando non si trova più una soluzione ad un problema e tutto sembra andare contro. Allora il Signore non è l’ultima possibilità per superare un problema, in realtà viene al primo posto ma molti credenti si ricordano di Lui quando una situazione è già compromessa.
Gli Apostoli obbediscono e salgono sulla barca, ma l’agitazione li vince e dimenticano presto quanto aveva già operato di straordinario il Maestro. La dimenticanza indica che ancora non c’è in loro la piena consapevolezza dell’onnipotenza del Signore, come avviene ai cristiani di oggi che si abbattono quando vengono colpiti da una sofferenza.
Non appena arriva la sofferenza invece di pregare e chiedere aiuto a Gesù, si smarriscono e pensano che non c’è più speranza.
È la debolezza ad abbatterli, spesso c’è il concorso di satana, fatto sta che questi cristiani invece di vedere Gesù che si avvicina a loro e sale sulla loro barca, si gettano in mare nel senso che si perdono in ragionamenti opposti al Vangelo o, addirittura, fanno ricorso alla magia occulta. Di che tipo di credenti si tratta?
L’atteggiamento corretto e che qualifica il credente come vero seguace di Gesù, è quello di far salire Gesù sulla propria barca, facendo spazio e soprattutto eliminando quella paura che paralizza e crea uno stato di abbattimento pericoloso per la Fede.
Gesù è sempre presente nella vita dei credenti, bisogna invocarlo con Fede, chiamarlo con parole di adorazione e di piena fiducia in Lui.
Quando ci abbandoniamo in Lui e rimaniamo fiduciosi sulla sua presenza, egli ci risponde sempre: “Sono Io, non abbiate paura!”.

1 Ave Maria per Padre Giulio

Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria.  Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. "Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,16). 

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Oggi mi impegnerò ad aiutare il mio prossimo, cominciando dalla mia famiglia.

Pensiero
L’umile gode una pace ininterrotta, invece nel cuore dell’orgoglioso c’è continuamente invidia e rancore. (Tommaso da Kempis)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:


Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.


