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martedì 27 marzo 2012

Il Sacerdote diceva di amarmi alla follia

Il Sacerdote diceva di amarmi alla follia



La mia è una storia triste e molto dolorosa. Dopo anni di atroci sofferenze, riesco oggi, con la Grazia di Dio, a scrivere, per testimoniare ciò che ho vissuto. E' un atto di carità che Gesù mi chiede, nei confronti di tante donne che si sono trovate o si trovano nella mia situazione.

Mi chiamo Alessandra e vivo in Umbria. Ho 42 anni e ho sempre avuto nel mio cuore un grande amore per Gesù e la Madonna. Ne mio cuore, ha sempre albergato il desiderio per la vita religiosa. Un pomeriggio del mese di settembre del 2003, decido di fare un corso di esercizi spirituali della durata di 5 giorni. Avevo proprio bisogno di una ricarica spirituale. Il direttore degli esercizi era un Sacerdote, a suo dire molto innamorato della Madonna. Un uomo di preghiera, molto spirituale e attento all'ascolto. Era proprio quello che cercavo... finalmente qualcuno con cui potermi aprire e avere un aiuto per la mia anima assetata di DIO.

Gli esercizi trascorsero in maniera serena, io ero molto felice, soprattutto perché avevo trovato il mio Padre spirituale. Infatti fu questo Sacerdote a diventare mio confessore e direttore. Per i successivi due anni si comportò in modo tranquillo, accontentava ogni mio desiderio spirituale, raramente mi contrariava.

Io lo rispettavo e lo veneravo per la sua "santità"... fino al giorno in cui non mi disse che era giunto il momento di intensificare il nostro rapporto. Non più padre e figlia nel senso spirituale, ma sarei dovuta diventare la sua sposa mistica... e questo... PER VOLONTA' DIVINA !!!!

Mi rivelò di avere il dono delle locuzioni interiori e, quindi era Dio che voleva che io diventassi l’amante del mio confessore.

Io avevo piena fiducia in lui e facevo tutto quello che mi chiedeva, in fondo, non potevo ribellarmi alla volontà del Signore… Pian piano iniziai ad affezionarmi a lui in modo umano.

Un giorno, mentre ero in confessione... mi baciò!... Rimasi immobile non so per quanto tempo, ma lui mi tranquillizzò dicendomi che Gesù era contento e, siccome io amavo molto Gesù, sarei dovuta essere contenta. Da quel giorno iniziò la nostra relazione amorosa. Un misto continuo di sacro e profano. Io ero completamente nelle sue mani. Ogni giorno mi diceva di amarmi alla follia, mi riempiva di complimenti sulla mia persona, sulla mia bellezza. Mi chiamava al telefono giorno e notte.

Una sera mi disse che, ormai, era giunto il momento di avere rapporti sessuali completi, perché lui desiderava un figlio da me. Mi promise che presto avrebbe lasciato il sacerdozio per sposarmi. Io gli credevo. Durante i rapporti intimi, spesso aveva la Corona del Rosario in mano... Spesso mi riempiva la bocca di Ostie consacrate e mi baciava dicendomi che dovevo offrirmi vittima per lui.

Lui aveva un appartamento di sua proprietà e spesso andavo a trovarlo. Mi faceva bere in continuazione dell'acqua, dicendomi che era benedetta e che la sua sposa doveva purificarsi per avere rapporti con lui, essendo un Sacerdote. Non capivo nulla, ero come stordita, assolutamente presa da lui. Conosceva il mio amore e la mia devozione per Sant’Antonio e mi costringeva a recitare preghiere al Santo durante i rapporti sessuali. Dopo, si recava in Chiesa a celebrare la Messa.

Al suo ritorno, mi ripeteva parole meravigliose, mi riempiva la bocca di Ostie consacrate nella Messa appena celebrata e toccandomi nelle parti intime. Un giorno prese dell'olio santo e mi obbligò a ungere il suo corpo nudo, steso sul letto, perché fosse pronto per un nuovo rapporto con me. Ero talmente presa da lui, che decisi di trasferirmi nella sua città. Presi una casa in affitto vicina alla sua.

