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giovedì 29 marzo 2012

16 capitolo del libro conosci il tuo avversario .?

Yoga ?
CFR: ANGELI E DIAVOLI - M. ARAMILLO - EDB
CFR: PREGHIERE DI LIBERAZIONE - P. FUSCO
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Che cos’è lo yoga?
Lo yoga è una tecnica di meditazione che viene dall’ India e dal Tibet,
pare addirittura dall’Antico Egitto. Non si tratta di una tecnica uniforme,
infatti si possono distinguere diverse tradizioni, metodi e scuole tra le
quali si distingue lo yoga classico.
Ci sono insomma diversi tipi di yoga a seconda delle finalità che si vogliono
perseguire! Tra le tecniche più importanti c’è lo yoga classico, ma
c’è lo yoga dell’ intelligenza, lo yoga della riflessione, lo yoga della
volontà e lo yoga del corpo.
Lo yoga classico è prima di tutto una pratica e in quanto tale vorrebbe
essere una tecnica di salvezza con obbiettivi concreti, i quali sono proposti
a chi si impegna a praticarlo.
Tra questo cammino si distinguono 8 gradi:
a) Per il cambiamento del modo di comportarsi personale:
IL MODO DI COMPORTARSI E LE ASTENSIONI.
b) Per il dominio di se stessi:
IL TERZO GRADO CONSISTE NELLE POSIZIONI E IL
QUARTO GRADO NEL CONTROLLO DEL RESPIRO, IL
QUINTO GRADO E’ L’ASTRAZIONE.
c) Per l’esercizio delle facoltà superiori o attitudine psichica di
ricerca continua:
IL SESTO GRADO E’ LA CONTEMPLAZIONE, IL SETTIMO
E’ LA MEDITAZIONE E L’OTTAVO LA CONCENTRAZIONE.
Arrivare all’ ultimo grado significa arrivare al sopramentale.
Qual è il valore dello yoga come preghiera cristiana?
E’ buono praticarlo? No, No e poi No! Se certi sacerdoti sostengono il
contrario allontanateli, perché come diceva san Pio: “Sono demoni vestiti
da prete”.
Quando si parla di yoga cristiano bisogna tenere a mente alcune cose.
Nello yoga, la pratica, risulta talmente fondamentale che, in qualche
modo, condiziona all’ accettazione dei suoi principi filosofici.
Questi principi respingono altamente l’ idea di una creazione che parte
da Dio, tutta la moralità dello yoga, infatti, si pone in funzione della
liberazione finale che, è per i fautori di tale pratica, l’ unico bene assolu-
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to. Tutto questo presuppone l’adozione, almeno di fatto, di alcuni concetti
filosofici indù: TRASMIGRAZIONE, REINCARNAZIONE DELLE
ANIME, UNA PARTICOLARE CONCEZIONE DELL’UOMO E DI DIO.
Inoltre vi è una ripetizione meccanica di alcune formule magiche. Nella
pratiche dello yoga bisogna accettare alcune norme etiche e disciplinari
che sono fortemente influenzate da contenuti religiosi indù che sono l’
opposto di quelli cristiani.
La salvezza, nello yoga, si inquadra con la conquista dell’ auto-dominio,
al quale si giunge mediante un serio sforzo personale. Tutto questo, porta
a girare sempre intorno a se stessi; tutto questo ignora la realtà del peccato
e pretende una forma di deificazione dell’ uomo.
Caro lettore, basta che tu legga alcuni manuali di yoga, ovvero, di come
questi presentano certi poteri e meraviglie alle quali si arriverebbe solo
con il raggiungimento degli ultimi gradi dello yoga.
Questi poteri sono la levitazione, la conoscenza del passato e del futuro,
il conoscere la mente altrui, oltre a poteri come il camminare sul fuoco
senza bruciarsi, o sull’ acqua senza affondare, anche avvolte manifestare
una forza straordinaria etc..
Non lasciatevi ingannare dal maligno, il quale, vi fa iniziare tutto questo
con innocenti pratiche corporali per superare lo stress e l’ irrobustimento
del corpo. Dopo gli inizi meccanici corporali si è costretti a fondere
quelli spirituali con quelli fisici. L’ingannatore, l’avversario, satana, cosa
ha fatto? Ha ingannato e inganna, centinaia di fedeli cristiani, invitandoli
a praticare lo yoga con termini tratti dalla Sacra Scrittura e con il mantra.
Caro lettore, lo yoga può essere utile per un indù che non ha conosciuto
la Verità del Verbo Incarnato.
Per un cristiano è, però, dannazione, infatti, un imitatore di Cristo dovrebbe
ben sapere che la preghiera non si poggia su esercizi fisici e su
metodi tecnici-spirituali, ma si basa sulla fede e la fedeltà, virtù, queste,
da unire all’ obbedienza al Santo Padre che su questo capitolo, da me
brevemente spiegatovi, è stato molto più chiaro ed esplicito. Poveri quei
pastori (sacerdoti) che porteranno le proprie pecore nel fuoco degli inferi.

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