Venerdì 20 marzo 2015
IV Settimana
di Quaresima
+ VANGELO (Gv
7,1-2.10.25-30)
Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la
sua ora
+ Dal Vangelo secondo
Giovanni
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti
non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si
avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi
fratelli salirono per la festa, vi salì anche Lui: non apertamente, ma quasi di
nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che
cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla.
I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo
di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio,
esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto
da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non Lo conoscete. Io Lo
conosco, perché vengo da Lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno
riuscì a mettere le mani su di Lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Parola del
Signore
Commento di Padre Giulio
Maria Scozzaro
È
diventata ufficiale nel mondo la caccia ai cristiani da parte dei terroristi
dell’Isis. È il preludio ai tempi in cui si lotterà il Cristianesimo
pubblicamente. I cristiani vengono chiamati crociati dai fanatici musulmani
perché ci ritengono colpevoli delle sante Crociate, ma la storia è un’altra.
Molti cristiani andarono nella Terra Santa per difendere i luoghi santi occupati
irragionevolmente proprio dai musulmani.
Volevano distruggere la storia di Gesù e i crociati con
coraggio andarono a lottare.
Le guerre non finiscono mai. Quanto avvenuto ieri in
Tunisia è l’avvenimento che cambia la storia attuale, cambia la vita agli
africani del nord e agli occidentali. L’attacco dei terroristi ha avuto come
fine ultimo il messaggio agli occidentali di non andare più nelle Nazioni del
nord come la stessa Tunisia, l’Egitto, la Libia.
La Libia rischia in modo preoccupante di essere la base
del terrore dei fanatici dell’Isis. Si trovano a poche centinaia di chilometri
dall’Italia, pronti ad entrare nel nostro territorio mischiati con gli immigrati
che attraversano il Mediterraneo in cerca di fortuna. Con questa povera e
sofferente gente si mescolano da anni i terroristi musulmani e i politici
italiani hanno permesso questa invasione.
Lo scorso anno sono entrati in Italia 200 mila immigrati, erano
tutti in buonafede in cerca di lavoro oppure vi erano molti
terroristi?
Quanto è avvenuto ieri in Tunisia segna una svolta in
tutti i settori della vita sociale, soprattutto il turismo subirà una decisiva
frenata, i musulmani vogliono uccidere gli occidentali e ieri erano in cerca
degli italiani tra gli ostaggi dentro il museo. Pensate, i terroristi dell’Isis
volevano uccidere soprattutto gli italiani…
Sul web hanno scritto sulla foto di uno degli italiani
uccisi: “Schiacciato il crociato”.
È
chiara la decisione dei terroristi di uccidere soprattutto gli italiani a causa
delle Crociate, senza trascurare gli occidentali che andranno in vacanza in
quelle zone. Pensate che nessun italiano andrà in questi mesi in Tunisia? Non
immaginate quanti buontemponi, persone diciamo stravaganti, prendono alla
leggera quanto sta avvenendo.
In Tunisia dicono: “Siamo in guerra”. Molti occidentali non
capiscono la portata del pericolo e allegramente vanno in
Tunisia.
Da diversi anni ho scritto molte volte del pericolo dei
terroristi infiltrati e che si riteneva opportuno creare in Libia i centri di
accoglienza, scoraggiando i temerari e controllando le coste che si affacciano
sul Mediterraneo.
Era più importante controllare le coste della Libia che
quelle del Maghreb, che comprende gli Stati di Sahara occidentale, Marocco,
Algeria e Tunisia ed è oggi la parte di maggior sviluppo economico del
continente africano.
Ho scritto per mettervi in guardia, per invitarvi alla preghiera e
dobbiamo pregare ogni giorno per l’Italia e i bisogni della
Chiesa.
Oggi il Vangelo ci presenta una situazione drammatica
successa a Gesù, quando i capi di Israele Lo facevano cercare per ucciderlo.
Come succede a quelli perseguitati, anche Gesù venne abbandonato da coloro che
nel tempio erano chiamati a parlare di Dio, ad evangelizzare il popolo.