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venerdì 17 aprile 2015

Vangelo di oggi con commento


Venerdì 17 aprile 2015
II Settimana di Pasqua


+ VANGELO (Gv 6,1-15)
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e Lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzati gli occhi, vide che una grande folla veniva da Lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, Lui da solo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questo episodio ha molti significati, non c’è solamente il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che già rimane un gesto assolutamente raro. Nessun uomo è mai riuscito a compiere qualcosa di lontanamente simile, come nessuno ha mai risuscitato morti, questi sono gesti di Dio, incarnato in Gesù di Nazareth. Solo in Lui vi è salvezza e la vera vita.
Questo episodio della moltiplicazione dei pani, per esempio, ci spinge a riflettere su un aspetto molto grave e poco seguito dai potenti, impegnati nel controllo degli interessi di potere più che ai bisogni del popolo. La moltiplicazione di oggi induce le persone sensibili a riflettere sui drammi umanitari, alla fame nel mondo, all’umiliazione di miliardi di persone povere che vengono ignorate giornalmente dai ricchi e dai potenti.
Quante persone nel mondo non hanno neanche un pezzo di pane, mentre in molti contesti c’è uno spreco esagerato?
Questo non dipende dal singolo cittadino, egli può fare quanto gli è possibile aiutando i poveri che conosce e rifornendo la mensa dei poveri. Non possono risolvere i cittadini quello che compete alla politica, soprattutto i potenti che sprecano miliardi e miliardi in armamenti e non provano alcun dolore per quei miliardi di esseri umani che muoiono di fame!
La disuguaglianza è un dramma che la politica ha accentuato, non l’ha risolto, nonostante gli ipocriti annunci da cento anni in qua!
Il miracolo di oggi mi fa ricordare molti poveri e famiglie povere che ho conosciuto, ricordo l’umiliazione che li vestiva e l’impotenza presente come un’ombra, o meglio, appiccicata nei volti. Che sofferenza mi assale ricordando le loro case spoglie delle cose essenziali, della precarietà diventata uno stile di vita.
L’insicurezza nel domani è sempre presente nella mente dei poveri e comprendono più dei ricchi il significato della provvisorietà.
Siamo pellegrini in questo mondo ma l’umanità si è ubriacata di nulla, solo i poveri ci pensano e pregano con più abbandono in Dio.
Gesù desidera un mondo dove tutti abbiano il necessario per una vita dignitosa, mentre i potenti preferiscono disinnescare le potenzialità di interi popoli, di miliardi di persone con molti talenti e in grado di risolvere molti problemi vitali, solo se ricevessero adeguate istruzioni.
Per questo, qui ho spesso ripetuto che bisogna aiutare gli immigrati nelle loro terre, utilizzando per le loro necessità primarie i miliardi sprecati per le guerre e viaggi inutili oltre la Terra, illusi di poter costruire città anche su Marte…
Moltissimi hanno smarrito i veri valori e disperati si aggrappano alle false gioie mondane, anche per dimenticare gli errori!
Non comprendono l’amorevole agire di Dio, la sua misericordia e bontà, la sua vicinanza quando viene invocato con fervore.
Oggi vediamo che Gesù fa una domanda particolare a Filippo e il Vangelo ci dà una spiegazione: “Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere”. Gesù mette alla prova, e anche se si tratta di piccole prove e secondo la portata di ognuno, Lui vuole vedere come rispondiamo ai suoi insegnamenti.
Gesù vuole che diventiamo migliori, pieni di virtù, distaccati dai vizi e vicini al suo Cuore, ricolmo di Amore per ognuno di noi.
Prima di compiere il meraviglioso miracolo Gesù dice: “Fateli sedere”. Solo quando ci fermiamo a contemplare Lui si ottengono i miracoli, invece in mancanza di una preghiera capace di fissare il suo dolce Volto, di ammirare e riflettere sulla sua bontà, non si ottiene il pane che sfama.
Molti nel mondo sono sazi di denaro, benessere, vizi, peccati di ogni sorta, cattiveria, violenza, e non hanno fame di Dio.
Noi invece abbiamo fame di Dio, del suo Amore e del suo Spirito, della sua Parola e della sua Verità. Siamo nella gioia perché abbiamo incontrato il Signore e non Lo lasceremo mai più, solo in Lui troviamo sicurezza e serenità, nonostante alcune necessità che la Provvidenza non mancherà di farci arrivare.
Per approfondire la nostra Fede e la potenza dei diavoli quando non siamo protetti dai Sacramenti e dalla preghiera, vi presento le rivelazioni del demonio durante ben 65 esorcismi terminati nel 1976 ad una ragazza tedesca Anneliese Michel.
La possessione che patì è stata una delle più potenti della storia, ed ella nei momenti di lucidità accettava la sofferenza per la salvezza dei peccatori, atteggiamento che piacque molto alla Madonna ed apparve alla ragazza per confortarla ed aiutarla nella sua liberazione.
La ragazza si offrì vittima a Gesù per la salvezza del mondo e dopo la sua morte durante l’autopsia le trovarono anche le stimmate. Anneliese Michel nacque nel 1952 e morì nel 1976. Leggiamo le rivelazioni di satana, costretto dall’esorcista e dal volere di Dio a dire tutte queste verità che devono far riflettere tutti noi.
Rileggete più volte e meditate queste importantissime rivelazioni dei diavoli.

