Mercoledì 7 ottobre 2015
XXVII settimana del Tempo
Ordinario
Beata Maria Vergine del Rosario
+ VANGELO (Lc
11,1-4)
Signore, insegnaci a pregare.
+
Dal
Vangelo secondo Luca
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe
finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come
anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed Egli disse loro: «Quando
pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo Nome,
venga il tuo Regno;
dacci ogni giorno il nostro pane
quotidiano,
e perdona a noi i nostri
peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro
debitore,
e non ci indurre in tentazione».
Parola del
Signore
Commento di Padre Giulio
Maria Scozzaro
La preghiera eccellente e che è l’unica insegnata da
Gesù è il Padre Nostro, anche se breve è ricca di significati. Questa preghiera
la troviamo nei Vangeli di Luca e Matteo, e anche se c’è quale variazione non
importante, mostrano la premura del Signore nel dare ai discepoli la formula
migliore per adorare il Padre e per soddisfare la necessità di pregare
bene.
Gesù non aspettava altro che sentire questo bisogno di
voler pregare con amore, e li aiutò insegnando quelle parole che onorano il
Padre e mostrano la precarietà della condizione umana, sempre debole e che
necessita di tutto. “Dacci oggi il nostro pane
quotidiano”.
Se confrontiamo le due versioni dei due Evangelisti,
troviamo piccole diversità che non toccano la parte centrale ed essenziale della
preghiera, questo è dipeso da quanto è stato riportato a Luca non presente come
Apostolo, mentre Matteo che era presente, ricorda la preghiera
interamente.
Quindi, possiamo vedere nel Vangelo di Luca alcune
differenze non sostanziali:
-
L’invocazione: Luca invoca Dio solo come “Padre”, mentre Matteo come “Padre
nostro che sei nei Cieli”;
-
In Luca non c’è la richiesta della realizzazione della volontà di Dio sulla
terra come in Cielo;
-
In Luca non si menziona l'invocazione finale “liberaci dal male /
maligno”.
-
Luca usa “peccati” invece del più giuridico ”debiti”.
C’è poi una differenza di come Gesù iniziò a recitare
questa preghiera: Luca racconta che uno dei discepoli chiese a Gesù di insegnar
loro a pregare subito dopo un suo momento di preghiera personale. In Matteo non
si legge della richiesta del discepolo, ma fu iniziativa di Cristo
l’insegnamento del Padre Nostro.
Non cambia la sostanza, il Padre Nostro è la preghiera insegnata
da Gesù e che causa molta sofferenza ai diavoli.
C’è però una preghiera che è la vera persecuzione dei
diavoli e non appena si comincia a recitare fuggono via terrorizzati: è il Santo
Rosario composto da 50 Ave Maria. Non appena satana sente l’inizio di una
sola Ave Maria è costretto a scappare perché questa umile e semplice preghiera è
il martello che lo schiaccia.
Il motivo è questo: il Padre Nostro insegnato da Gesù,
onora, adora e ringrazia Dio, Creatore anche dei diavoli, quindi per essi non è
difficile resistere dinanzi una preghiera rivolta all’Essere supremo,
all’Onnipotente. Perché Lui è il Creatore, Essere superiore a
loro.
Mentre l’Ave Maria è una supplica rivolta ad una
Creatura Immacolata ed eccelsa, ma sempre Creatura, cioè, inferiore per natura
alla condizione angelica. Una Persona umana che è stata innalzata dal Creatore a
divenire Madre del Figlio di Dio e a ricevere tanti privilegi che L’hanno fatta
diventare quasi una Divinità.
È Madre di Dio ma sempre Creatura umana, divenendo Madre di Dio Le
sono state elargiti grandezze che nessun’altra persona umana potrà ricevere né
immaginare.
Quindi per i diavoli è impossibile resistere alla
presenza dell’Immacolata, così il Santo Rosario è diventato l’arma potente che
fa scappare i diavoli, fa avvicinare la Madonna verso chi lo recita e dona molte
Grazie quando si recita con costanza e con amore.
Vi invito a recitare ogni giorno più Corone del Santo
Rosario, invitate i vostri familiari e recitate almeno una Corona tutti insieme,
magari la sera quando siete tutti presenti a casa. La recita del Santo Rosario
salva le vostre famiglie, protegge tutti voi, genitori e figli, vi permette di
ricevere lo Spirito della Madonna che vi rende sempre più spirituali e meno
carnali.
