SANTISSIMA TRINITÀ
Rivelazione di Gesù a Maria Valtorta
Domenica 26 maggio 2013 – Anno C
Dal
Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,12-15
Molte cose ho ancora da
dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà
alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi
annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutto quello che il
Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.
Corrispondenza nell’"Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta: Volume
9
Capitolo 600 pagina 480
[...]
«Io vi do IL
comando di amarvi. E di perdonare. Avete capito? Se anche nel mondo è
l’odio, in voi sia solo l’amore. Per tutti. Quanti traditori
troverete sulla vostra via! Ma non li dovete odiare e rendere loro male
per male. Altrimenti il Padre odierà voi. Prima di voi fui odiato e
tradito Io. Eppure, voi lo vedete, Io non odio. Il mondo non può amare
ciò che non è come esso. Perciò non vi
amerà. Se foste suoi, vi amerebbe; ma non siete del mondo, avendovi Io presi
da mezzo al mondo. E per questo siete odiati.
Vi
ho detto: il servo non
è da più del padrone. Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno voi
pure. Se avranno ascoltato Me, ascolteranno pure voi. Ma tutto
faranno per causa del mio Nome, perché non conoscono, non vogliono
conoscere Colui che mi ha mandato. Se non fossi venuto e non avessi
parlato,
non sarebbero colpevoli. Ma ora il loro peccato è senza scusa.
Hanno visto le mie opere,
udito le mie parole, eppure mi hanno odiato, e con Me il Padre. Perché Io e il Padre siamo una sola Unità con l’Amore. Ma era
scritto: “Mi odiasti senza ragione”. Però,
quando sarà venuto il Consolatore, lo
Spirito di verità che dal Padre procede, sarà da Lui resa testimonianza
di Me, e voi pure mi testimonierete, perché dal principio
foste con Me.
Questo vi dico perché, quando sarà l’ora, non rimaniate accasciati e scandalizzati. Sta per venire il tempo in cui vi
cacceranno dalle sinagoghe e in cui chi vi ucciderà penserà di fare culto a Dio con ciò. Non hanno conosciuto né il Padre
né Me. In ciò è la loro scusante. Non ve le ho dette così ampie prima di ora, queste cose, perché eravate come
bambini pur mo’ nati. Ma ora la madre vi lascia. Io vado. Dovete assuefarvi ad altro cibo. Voglio lo conosciate.
Nessuno più mi chiede: “Dove vai?”. La tristezza vi fa muti. Eppure è bene anche per voi che Io me ne vada.
Altrimenti non verrà il Consolatore. Io ve lo manderò. E quando sarà venuto, attraverso la sapienza e la parola, le opere e
l’eroismo che infonderà in voi, convincerà il mondo del suo peccato deicida e di giustizia sulla mia santità.
E il mondo sarà nettamente diviso nei reprobi,
nemici di Dio, e nei credenti. Questi saranno più o meno santi, a
seconda del loro volere. Ma il giudizio del principe del mondo e dei suoi servi sarà fatto.
Di più non posso dirvi, perché ancora non potete intendere. Ma Egli, il divino Paraclito, vi darà la Verità
intera, perché non parlerà di Se stesso. Ma dirà tutto quello che avrà udito dalla Mente di Dio e vi annunzierà il
futuro. Prenderà ciò che da Me viene, ossia ciò che ancora è del Padre, e ve lo dirà. Ancora un poco da vedersi. Poi non mi vedrete più. E poi ancora un poco, e poi mi vedrete.
Voi mormorate fra voi ed
in cuor vostro. Udite una parabola. L’ultima del vostro Maestro.
Quando una donna ha concepito e giunge all’ora del parto, è in grande afflizione perché soffre e geme. Ma quando il piccolo figlio è dato alla luce ed ella lo stringe sul cuore, ogni pena cessa e la tristezza si muta in gioia, perché un uomo è venuto al mondo. Così voi. Voi piangerete e il mondo riderà di voi. Ma poi la vostra tristezza si muterà in gioia. Una gioia che il mondo mai conoscerà. Voi ora siete tristi. Ma, quando mi rivedrete, il vostro cuore diverrà pieno di un gaudio che nessuno avrà più potere di rapirvi.
Quando una donna ha concepito e giunge all’ora del parto, è in grande afflizione perché soffre e geme. Ma quando il piccolo figlio è dato alla luce ed ella lo stringe sul cuore, ogni pena cessa e la tristezza si muta in gioia, perché un uomo è venuto al mondo. Così voi. Voi piangerete e il mondo riderà di voi. Ma poi la vostra tristezza si muterà in gioia. Una gioia che il mondo mai conoscerà. Voi ora siete tristi. Ma, quando mi rivedrete, il vostro cuore diverrà pieno di un gaudio che nessuno avrà più potere di rapirvi.
Una
gioia così
piena che vi offuscherà ogni bisogno di chiedere e per la mente e per il
cuore e per la carne. Solo vi pascerete di rivedermi, dimenticando
ogni altra cosa. Ma proprio da allora potrete tutto chiedere in mio
Nome, e vi sarà dato dal Padre perché abbiate sempre più
gioia.
Domandate, domandate. E riceverete.
Viene
l’ora in cui
potrò parlarvi apertamente del Padre. Sarà perché sarete stati fedeli
nella prova e tutto sarà superato. Perfetto quindi
il vostro amore, perché vi avrà dato forza nella prova. E quanto a voi
mancherà Io ve lo aggiungerò prendendolo dal mio
immenso tesoro e dicendo: “Padre, lo vedi. Essi mi hanno amato credendo
che Io venni da Te”. Sceso nel mondo, ora lo lascio e vado al
Padre, e pregherò per voi».
«Oh! ora Tu ti
spieghi. Ora sappiamo ciò che vuoi dire e che Tu sai tutto e rispondi senza che nessuno ti interroghi. Veramente Tu vieni da
Dio!».
«Adesso credete?
All’ultima ora? È tre anni che vi parlo! Ma già in voi opera il
Pane che è Dio e il Vino che è Sangue non venuto da uomo, e vi dà il primo brivido di deificazione.
Voi diverrete
dèi se sarete perseveranti nel mio amore e nel mio possesso. Non come lo
disse satana ad Adamo ed Eva, ma come Io ve lo dico. È il vero
frutto dell’albero del Bene e della Vita.
Il Male è vinto in
chi se ne pasce, ed è morta la Morte. Chi ne mangia vivrà in eterno e diverrà “dio” nel Regno di Dio. Voi sarete
dèi se permarrete in Me. Eppure ecco... pur avendo in voi questo Pane e questo Sangue, poiché sta venendo l’ora in cui sarete
dispersi, voi ve ne andrete per vostro conto e mi lascerete solo... Ma non sono solo. Ho il Padre con Me. Padre, Padre! Non mi abbandonare!
Tutto vi ho detto... Per
darvi pace. La mia pace. Ancora sarete oppressi. Ma abbiate Fede. Io ho vinto il mondo».
Gesù
si alza, apre
le braccia in croce e dice con volto luminoso la sublime preghiera al
Padre. Giovanni la riporta integralmente. Gli apostoli lacrimano più o
meno palesemente e rumorosamente.
Estratto di "l'Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta
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