Non ho mai capito il male che mi stava facendo, perché mi diceva che io non ero una peccatrice, in quanto lui era un Sacerdote ed io la sposa che il Signore aveva scelto per lui.

Spesso mi fermavo a casa sua a dormire, la notte accendeva delle candele e le sistemava a forma di cerchio o di piramide, vicino al letto, poi mi dava da bere del liquore, e dovevo berlo anche se non ne avevo voglia. Doveva essere una bevanda adulterata.

Una volta partimmo per la Spagna. Lui aveva delle conoscenze e ci ospitò una famiglia. Lì mi accorsi che faceva delle avance ad una signora, ma era molto attento a non farsi beccare da me. Anche se vedevo... io non volevo vedere... non potevo... ero completamente sua.

Quando gli dissi che potevo essere rimasta incinta... non mi rispose, ma da allora preferì i rapporti orali. Mi diede una pastiglia che ingoiai senza sapere cosa fosse... ho saputo più tardi che era una pillola abortiva.

Per farla breve, cominciavo a vedere qualcosa che non andava e gli chiesi di darmi la prova d'amore che aspettavo... ma si è sempre rifiutato. La nostra relazione è terminata quando mio marito ci trovò abbracciati nella camera degli ospiti di casa nostra, eravamo lì dicendo che recitavamo i Vespri pomeridiani. Mio marito lo cacciò con massimo sdegno e volle conoscere tutto da me. Potevo negare i rapporti sessuali e tutto quello che era avvenuto con il Sacerdote, volli rivelare tutto senza nascondere proprio nulla. Avevo sbagliato gravemente, ero stata indotta a commettere gravissimi peccati.

Le autorità ecclesiastiche sono state da me informate su tutto. Ho le registrazioni fatte al telefono di tutto ciò che ha commesso con me e sono state portate al suo Provinciale. Paradossalmente quel Sacerdote ha negato persino di conoscermi, anche dinanzi alla registrazione della sua voce e dei racconti di quanto aveva fatto con me. Davvero incredibile.

I suoi superiori lo hanno messo alle strette ma lui li ha minacciati di denunciarli alla magistratura, e questa è stata la sua scappatoia per mettere paura al suo Provinciale.

Dimenticavo una cosa tremenda... dopo ogni rapporto sessuale mi confessava!!!

In questo modo non sarei andata a confessarmi dal mio parroco o altrove. Anche la confessione dopo i rapporti sessuali lui ammette nelle registrazioni telefoniche fatte da me a sua insaputa, ma incredibilmente davanti al Provinciale ha negato tutto. Ha negato tutto quello che aveva detto al telefono…

Le autorità ecclesiastiche vorrebbero tanto togliersi dai piedi questo prete scomodo... ma hanno troppa paura di agire contro lui perché temono ritorsioni e non hanno il coraggio di fermarlo.

QUANTA RESPONSABILITÀ DAVANTI A DIO!

Non voglio vendetta, non spetta a me. Desidero solo che la smetta di danneggiare altre donne compiendo un falso apostolato. Lo fermano proibendogli anche di organizzare quei pellegrinaggi che in realtà sono momenti di gravissimi peccati.

Prego per la sua conversione... la mia è costata Sangue a Gesù. E lacrime amarissime a me.

Ho tentato il suicidio, sono stata così male, che non credevo più neanche in Dio. Mi è crollato tutto, soffro tremendamente pensando che quel Sacerdote mi voleva all'inferno con lui. La Madonna mi ha salvata dall’inferno, mi confesso ogni settimana e frequento la Messa ogni giorno. Il Signore mi sta liberando da ogni ricordo violento col suo Amore.

Io amo la Chiesa e so che esistono molti Sacerdoti Santi... ma molti altri non sono degni di esserlo... sanno solo rovinare le anime. Se oggi sono qui a raccontare la mia tremenda vicenda è perché Gesù mi ha tanto amata e mi ha salvata nuovamente. Non ci saranno eternità per ringraziare Gesù. Voglio fare penitenze per tutta la mia vita.

Soffro ancora tanto, offro sempre a Dio la mia croce. Il vero Dio mi ama infinitamente e mi sta aiutando a vivere ancora... nonostante tutto.

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