Lo stesso avviene da anni in Italia, la nostra amata
Patria è abbandonata soprattutto da tutti i parlamentari di Roma, e si trova in
una condizione agonizzante. L’ultima è davvero curiosa ma un po’ tutti si
comportano così: sono uscite sui quotidiani diverse intercettazioni del ministro
Lupi che raccomandava il figlio ad un potente e si occupava di altre cose anche
se penalmente non condannabili.
Lui in questi giorni ha ripetuto a tutti che non aveva
sbagliato né era colpevole di quanto si diceva di lui. Eppure le intercettazioni
erano pubblicate sui quotidiani, ieri hanno pubblicato altri colloqui
imbarazzanti e smentiscono pienamente le sue versioni di
innocenza.
Dopo i ripetuti tentativi di difendersi, il ministro ha
ceduto e ha annunciato le dimissioni con questa precisazione: “Non ho perso né l'onore né la
passione”. Dell’onore lasciamolo dire agli italiani, riguardo passione se la
vedrà lui.
Da un punto di vista politico un ministro si deve
dimettere quando agisce per i propri interessi, perché l’ipocrisia è orribile e
sentire queste esternazioni da un ministro ti rendi conto che sono incollati
alle poltrone per i privilegi, potere e soldi. Non per gli
italiani.
Anche in questo caso, come vi ho spiegato varie volte,
non bisognava credere ciecamente alle sue parole ma confrontarle con i contenuti
delle intercettazioni. Se non vi erano quelle parole compromettenti, allora si
poteva considerare innocente e qualcuno avrebbe dovuto chiedergli perdono.
Ma se quelle parole che raccomandavano il figlio e altre
esortazioni censurabili per un politico, per di più ministro, con interlocutori
potenti erano presenti, allora le dimissioni si dovevano dare immediatamente e
senza prendere in giro gli italiani per due giorni.
Bisogna ascoltare, riflettere, discernere nella Luce di Dio tutti
gli avvenimenti, senza cadere nel pregiudizio
avventato.
Nel Vangelo vediamo Gesù che con grande coraggio si reca
nel tempio nonostante le pericolose contrarietà con i capi dei Giudei. La notte
si muoveva di nascosto e di giorno insegnava nel tempio. Voglio soffermarmi su
questo brano perché implicitamente li rimprovera di pensare all’apparenza, di
vivere per ricevere lodi e consensi. Dimenticando Dio.
“Certo, voi mi conoscete e sapete
di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è
veritiero, e voi non Lo conoscete. Io Lo conosco, perché vengo da Lui ed egli mi
ha mandato”.
Risultava difficile a coloro che Lo conoscevano a
Nazaret, credere che Lui e il Padre, quindi Dio, erano una cosa sola.
“Certo, voi mi
conoscete e sapete di dove sono”. Al popolo presente mancava il
desiderio di conoscere la verità, di ascoltare e riflettere sulle parole di
Gesù.
Avevano già deciso, ecco il pregiudizio, che è
fantasia
e prevenzione verso chi non si conosce bene.
Il mondo oggi vive di pregiudizi,
molte persone sembrano senza anima per la loro impassibilità, altre invece hanno
elaborato automatismi non sinceri e sorridono a comando, senza
amore.
Perché i pregiudizi li
sovrastano e si lasciano guidare dai pensieri che si ritrovano nella mente. Da
dove arrivano quei pensieri?
Nel tempio ascoltavano Gesù
e rifiutavano gli insegnamenti, noi chiediamo alla Madonna di guidarci nella
conoscenza della Parola di Dio.
1 Ave Maria per Padre
Giulio
Sostieni
l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione
del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il
nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di
offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di
Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la
vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina
della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica
Chiesa fondata da Gesù. "Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,16).
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna
con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco
portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni
giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Pregherò con sentimenti di misericordia per quanti non
mi amano, per gli ammalati e i poveri.
Pensiero
In tutte le epoche della sua storia, la Chiesa ha
circondato di una attenzione e di un ricordo particolari, di un amore speciale
coloro che “soffrono in Nome di
Cristo”. (San Giovanni Paolo
II)
Per superare le prove dolorose, non
soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche
miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera
efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le
testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi
hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un
potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro
sito:
“Continuiamo a
recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di
preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale.
Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il
Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno
decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è
recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra
noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le
potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera
diventa potente”.
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