Giovedì 5 novembre 2015
XXXI
settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO
(Lc 15,1-10)
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si
converte.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani
e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo:
«Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa
parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le
novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama
gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia
pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per
un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non
hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde
una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la
trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice:
“Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, Io
vi dico, vi è gioia davanti agli Angeli di Dio per un solo peccatore che si
converte». Parola del
Signore
Commento di Padre Giulio
Maria Scozzaro
La preoccupazione più grande dei Prelati, soprattutto,
dopo la santificazione personale, dovrebbe essere la conversione dei peccatori.
Nella Chiesa oggi per molti Prelati non è così.
La mentalità che governa nella Chiesa è quella
protestante, è addirittura la spiritualità che guida i pensieri e le opere di
moltissimi Sacerdoti e Vescovi. Questa è la tragedia di molti Consacrati che
hanno smarrito il Vangelo storico e accettano il protestantesimo che elimina la
parte più forte della predicazione di Gesù.
Dove porta questa mentalità protestante nella Chiesa
Cattolica lo abbiamo letto in questi giorni, sono gli scandali pubblicati dai
due libri che escono oggi e che non vogliono danneggiare la Chiesa, ma far
conoscere le opere corrotte di numerosi Prelati che non alzano più gli occhi
verso il Cielo.
I loro cuori sono impregnati di bramosia di potere e di denaro, di
benessere e sensualità, da renderli meno uomini e senza
Dio.
La Chiesa rimane sempre Santa e Madre, ma non può ancora
avere tra i responsabili queste personalità, perché le loro scelte, i
provvedimenti, i favori che elargiscono, escludono totalmente Dio e non si
preoccupano più del Giudizio di Dio.
Essi non credono più nel peccato e ogni opera disonesta
viene giustificata!
Non pensano più all’inferno, al contrario lo negano per
tranquillizzare la coscienza e cercano con tutte le forze di bloccare e umiliare
i Sacerdoti che ancora credono e si sacrificano 24 ore al giorno per servire la
Chiesa, per osservare il Vangelo storico, nel dare la vita per la salvezza dei
peccatori.
“Io vi dico: così vi sarà
gioia nel Cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove
giusti i quali non hanno bisogno di conversione”.
Questa è la vera gioia del Signore. Oggi nella Chiesa
pochi si preoccupano della salvezza dei peccatori, ma chi sono i veri grandi
peccatori?
Leggendo le anticipazioni dei due libri che svelano il
vero volto dei Prelati corrotti, quelli che si coprono con il tradizionalismo o
con lo sfoggio di abiti sacri costosissimi, si rimane davvero stupefatti e si
prova vergogna per loro. Non è questa la Chiesa che vuole
Gesù.
Se leggi che la Curia romana è proprietaria di beni
immobili per 4 miliardi di euro, affittando molti appartamenti lussuosi per 100
euro l’anno ad amici e personaggi pubblici o concedendo gratuitamente un
centinaio di palazzi antichi sempre ad amici di cardinali, comprendi che la
Chiesa necessita urgentemente di una purificazione per arrivare alla
risurrezione.
Se poi si legge che gli uomini di Chiesa che governano
in Vaticano hanno raccolto denaro per 7 miliardi di euro depositati in due
banche, questo ci confonde e non si può accettare la presenza di questi
personaggi che gestiscono le finanze vaticane.
Si è parlato troppo dei poveri senza fare nulla verso i
poveri, quindi è meglio non parlarne e donare metà dei beni accumulati alle
necessità dei veri poveri. Il dramma è che quelli che gestiscono questo immenso
tesoro, non saranno mai disponibili ad operare evangelicamente come chiede
Gesù.
Vi farò leggere un articolo pubblicato ieri dai
quotidiani che elenca gli sprechi per centinaia di milioni di euro l’anno che
avviene in Vaticano e i mancati invii dei soldi ai poveri, soldi raccolti
proprio per sostenere i poveri. Il conto è lievitato a circa 400 milioni di euro
dei soldi raccolti da donare ai poveri, mentre nel 2014 sono stati donati solo
17 mila euro.
Non è tutto il Vaticano ad agire così, sono opere compiute da
quanti hanno autorità nelle commissioni che si occupano dei
poveri.