● “Sapete perché combatto così tanto io? Perché io fu precipitato proprio a causa degli uomini”.
● “Io, Lucifero, ero in Cielo, nel coro di Michele”. L’esorcista: “Ma tu potresti essere tra i Cherubini!”. Risposta: “Si, io ero anche questo”.
● “Giuda me lo sono preso io! Lui è dannato. Quello si poteva salvare, ma non ha voluto seguire il Nazareno”.
● “I nemici della Chiesa sono nostri amici!”.
● “Da noi non c’è ritorno! L’inferno è per tutta l’eternità! Nessuno torna indietro! Qui non c’è amore, c’è solo odio, combattiamo sempre, ci combattiamo l’un l’altro”.
● “Gli uomini sono così bestialmente stupidi! Credono che dopo la morte sia finito tutto”.
● “In questo secolo (1900) ci saranno tanti Santi, come non ce ne sono mai stati. Ma anche tanta gente viene da noi”.
● “Contro di voi ci scagliamo e potremmo ancora di più, se non fossimo legati. Noi possiamo solo fino a dove arrivano le catene”.
● L’esorcista: “Tu sei il colpevole di tutte le eresie!”. Risposta: “Si, e ne ho ancora tante da creare”.
● “La talare ormai non la indossa più nessuno. Questi modernisti della Chiesa sono opera mia e mi appartengono tutti ormai”.
● “Quello laggiù (Papa Paolo VI), quello solo tiene in piedi la Chiesa. Gli altri non lo seguono”.
● “Tutti adesso tirano fuori le zampe per prendere la Comunione e neanche si inginocchiano più! Ah! Opera mia!”.
● “Di noi quasi nessuno parla più, neppure i Sacerdoti”.
● “L’altare rivolto verso i fedeli è stata idea nostra… sono tutti corsi dietro agli evangelici come meretrici! I Cattolici hanno la vera dottrina e corrono dietro ai protestanti!”.
● “Per ordine dell’Alta Dama devo dire che si deve pregare di più lo Spirito Santo. Voi dovete pregare molto, perché i castighi sono vicini”.
● “L’enciclica Humanae Vitae è importantissima! E nessun Prete può sposarsi, egli è Sacerdote in eterno”.
● “Ovunque venga votata una legge a favore dell’aborto, tutto l’inferno è presente!”.
● “L’aborto è omicidio, sempre e comunque. L’anima negli embrioni non arriva alla visione beatifica di Dio, arriva lassù in Cielo (si tratta del Limbo), ma anche i bambini non nati possono essere battezzati”.
● “Tante Ostie vengono profanate perché vengono date sulle mani. Non si rendono nemmeno conto!”.
● “Il nuovo catechismo olandese l’ho scritto io! È tutto falsificato!” (NOTA: il demonio fa riferimento alla Congregazione olandese che eliminò i riferimenti alla Trinità e all’inferno nel catechismo dei Paesi Bassi).
● “Voi avete il potere di scacciarci, ma non lo fate più! Non ci credete neppure!”.
● “Se aveste idea di quanto è potente il Rosario… è fortissimo contro satana… non voglio dirlo, ma sono costretto”.

1 Ave Maria per Padre Giulio

Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria.  Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. "Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,16). 

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Oggi mi impegnerò ad aiutare il mio prossimo, cominciando dalla mia famiglia.

Pensiero
L’umile gode una pace ininterrotta, invece nel cuore dell’orgoglioso c’è continuamente invidia e rancore. (Tommaso da Kempis)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:


Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.


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giovedì 16 aprile 2015

Vangelo di oggi con commento .

