Vi Posto una mia riflessione personale che è stata pubblicata nel blog di Tony Sudditi di Gesù Cristo
Se
ci si guarda in giro, si scopre che c'è tanto scoraggiamento... poca
fede, tanto scontento ma soprattutto si scopre che in pochi riescono ad
entrare nel pensiero di Dio.
Siamo
troppo confusi, pensiamo che sia Dio a dover comprendere noi e non
viceversa, beh certo per noi è impresa assai ardua, comprendere Dio, ce
ne siamo talmente allontanati che abbiamo fatto in modo di aprire un
varco a tutte le teorie che fanno di tutto per screditare o peggio
ancora di annullare la presenza di Dio.
Qualche
giorno fa, mi sono trovata a scambiare quattro chiacchiere con una
signora da pochissimo vedova, volevo trovare una parola che le potesse
dare speranza, per scuoterla dal dolore nel quale si è rifugiata, ma ho
dovuto rinunciare quando lei mi ha detto "no, non esiste nulla dopo la
morte, non c'è niente .... ne era convinto anche mio marito", ho avuto
l'impressione che adesso far sua la teoria del marito era come fare un
atto di fede in lui, un modo per rimanere attaccata al suo ricordo e in
qualche modo continuare ad essere fedele. Ma allora se è questo quello
che pensi "perché fare un funerale religioso?" mi sono domandata, allora
il funerale è l'ennesimo atto che viene fatto ad uso e consumo del
"pubblico", quello che viene a darti le condoglianze. Che
tristezza, che amara tristezza vivere una vita senza speranza.
Eppure,
se poco poco si fa uno sforzo.... se proviamo a cambiare il punto di
visione, forse le cose ci appaiono in maniera diversa.
Penso, che l'umanità agli occhi del Signore, sia come un bambino piccolo.
Avete
esperienza di bambini piccoli? Parlo di quelli che vanno dai due ai sei
anni. I bambini piccoli hanno un forte ego, e tutto il modo gravita
intorno a loro. Per loro, i genitori sono lì con un'unica funzione:
soddisfare il loro bisogno di affetto e rispondere positivamente a tutti
i loro capricci.
Quando
un genitore, diventa autorevole e cerca di spiegare loro, il giusto
atteggiamento, il giusto comportamento da tenere nelle diverse
situazioni molto spesso si trova a combattere una estenuante lotta, i
bambini cercano con i loro mezzi di far andare le cose come dicono loro e
non come viene suggerito da chi è più grande e ha più esperienza:
strepiti, urla, pianti tutto è lecito per imporre il proprio NO.
Avete
vissuto mai questa esperienza da genitore? Sicuramente avrete pensato,
"ma perché non ascolta ciò che gli voglio dire, ci risparmieremmo tutti
una gran faticaccia", perché i genitori si stremano per far comprendere
e i bambini dal canto loro si stremano per imporsi.
Avete mai provato a fare una cosa qualunque, un servizio domestico o qualche altro tipo di incombenza in presenza di bambini che vi vogliono aiutare?
Si,
in principio si apprezza la buona volontà, ma essa spesso è
accompagnata da una scarsa voglia di comprendere quale sia il modo
giusto per farla, e invece di aiutare intralciano, e rischiano di farsi
male e questo accresce nuovamente lo stesso pensiero: "ma perché non
segue i consigli di chi ha già sperimentato il modo giusto per fare?"
Bene.... e tutti questi atteggiamenti non vi ricordano per caso l'uomo in rapporto a Dio.
L'uomo
non cerca in tutti i modi di imporre il proprio modo di vedere le cose a
Dio?? Non siamo noi ad ascoltare i suoi consigli, ma noi che molto
spesso suggeriamo quale la strada giusta.... lo facciamo spesso,
spessissimo, anche nelle preghiere... eppure Gesù ce lo ha insegnato “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (Luca 22, 14 - 23, 56) ma noi abbiamo il coraggio di pronunciarla questa frase???
E
ancora da genitori, non vi siete mai trovati nella circostanza di dire a
vostro figlio: "fidati, la mamma e il papà sanno cosa è meglio per
te!"....magari solo quando dovevate dargli una medicina. La medicina è
amara, ma voi sapevate che solo assumendola sarebbe guarito.
E
non vi pare, allora che da genitori vorremmo una cosa, mentre da
figli.... nei confronti del nostro Padre celeste ci comportiamo allo
stesso modo dei nostri figli?
E vi pare coerente tutto ciò??
Vi
pare logico, poi non accettare la medicina.... e dire "NO... non c'è
nessun Padre, non c'è nulla oltre questa vita".... perciò essa va
vissuta "in maniera spericolata", perché il bello è proprio assaporare
tutto, qualunque cosa ci frulli per la testa, perché dopo c'è il nulla
e dobbiamo vivere con il fiato in gola, pur di non vivere di rimpianti?
di cose non vissute, non provate, non viste. Anche se quelle medesime
cose magari ci fanno male, ci feriscono e soprattutto ci allontanano
dalla Verità, dalla Via e dalla Vita.
Cosa
rispondereste a chi pur di non guardare la verità in faccia la nega????
Non gli direste che ha un comportamento immaturo???
Quando
il Signore ci parla della Vita, non si riferisce a quella terrena.....
questa è solo una parentesi, la vera vita quella a cui dobbiamo
aspirare, a cui dobbiamo tendere è quella che conosceremo dopo la morte.
Perché
tutto ciò che viene detto, "c'è solo il nulla dopo"..... è la grande
strategia di satana, per farvi vivere lontano dalla Luce perché possiate
essere risucchiati dalle tenebre.
Non
lasciatevi gabbare, siate più scaltri di colui il quale sarà distrutto
sotto il calcagno di Maria, apritevi a Dio, abbiate il coraggio di
guardarlo negli occhi, di esprimergli, paure e tormenti, perché Lui
solo, proprio come un padre terreno, vi prenderà e vi sorreggerà, “Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe?
Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Matteo 7,7, 12).
Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Matteo 7,7, 12).
Svegliamoci
e soprattutto smettiamo di comportarci come bambini, è giunto il
momento di comportarci da persone mature, abbiamo il dovere di maturare
spiritualmente.
Riflessione di
LISA
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