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venerdì 20 luglio 2012

Vangelo di oggi



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,1-8.
In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato».
Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?
Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?
Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio.
Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Meditazione .


 

Venerdì della XV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Meditazione del giorno
L'epistola detta di Barnaba (circa 130)
§ 15-16
“C'è qualcosa più grande del tempio”
        A proposito del sabato, è scritto: “Noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare” (Is 1,13). Considerate questa parola. “Non sono i sabati attuali che mi piacciono, ma quello che ho fatto io, quando, terminato l'universo, farò sorgere un ottavo giorno, che sarà l'alba di un mondo nuovo”. Ecco perché celebriamo nella gioia l'ottavo giorno, quando Gesù è risuscitato dai morti, si è manifestato, poi è salito al cielo.

        A proposito del Tempio, ricorderò l'errore di quei poveretti che, col pretesto che era la casa di Dio, hanno messo la loro speranza in un edificio piuttosto che in Dio che li ha creati... Vediamo se esiste ancora un tempio per Dio. Sì, ce n'è uno ed è là dove lui stesso afferma di costruirlo e ornarlo. Poiché sta scritto: “Alla fine della settimana avverrà che un tempio sarà ricostruito, con magnificenza, al nome del Signore” (cf Tb 14,5). Posso constatare dunque che quel tempio esiste. Ma come costruirlo al nome del Signore? Ascoltate. Prima che avessimo la fede, il nostro cuore era dimora fragile e caduca, simile in verità a un tempio costruito da mano d'uomo. Era pieno di culti di idoli, serviva da rifugio ai demoni, tanto le nostre attività erano contro i disegni divini.

        Ma “sarà costruito al nome del Signore”. Vigilate che questo tempio sia costruito “con magnificenza”. Come? Ricevendo il perdono dei peccati, e riponendo la speranza nel suo nome, diventiamo uomini nuovi, ricreati come al principio. Allora Dio abita veramente nei nostri cuori, che formano la sua dimora.

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