Giovedì 16 aprile 2015
II Settimana di Pasqua


+ VANGELO (Gv 3,31-36)
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal Cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di Lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
“Chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra”. Queste parole di Gesù ci dicono che non possono sorprenderci trasgressioni e violenze che commettono i non credenti per la loro deviazione interiore, per una concezione della vita senza amore, rispetto, sincerità, solidarietà.
Dalle notizie che fanno conoscere in pochi minuti i telegiornali, ci si accorge che moltissime persone agiscono in modo irrazionale, offuscate da una coltre di corruzione e depravazione, in balìa perenne di molteplici pensieri immondi e scatti impulsivi che non riescono a controllare.
Ieri a Macerata un vecchietto di oltre 80 anni è stato abbandonato dal figlio in una area di servizio in autostrada, il figlio si era arrabbiato con il padre un po’ intontito. Senza più amore e un briciolo di umanità, il figlio ha costretto il vecchietto a scendere dalla macchina ed è andato via, mentre il padre è rimasto immobile senza riuscire a conoscere il luogo e come fare per tornare a casa.
Più gravi sono gli omicidi che ogni giorno avvengono in Italia, per futili motivi, per dissapori banali si perde la lucidità e la vita.
In tutto il mondo c’è uno scatenamento di persone che perdono facilmente il controllo e uccidono familiari e altri presunti avversari, soprattutto per banalità, accresciute da stress ed esaurimenti presenti in tutti quelli che non curano la vita spirituale. Ma anche molti credenti commettono azioni impulsive e mostrano una grande debolezza spirituale, una radicata incapacità di autocontrollo.
Cosa sta avvenendo nel mondo? È la conseguenza della perdita di Dio, l’allontanamento da Lui e le peccaminose scelte di vita.
In Pakistan un ragazzino di 14 anni è stato bruciato vivo perché cristiano. Nelle Nazioni musulmane continua la strage di cristiani, la distruzione delle Chiese Cattoliche e le minacce contro i seguaci di Gesù.
Ieri quelli dell’Isis hanno detto: “Siamo pronti a squartare i cristiani in Italia”. Prevedono un’invasione, ma l’obiettivo è chiaro: vogliono uccidere tutti gli occidentali, soprattutto i cristiani.
Parlando di invasione, in questi giorni parte dall’Africa e approda in Italia la più grande emigrazione con quasi dieci mila persone che fuggono per varie ragioni dalle loro terre e cercano fortuna in Italia e in Europa. Anche se approdano in Sicilia gli immigrati poi vengono trasferiti in molti luoghi di tutta Italia ma la maggior parte riesce a fuggire e a vivere in clandestinità.
Tutti gli immigrati registrati vengono ospitati negli alberghi e nei centri di accoglienza e lo Stato italiano paga per ognuno da 35 a 70 euro al giorno, dipende da diverse valutazioni.
Per ogni immigrato lo Stato paga circa mille euro al mese e forse anche più, mentre milioni di italiani vivono nella povertà.
È inspiegabile l’agire della politica, questi politici non solo non risolvono questo dramma per tutti ma lo facilitano!
L’ultima spiegazione alla loro indifferenza arriva dalle indagini della magistratura sulle Cooperative rosse, molto indaffarate un po’ ovunque a facilitare gli ingressi in Italia degli immigrati e a coprire con il silenzio complice, una spesa giornaliera di milioni di euro pagati dallo Stato, mentre molti italiani perdono le case per l’impossibilità di pagare il mutuo o sono disoccupati o non riescono a pagare le medicine o non hanno più nulla.
Sono previsti arrivi di oltre 200 mila immigrati nelle prossime settimane, questo mi dispiace per diverse ragioni: per la facile possibilità di annegare e sono stati 500 gli immigrati morti in questi mesi; il disagio che incontrano queste persone che meritano amore e rispetto da parte nostra; la privazione di quella serenità che non hanno quando si trovano in condizioni di precarietà ma che per loro è una condizione migliore rispetto alla vita passata; la mancanza di una certa sicurezza futura perché l’alloggio negli alberghi non durerà per sempre.
Gli immigrati non hanno responsabilità in questa situazione, loro cercano una vita migliore e tutte le Nazioni più ricche dovrebbero donare miliardi di euro per costruire ospedali, case, strutture, aziende e molto altro lì in Africa e farli vivere con dignità. Questo è il principio di sussidiarietà.
Papa Giovanni Paolo II nell’enciclica Centesimus annus così spiegava questo principio: “Una società di ordine superiore non deve interferire nella vita interna di una società di ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità ed aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle altre componenti sociali, in vista del bene comune”.
In questi giorni abbiamo assistito a un attacco del governo turco ad un altro Papa, l’attuale Francesco, indicandolo colpevole della pronuncia di una verità storica, domenica scorsa: il genocidio degli armeni nel 1915 da parte degli ultimi Ottomani. Anche Papa Giovanni Paolo II nel 2001 aveva detto la stessa cosa, non si capisce l’attacco verbale poco rispettoso contro Papa Francesco. Molte Nazioni in passato hanno riconosciuto questo genocidio, non è una novità.
L’affermazione più grave del capo del governo turco contro il Papa è stata questa: “Il Papa è unito a fronte del male”.
È difficile fare accettare la verità ai musulmani, vogliono manipolare sempre la storia e quando non accettano una verità, passano immediatamente alle violenze e se va bene solo alle diffamazioni. È possibile pregare o dialogare religiosamente con loro? È più che evidente l’impossibilità e non si può assolutamente pregare con loro, ma ci sono cristiani più illuminati che lo fanno, negando Gesù come Dio e la Madonna come Madre di Dio.
Il discorso che fa oggi Gesù nel Vangelo avviene nella regione della Giudea dopo l’incontro con Nicodemo, e prima di pronunciarlo, il Vangelo inserisce un dialogo tra i discepoli di Giovanni Battista e un giudeo. Questi discepoli riportano quanto aveva insegnato loro il Precursore su Gesù: “Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a Lui. (…) Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3,28.30).
Purtroppo, anche tra i cristiani si notano comportamenti opposti a quelli indicati da Giovanni Battista: si esaltano fino a credersi quasi superiori a Gesù e questo il più delle volte avviene a livello inconscio, inoltre si rifiutano di cercare la piccolezza indicata da Gesù e invece di umiliarsi trovano sempre i modi per autoglorificarsi ed elogiarsi.
La Parola di oggi ci invita a credere in Gesù per raggiungere la vita eterna, per credere bisogna obbedire al Vangelo e osservare i Comandamenti. “Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di Lui”.

