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lunedì 26 marzo 2012

15 capitolo conosci il tuo avversario

I tatuaggi
CFR: MODERN PRIMITIVES - ANTON LA VEY - PAGINA 102 - 186
CFR: V. VALE A.– JUNO (A CURA DI) TATUAGGI CORPO SPIRITO - PAG 105
CFR: SACRO E PROFANO IN TATOO GALLERY, AGOSTO 1994
CFR: M. INTROVIGNE, STORIA DEL NEW AGE 1962 - 1992, CRISTIANITA’, PIACENZA, 1994, P. 99
CFR: VERNETTE, LE SETTE, ELLE DI CI, LEUMAN ( TORINO) 1995, P. 122
CFR: SPAZIO GIOVANI - RADIOBUONCONSIGLIO - TRASMISSIONE DEL 30 - 06 - 2009 ORE 16.15
CFR: DON MARCELLO STANZIONE (FONDATORE DELLA MILIZIA DI SAN MICHELEARCANGELO)
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Oggi ormai quasi tutti, bambini, adolescenti e adulti hanno il tatuaggio.
Tutti lo fanno, nessuno si domanda se sia giusto cambiare il proprio
corpo con una immagine che viene disegnata in modo permanente sulla
nostra pelle. Il tatuaggio però è assolutamente contrario all’etica cristiana
ma non solo. Parlare solo di etica sarebbe riduttivo, parlare solo
(come solo pochi sacerdoti fanno), di peccato grave è altrettanto riduttivo.
Il tatuaggio è una consacrazione indiretta (ma pur sempre consacrazione)
a cui ci si sottopone in maniera permanente almeno sul corpo.
Quanti giovani hanno il tatuaggio? Tantissimi. Quanti giovani vanno in
chiesa? Pochissimi. Cari lettori, però, non è solo questa statistica a
dimostrare quanto detto. Infatti la tecnica con la quale si viene sfregiati
con disegni che molte volte non conosciamo, è una tecnica satanica che
consiste nel marchiare l’uomo (consacrandolo). Come in ogni tipo di
consacrazione, quello che il tatuato offre a satana è la volontà di peccare,
ma non solo. La volontà di peccare si concretizza nel desiderio di
chi si tatua, di modificare il proprio corpo, di aggiungere qualcosa che
la volontà di Dio immensamente perfetta non ci ha dato. Chi si tatua
quindi si allontana da Dio e dimostra di non accettare quanto da Dio ci
è stato donato per quello che è. Parlo del nostro corpo ovviamente. Non
è tutto, Dio è stato chiarissimo sul tatuaggio, nella Sacra Scrittura, in
particolare nel Levitico 19,28 sta scritto espressamente: “ Non farete
incisioni nella vostra carne, ne farete tatuaggi su di voi”. Nonostante
questo, però, i cristiani, che si credono tali, continuano a vivere nella
disobbedienza più assoluta e mortificante. Anton La Vey fondatore
della chiesa di satana in America confessa pubblicamente (nel libro
Moderni Primitivi) quanto detto, ammettendo che dietro ad ogni tatuaggio
( sia esso un fiorellino o un drago) c’è il satanismo appunto. La
cosa che meraviglia è però come anche sacerdoti, neghino senza troppi
problemi di coscienza, questa verità difesa con orgoglio dallo stesso
satanismo. Se San Pio fosse in vita cosa direbbe se gli venisse chiesto
dell’ ipotetica possibilità di farsi un tatuaggio innocente? Cosa risponderebbe
se gli venisse chiesto chi ha architettato questa bella moda
ormai fatta passare per innocente in almeno un certo tipo di icone?La
consacrazione indiretta a satana realizzata nel momento in cui ci si
tatua però non sta solo nella volontà di modificarsi e peccare;
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come nella consacrazione all’ Immacolata si offrono sentimenti e azioni,
anche nella consacrazione che i tatuati, compiono involontariamente, è
offerta una azione a satana. L’azione è il sacrificio del consacrato. Molti
tatuati infatti sanno che per tatuarsi si va incontro ad un dolore indicibile,
ma volontariamente si sacrificano pur di disobbedire a Dio o se volete,
pur di tatuarsi. Il dolore che si prova durante e dopo il tatuaggio per circa
tre giorni, viene offerto a satana.
Chi fa tatuaggi sa benissimo che quella del tatuaggio è una prassi antica
a sfondo satanico. Ogni tribale contiene il 666, così i draghi, le spade con
i serpenti, i leoni etc.. Quando ci si tatua, invece, personaggi, santi o
affetti a noi cari, si offende invece due volte Dio. La consacrazione, in
questa ipotesi, ha lo stesso valore, ma l’offesa recata a Dio è maggiore,
infatti satana per renderci suoi miseri strumenti e per farci perdere per
sempre la bellezza del nostro tempio, cioè il nostro corpo, utilizza chi la
propria vita l’ha dedicata a combatterlo...San Pio, angeli, Santi etc.. Ma
non è tutto. Molte volte quanto non si è realmente convinti della Misericordia
di Dio, satana sfrutta i suoi tatuati-consacrati, facendoli disperare.
Infatti molti tatuati dopo la loro conversione, corrono a togliersi il tatuaggio
e a soffrire e offrire nuovamente il dolore che si prova, a satana,
rinnovandogli la propria consacrazione. Questa si rinnova con la mancata
fede nella misericordia in Dio che tutto può alla risurrezione del corpo
dopo la morte alla fine dei tempi. Cari lettori sappiate che un sacerdote di
satana ha l’obbligo di consacrarsi proprio con il tatuaggio, sappiate che
volendo ammetterlo o no, chi si tatua va incontro a indicibili dolori, a
momenti bui e depressi, oltre che a fatture e malefici stessi. Il consiglio
che vi diamo è quello di non tatuarvi, di non togliervi il tatuaggio se già
vi siete marchiati a satana, ma di andare a farvi benedire la pelle tatuata
da un esorcista e non un sacerdote qualunque. Inoltre sappiate che quasi
tutti i posseduti e i drogati hanno avuto i loro disturbi dopo l’essersi
tatuati. Il tatuaggio è, infatti, la porta che apriamo a satana. Pensate che
in molti esorcismi, i posseduti, coscienti durante il rito, hanno affermato
che sentivano un fuoco tremendo bruciare proprio sulla pelle in cui ci si
era tatuati. E sappiate infine che basta un solo tatuaggio per rischiare di
avere disturbi di possessione come dimostrano i numerosi casi studiati.
Inoltre nella rivista Tatoo Gallery, (nella sezione Sacro e Profano) c’è
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scritto che la tecnica con cui si fanno i tatuaggi, fu ideata dai primitivi, i
quali nel sangue che fuoriusciva, o nell’ arrossamento della pelle, vedevano
il portale creato ai demoni per entrare e uscire dal corpo.
Ricordate di quanto letto, un giorno davanti a Dio non si potrà dire: “ Io
non lo sapevo”. Non si ritenga offeso chi è tatuato, ne indurisca il proprio
cuore, ma approfitti per pentirsi sinceramente e rinascere nella confessione
per i meriti del Sangue Preziosissimo di Gesù.

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