Tantissime Grazie si ricevono recitando il Santo Rosario
e avvengono tante liberazioni dalle vessazioni dei
diavoli.
Leggiamo dalle rivelazioni a Maria Valtorta quando
spiegò Gesù sul Padre Nostro:
«- “Padre nostro”. Io
chiamo: “ Padre”. Padre è del Verbo, Padre è dell’Incarnato. Così voglio lo
chiamate voi perché voi siete uni con Me, se voi in Me permanete. (…)
Padre! Dite. E non stancatevi di dire questa parola. Non sapete che ogni volta che la dite il Cielo sfavilla per la gioia di Dio? Non diceste che questa e con vero amore, fareste già orazione gradita al Signore.
Padre! Dite. E non stancatevi di dire questa parola. Non sapete che ogni volta che la dite il Cielo sfavilla per la gioia di Dio? Non diceste che questa e con vero amore, fareste già orazione gradita al Signore.
- “Sia santificato il tuo
Nome”.
- Oh! Nome più di ogni
altro santo e soave. Nome che il terrore del colpevole vi ha insegnato a velare
sotto un altro. No, non più Adonai, non più. È Dio. È il Dio che in un eccesso
di amore ha creato l’Umanità.
- “Venga il Regno tuo in
terra come in Cielo”. Desideratelo con tutte le vostre forze questo avvento.
Sarebbe la gioia sulla terra, se esso venisse. Il Regno di Dio nei cuori, nelle famiglie, fra i cittadini, fra le
nazioni. Soffrite, faticate, sacrificatevi per questo Regno.
Sia la terra uno specchio che riflette nei singoli la vita dei
Cieli.
- “E in terra come in Cielo
sia fatta la tua volontà”. L’annullamento della volontà propria in quella di Dio
si può fare solo quando si è raggiunto il possesso delle teologali virtù in
forma eroica. In Cielo, dove tutto è senza difetti, si fa la volontà di Dio.
Sappiate, voi figli del Cielo, fare ciò che in Cielo si fa.
- “Dacci il nostro pane
quotidiano”. Quando sarete nel Cielo vi nutrirete soltanto di Dio. La
beatitudine sarà il vostro cibo. Ma qui ancora abbisognate di pane. E siete i
pargoli di Dio. (…) Perciò Io vi dico: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e
troverete, picchiate e vi sarà aperto”. Infatti a chi chiede viene dato, chi
cerca finisce di trovare e a chi bussa si apre la porta. (…) Chiedete dunque
con amore umile e filiale il vostro pane al Padre.
- “Rimetti a noi i
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Vi sono i debiti
materiali e quelli spirituali. Vi sono anche debiti morali. È debito materiale
la moneta a la merce che avuta in prestito va restituita. È debito morale la
stima carpita e non resa e l’amore voluto e non dato. È debito spirituale
l’ubbidienza a Dio dal quale molto si esigerebbe salvo dare ben poco, e l’amore
verso di Lui. Egli ci ama e va amato, così come va amata una madre, una moglie,
un figlio da cui si esigono tante cose. L’egoista vuole avere e non dà. Ma
l’egoista è agli antipodi del Cielo. Abbiamo debiti con tutti. Da Dio al
parente, da questo all’amico, dall’amico al prossimo, dal prossimo al servo e
allo schiavo, essendo tutti esseri come noi. Guai a chi non perdona! Non sarà
perdonato. Dio non può, per
giustizia, condonare il debito dell’uomo a Lui Santissimo se l’uomo non perdona
al suo simile.
- “Non ci indurre in
tentazione, ma liberaci dal maligno”. Pregate con umiltà perché Dio
impedisca le tentazioni. Oh! L’umiltà! Conoscersi per quello che si è! Senza
avvilirsi, ma conoscersi. Dire: ”Potrei cedere anche se non mi sembra poterlo
fare, perché io sono un giudice imperfetto di me stesso. Perciò, Padre mio,
dammi possibilmente, libertà dalle tentazioni col tenermi vicino a Te da non
permettere al maligno di nuocermi”. Perché, ricordatelo, non è Dio che tenta al
Male, ma è il Male che tenta. Pregate il Padre perché sorregga la vostra
debolezza al punto che essa non possa essere indotta in tentazione dal maligno.