1 Ave Maria per Padre Giulio


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Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Oggi mi impegnerò ad aiutare il mio prossimo, cominciando dalla mia famiglia.

Pensiero
L’umile gode una pace ininterrotta, invece nel cuore dell’orgoglioso c’è continuamente invidia e rancore. (Tommaso da Kempis)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:

Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.


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mercoledì 15 aprile 2015

Vangelo di oggi con commento


Mercoledì 15 aprile 2015
II Settimana di Pasqua


+ VANGELO (Gv 3,16-21)
Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui. Chi crede in Lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la Luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la Luce, e non viene alla Luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la Luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il colloquio tra Gesù e Nicodemo si conclude con altre affermazioni misteriose che lasciano molta sorpresa e non servono ad avere la conferma sulla provenienza del Signore. Questo chiede Nicodemo, e lo manifesta subito all’inizio quando di notte incontra Gesù: “Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come Maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che Tu compi, se Dio non è con Lui”.
Questa la sua introduzione ma nel colloquio non riceve parole chiare da Gesù, al contrario incontra un mistero che non riesce a spiegare. Ovviamente Gesù utilizza questo linguaggio misterioso perché ha ritenuto opportuno non manifestarsi subito ad uno dei capi dei Giudei, ma nelle sue parole si trovano Verità e profezie da meditare e soprattutto da ricordare.
Per esempio le parole incontrate ieri sono enigmatiche: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna”. Considerando che Gesù è all’inizio della predicazione e non ha ancora svelato tutto, la parola “innalzato” indicando se stesso e paragonando l’atto a quello di Mosè, non può che disorientare e sbalordire Nicodemo.
Quindi, la scelta del linguaggio quasi incomprensibile voluto da Gesù è preparatorio per scuotere l’anziano e metterlo in crisi!
Nella parte conclusiva del colloquio che esaminiamo oggi, troviamo più frasi assolutamente misteriose per Nicodemo, ma Gesù vuole questo, lo mette sulla strada di una riflessione nuova ed impensabile per uno dei capi dei Giudei. Egli ascolta sbalordito gli insegnamenti di Gesù e dopo alcune domande iniziali rimane in un silenzio traumatizzato, forse anche sconcertato.
Questo ci dice che non possiamo pretendere da Dio ciò che ci piace e non è possibile capire molte cose prima del tempo o quando ancora ci si trova all’inizio del cammino spirituale. Dio ci parla con le ispirazioni, con gli inviti a vivere il Vangelo e osservare i Comandamenti, poi ognuno di noi sceglie chi vuole essere e come stabilire il suo futuro.
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”. Dire queste parole ad uno dei capi degli ebrei è una provocazione, Gesù vuole scuoterlo e comincia a presentare avvenimenti incomprensibili per gli ebrei. Nicodemo deve capire che ci si salva da questo momento in poi, solamente se si crede nel Figlio unigenito, e Gesù indica se stesso, quindi l’affermazione discorda pienamente con la credenza degli ebrei dell’unico Dio.
“Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui”. L’anziano sente ancora pronunciare la parola Figlio e rimane stordito, eppure è questa forte e impenetrabile catechesi a dargli la spinta per approfondire la Persona di Gesù.
“Chi crede in Lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel Nome dell’unigenito Figlio di Dio”. Questa Parola di Gesù mi ricorda una delle accuse dei farisei e di tutti i suoi nemici: “Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché Tu, che sei Uomo, ti fai Dio” (Gv 10,33).
Gesù spiega a Nicodemo Verità che un ebreo non professa e non accetta, da questo comprendiamo che il Signore fatica parecchio per riuscire a convertire una piccola parte degli ebrei. Forse oggi fatica di più con molti cristiani che dicono di seguirlo e di credere in Lui, rimanendo però sempre ai margini di una Fede matura e profonda.
Molti cristiani se leggono i 21 versetti del colloquio di Gesù con Nicodemo, scoprono di non avere compreso ancora nulla del Signore, sono tranquilli per la convinzione sbagliata di credere in Lui senza le opere, forse perché recitano delle preghiere. Ma gli insegnamenti del Signore in questi versetti del capitolo 3 sono come un crocevia e dal desiderio di approfondirle e di farle proprie, si capisce la spiritualità di ognuno.
Oggi Gesù dice di essere la Luce molto odiata dalle tenebre, quindi chi rimane nelle tenebre anche senza rendersene conto, non riesce ad amare il Signore con piena convinzione e con tutto il cuore. Bisogna lasciare le tenebre e scoprire la Luce Divina, questo avviene con il pentimento dei peccati e con il vivo desiderio di rinascere a vita nuova.
Gesù ci ama sempre, molti cristiani lo dimenticano e questo li blocca e li svuota. Chi scopre Gesù rimane sempre nella gioia.
Rinascere dall’Alto e rimanere nel Regno di Dio è opera dello Spirito Santo, il quale opera solo dove trova aperta la porta del cuore.