Gli uomini che hanno ridotto la Santa Chiesa come un
luogo di business, che abitano in Vaticano in appartamenti enormi -il più
piccolo è di 350 metri quadrati fino a 700 e senza pagare l’affitto-, che si
sono ridotti a fare solo
commercio nella Casa di Dio, quale testimonianza danno ai credenti e al mondo
intero?
Anche oggi prendo dalle rivelazioni di Gesù a Luisa
Piccarreta la risposta a quello che stiamo assistendo in questi giorni. Sono
rivelazioni che Gesù ha dato alla mistica circa settant’anni fa, ma sembrano
riferite in questi giorni…
«Roma è piena di colpe e di nefandezze,
commesse dai secolari e dai Religiosi. Perversità e trame dei nemici della
Chiesa.
“…Il
benedetto Gesù mi ha trasportata in una città, dove erano tante le colpe che si
commettevano, che usciva come una nebbia densissima, puzzolente, che s’innalzava
verso il cielo. Dal cielo scendeva un’altra nebbia folta e dentro vi stavano
condensati tanti castighi, che pareva che fossero bastanti a sterminare questa
città, onde io ho detto: “Signore, dove ci troviamo? Che parti sono queste?”
E Lui: “Qui è Roma, dove sono tante le nefandezze che si commettono, non
solo dai secolari, ma anche dai Religiosi, che meritano che questa nebbia li
finisca di accecare, meritandosi il loro
sterminio”.
In un istante ho visto il
macello che ne succedeva, e pareva che il Vaticano ricevesse parte delle scosse.
Non erano risparmiati neppure i Sacerdoti. Perciò tutta costernata ho detto:
“Mio Signore, risparmia la tua prediletta città, tanti Ministri tuoi, il Papa.
Oh, quanto volentieri ti offro me stessa a soffrire i loro tormenti, purché li
risparmi”. (Vol. 4°, 10-10-1900)
Lo stato
tristissimo della Chiesa e dei Sacerdoti.
…In un batter d’occhio ho
visto le tante miserie umane, l’avvilimento e spogliamento della Chiesa, lo
stesso degrado dei Sacerdoti, che invece di essere luce per i popoli, sono
tenebre. Onde tutta amareggiata da questa vista ho detto: “Santissimo Iddio,
date la pace alla Chiesa, fatele restituire ciò che le hanno tolto, non
permettete che i cattivi ridano alle spalle dei buoni”. E mentre ciò dicevo le
Divine Persone hanno detto: “Sono arcani di Dio incomprensibili”. (Vol. 4°,
13-11-1900)
Roma, quanti
peccati! Macchinazioni dei nemici della
Chiesa, ecco i castighi.
…Questa mattina il mio
adorabile Gesù è venuto e mi ha trasportata fuori di me stessa. Mi pareva che
fosse Roma. Quanti spettacoli si vedevano in tutte le classi di persone! Fin nel Vaticano si vedevano cose che facevano
ribrezzo. Che dire poi dei nemici della Chiesa?
Come si rodono di rabbia
contro di essa, quante stragi vanno macchinando, ma non possono effettuarle
perché Nostro Signore li tiene come legati ancora. Ma quello che più mi ha fatto
spavento è che vedevo il mio amore Gesù quasi in atto di dar loro la libertà.
Chi può dire quanto sono
rimasta costernata? Onde, vedendo Gesù la mia costernazione mi ha detto: “Figlia, sono assolutamente necessari i castighi. In tutte le
classi è entrato il marciume e la cancrena, quindi è necessario il ferro e il
fuoco per fare che non periscano tutti; perciò questa è l’ultima volta che ti
dico di conformarti al mio Volere, ed Io ti prometto di risparmiare in
parte”. (Vol. 4°, 22-03-1901)».
1 Ave Maria per Padre
Giulio
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manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica
Chiesa fondata da Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna
con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco
portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni
giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi impegno a pregare ogni giorno per le Anime del
Purgatorio e a riflettere sull’esistenza dell’aldilà.
Pensiero
Pecco tutti i giorni: non so fare un’azione anche santa,
senza mescolarvi qualcosa che non meriti il Purgatorio. Perciò è sommamente
utile e necessario l’uso frequente dell’atto di contrizione. (San Claudio La Colombière)
Per superare le prove dolorose, non
soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche
miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera
efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le
testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi
hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un
potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro
sito:
“Continuiamo a
recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di
preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale.
Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il
Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno
decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è
recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra
noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le
potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera
diventa potente”.
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