Sia nella gioia come nel
dolore, sia nella pace come nella lotta, lo spirito nostro ha bisogno di
tuffarsi tutto dentro all’oceano della meditazione, per ricostruire ciò che il
mondo e le vicende abbattono e per creare nuove forze per sempre più salire. (…)
È sempre molto utile allo spirito, l’elevazione mentale a Dio, la meditazione,
in cui, contemplando la sua divina perfezione e la nostra miseria, o quella di
tante povere anime, non già per criticarle ma per compatirle e capirle, e per
avere riconoscenza al Signore che ci ha sorrette per non farci peccare, o ci ha
perdonate per non lasciarci cadute, noi giungiamo a pregare realmente, ossia ad
amare. Perché l’orazione per essere realmente tale deve essere amore. Altrimenti
è borbottio di labbra dal quale l’anima è assente.
La preghiera
non è nell’atto ma nel sentimento.
La preghiera
è la conversazione del cuore con Dio e dovrebbe essere lo stato abituale
dell’uomo.
Date il refrigerio limpido
e benefico della preghiera ai vivi e ai morti che hanno sete di grazie. (…)
Preghiere, preghiere, feconde perché attive di amore e di spirito di
sacrificio.
La preghiera
deve essere vera, non meccanica, attiva.
Pregate più col sacrificio
che con le labbra e darete refrigerio ai vivi e ai morti, facendo la seconda
opera di misericordia spirituale. Il mondo sarà salvato più dalle preghiere di
coloro che sanno pregare, che dalle fragorose, inutili, micidiali
battaglie».
INVOCAZIONE
AL PADRE
Padre, liberaci dal male,
cioè dal maligno, la persona e la potenza che è tutto
male.
Il maligno è stato
sconfitto dal tuo Figlio Gesù, crocifisso e risorto, e dalla sua Madre, la
Vergine Maria , la Nuova Eva, l'Immacolata.
Ora si avventa contro la
sua Chiesa e contro tutta l'umanità, perché non giunga alla
salvezza.
Anche noi siamo sotto la
sua pressione, siamo in tempo di lotta.
Liberaci da ogni sua
presenza e influenza. Fa che non cadiamo sotto la sua schiavitù.
Padre, liberaci dal
male.
Padre, liberaci da tutti i
mali che ci fa il maligno. Liberaci dal vero grande male delle nostre anime, il
peccato, al quale ci tenta in tutti i modi.
Liberaci dalle malattie del
corpo e della psiche, che egli causa o sfrutta per farci dubitare del tuo amore
e farci perdere la Fede.
Liberaci dai malefici che
ci fanno i maghi, i fattucchieri, i seguaci di
satana.
Padre, liberaci dal
male.
Padre, libera le nostre
famiglie dai mali che provengono dal maligno: divisioni tra sposi, tra genitori
e figli, tra fratelli, danni sul lavoro e la professione, corruzione morale e
perdita della fede.
Libera le nostre case da
ogni insidia, da ogni infestazione, da ogni presenza del diavolo, a volte
sensibile con rumori e disturbi.
Padre, liberaci dal male.
1 Ave Maria per Padre
Giulio
Sostieni
l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione
del Vangelo, la Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il
nostro apostolato è vastissimo e non abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di
offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a continuarlo secondo il Cuore di
Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque e diffondere la
vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina
della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica
Chiesa fondata da Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna
con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco
portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni
giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Amo il mio prossimo come me stesso? Mi impegno a fare
qualcosa in più ogni giorno per il prossimo, manifestando amore, disponibilità,
gioia, pazienza, carità e aiuto se vive nella
sofferenza.
Pensiero
Chi comincia ad amare deve essere pronto a soffrire.
(San Pio da
Pietrelcina)
Per superare le prove dolorose, non
soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche
miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera
efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le
testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi
hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un
potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro
sito:
“Continuiamo a
recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di
preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale.
Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il
Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno
decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è
recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra
noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le
potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera
diventa potente”.
Per leggere tutti
gli altri commenti
Nessun commento:
Posta un commento