1 Ave Maria per Padre Giulio


Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria.  Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. "Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,16). 

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Oggi mi impegnerò ad aiutare il mio prossimo, cominciando dalla mia famiglia.

Pensiero
L’umile gode una pace ininterrotta, invece nel cuore dell’orgoglioso c’è continuamente invidia e rancore. (Tommaso da Kempis)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:


Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.


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sabato 11 aprile 2015

Vangelo di oggi con commento


Sabato 11 aprile 2015
Ottava di Pasqua


+ VANGELO (Mc 16,9-15)
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con Lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che Lo avevano visto Risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Anche oggi troviamo la parte finale di un Vangelo, è quello di San Marco. In questi pochi versetti raccoglie i fatti più importanti dopo la Resurrezione e nei giorni scorsi li abbiamo meditati ampiamente. Sono versetti che favoriscono il ricordo di episodi importanti per la nostra Fede.
La meditazione di questi pochi versetti permette di ricordare i fatti salienti avvenuti dopo la Resurrezione di Gesù.
Voglio frazionare il Vangelo di oggi per aiutarvi nella meditazione dei singoli episodi:
«Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni.
Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con Lui ed erano in lutto e in pianto.
Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna.
Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che Lo avevano visto Risorto. E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”».
Notiamo l’ostinata resistenza degli Apostoli nei primi giorni dopo la Resurrezione, erano tramortiti per la paura e confusi per gli avvenimenti, tanto che non credettero a Maria Maddalena e neanche ai due discepoli di Emmaus. “Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero”. (…) “Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro”.
Si dibattevano terribilmente tra le profezie di Gesù sulla sua Resurrezione e la ragione che negava una tale possibilità, e la loro prostrazione era sfiancante, crollavano sotto i colpi dei dubbi e del ricordo amoroso del Signore. Ripetevano le profezie di Gesù e ricordavano gli avvisi dati a loro, ma quando la mente resiste alla Fede non si può andare oltre.
Non credettero alla Maddalena e ai due di Emmaus anche per giustificare la loro prostrazione, non potevano ammettere una Verità che arrivava da altri, questo indicava che Gesù aveva scelto altri discepoli per mostrarsi Risorto.
Gesù spiega ampiamente e stupendamente nella rivelazione alla Valtorta che gli Apostoli non meritavano di sapere per primi della sua Resurrezione, perché erano fuggiti e Lo avevano abbandonato, avevano paura di mostrarsi come suoi seguaci, ecc.
Molti cattolici non vogliono ammettere subito qualche errore o certe verità e negano oppure si offendono. È un atteggiamento che mostra debolezza, perché nella foga di difendere le proprie opinioni si diventa più orgogliosi e ci si allontana dalla spiritualità.
Oggi Gesù ci invita all’apostolato in ogni ambiente che frequentiamo, innanzitutto dobbiamo diventare credibili altrimenti le parole rimangono vuote. L’apostolato si fa anche quando si saluta con gioia, si evitano giudizi e così nessuno ascolta le miserie che si pronunciano, quando gli altri ci considerano onesti, autentici, brave persone.
È facile fare apostolato quando siamo credibili, per questo dobbiamo puntare più di ogni cosa alla santità personale.
Dio chiama tutti alla santità, ad una vita onesta e buona, e nessuno può chiamarsi fuori dicendo che non ne è capace. Tutti gli uomini hanno molte capacità per vincere i peccati ed iniziare una nuova vita, ma è necessario il vivo desiderio. Bisogna pregare di più e bene.
Gesù chiede ad ognuno di noi di aiutarlo nella rievangelizzazione del mondo, è possibile anche con la preghiera costante e forte: pregare per la conversione dei peccatori. Tutto il mondo è immerso nelle tenebre, anche l’Europa culla del Cristianesimo è diventata una terra pagana anche grazie a molte iniziative mirate da parte degli anticlericali.
Oggi completiamo la Novena alla Divina Misericordia, in questi nove giorni abbiamo fatto compagnia a Gesù e Lo abbiamo invitato a dare molto più di quanto meritano i peccatori. Continuiamo ad invocare ogni giorno la sua Misericordia per l’amata Chiesa e l’Italia: ci allarmano i fatti gravi che avvengono.
Chiediamo a Gesù di salvare l’una e l’altra!

1 Ave Maria per Padre Giulio


LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA
COME UN SECONDO BATTESIMO

La Festa della Divina Misericordia, secondo l’intenzione di Gesù, deve essere il giorno di riparazione e di rifugio per tutte le anime e specialmente per quelle dei poveri peccatori. In quel giorno, infatti, l’immensa generosità di Gesù si spande completamente sulle anime infondendo Grazie di ogni genere e grado, senza alcun limite.
Ne è la prova la Grazia principale che Gesù ha legato alla festa della Misericordia per chi si confesserà e comunicherà in quel giorno, che consiste nella totale remissione dei peccati che non sono stati ancora rimessi e di tutte le pene derivanti da questi peccati.

“In quel giorno, chi si confesserà e comunicherà conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” (Quaderno I, p. 132).

“Questa Grazia” -spiega don I. Rozycki, studioso del messaggio della Divina Misericordia- “è qualcosa di decisamente più grande che l'indulgenza plenaria. Nelle promesse riportate, Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella Festa della Misericordia, il 12 aprile 2015, ossia da questo punto di vista l'ha innalzata al rango di “secondo Battesimo”.
In modo particolare la Festa sarà un'ottima occasione di riaccostarsi ai Sacramenti per tutti quei fratelli che per motivi personali non si confessano e comunicano da diversi mesi o anni. Non dubitiamo dell'immensa bontà del Signore che ci attende a braccia aperte e approfittiamo della Festa per lavare ogni nostra colpa nel Preziosissimo Sangue.


NOVENA ALLA DIVINA MISERICORDIA

Dal Diario di Santa Faustina: «Novena alla Divina Misericordia che Gesù mi ha ordinato di scrivere e di fare prima della Festa della Misericordia.
Ha inizio il Venerdì Santo.
Gesù mi ha detto: “Desidero che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni Grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell'ora della morte.
Ogni giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E Io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura.
E non rifiuterò nulla a nessun'anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia.
Ogni giorno chiederai al Padre Mio le Grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Risposi: “Gesù, non so come fare questa Novena e quali anime introdurre prima nel Tuo misericordiosissimo Cuore”.
E Gesù mi ri­spose che me l'avrebbe detto giorno per giorno quali anime dovevo introdurre nel Suo Cuore”».

NONO  GIORNO
(Vigilia della Festa della Divina Misericordia)

«Oggi conduciMi le anime tiepide ed immergile nell'abisso della Mia Misericordia. Queste anime feriscono il Mio Cuore nel modo più doloroso. La Mia anima nell'Orto degli Ulivi ha provato la più grande ripugnanza per un'anima tiepida. Sono state loro la causa per cui ho detto: “Padre, allontana da Me questo calice, se questa è la Tua volontà”. Per loro, ricorrere alla Mia Misericordia costituisce l'ultima tavola di salvezza».

Misericordiosissimo Gesù, che sei la pietà stessa, introduco nella dimora del Tuo Cuore pietosissimo le anime tiepide. Possano riscal­darsi nel Tuo puro amore queste anime di ghiaccio, che assomigliano a cadaveri e suscitano in Te tanta ripugnanza. O Gesù pietosissimo, usa l'onnipotenza della Tua Misericordia ed attirale nell'ardore stesso del Tuo Amore e concedi loro l'Amore santo, dato che puoi tutto.
Il fuoco e il ghiaccio non possono stare uniti,
Poiché, o si spegne il fuoco o si scioglie il ghiaccio,
Ma la Tua Misericordia, o Dio,
Può soccorrere miserie anche maggiori.

Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime tiepide, che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Padre della Mise­ricordia, Ti supplico per l'amarezza della Passione del Tuo Figlio e per la Sua agonia di tre ore sulla croce, permetti che anche loro lodino l'abisso della Tua Misericordia... Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia) 

Coroncina alla Divina Misericordia

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
1 Padre Nostro, 1 Ave Maria, il Credo.

(Si utilizza una semplice corona del Rosario)
Sui grani del Padre Nostro si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.

Sui grani dell'Ave Maria si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si dice tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Sangue e Acqua ,che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in Te

Per chi non ha mai recitato il Rosario e non capisce bene come deve essere recitata la Coroncina alla Divina Misericordia segua lo schema qui sotto tutto di seguito:

Segno della Croce
1 volta Padre nostro
1 volta Ave Maria
1 volta il Credo Apostolico

di seguito:
1 volta: Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.
e
10 volte di seguito: Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

1 volta: Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.
e
10 volte di seguito: Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

1 volta: Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.
e
10 volte di seguito: Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

1 volta: Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.
e
10 volte di seguito : Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

1 volta :Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.
e
10 volte di seguito: Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

quindi alla fine si ripete 3 volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.

1 volta:
O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in Te. Amen. Segno della Croce

Preghiera per ottenere la conversione di un peccatore.
Invocare l'intercessione di Suor Faustina Kowalska e recitare con Fede :
O Sangue ed Acqua che scaturisci dal Cuore di Gesù, come sorgente di misericordia per noi, io confido in Te!

Gesù ha detto:
“Quando, con fede e con cuore contrito, mi reciterai questa preghiera per qualche peccatore Io gli darò la Grazia della conversione”.

Non temere, Gesù toccherà il cuore della persona a Lui lontana e gli darà la Grazia della conversione.
Per ogni preghiera puoi chiedere la conversione di un peccatore specifico e non dimenticare MAI l'intercessione di Santa Faustina Kowalska.
Ogni giorno quando vedi persone che sono lontane dalla Fede invoca l'intercessione di Santa Faustina e recita questa preghiera. Al resto penserà il Signore Gesù.
 
1) Chiunque reciterà la Coroncina alla Divina Misericordia otterrà tanta misericordia nell'ora della morte -la Grazia della conversione e la morte in stato di Grazia- anche se si trattasse del peccatore più incallito e la recita una volta sola...”. (Quaderni II, 122)

2) “Quando verrà recitata vicino agli agonizzanti, mi metterò fra il Padre e l'anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso”. Gesù ha promesso la Grazia della conversione e della remissione dei peccati agli agonizzanti in conseguenza della recita della Coroncina da parte degli stessi agonizzanti o degli altri (Quaderni II, 204 - 205)

3) “Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e reciteranno la Coroncina nell'ora della morte non avranno paura. La Mia Misericordia li proteggerà in quell'ultima lotta”. (Quaderni V, 124).

Poiché queste tre promesse sono molto grandi e riguardano il momento decisivo del nostro destino, Gesù rivolge proprio ai Sacerdoti un appello affinché consiglino ai peccatori la recita della Coroncina alla Divina Misericordia come ultima tavola di salvezza.

“Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà”, lo disse Gesù a Santa Maria Faustina Kowalska.




Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria.  Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. "Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,16). 

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Ripeterò molte volte al giorno dentro di me le parole del Credo: “Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo”.

Pensiero
L’uomo dà il meglio di sé quando è stimolato dalla speranza d’un premio, dalla paura dell’insuccesso e dalla luce di una stella. (Anonimo)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:


Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente.


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