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giovedì 1 gennaio 2015

Niente oroscopi quest'anno (buon 2015 )

Nella storia della Chiesa l'astrologia è anatematizzata in diversi momenti; ad esempio dice il 1° Sinodo di Braga del 561 al canone 9: “Se qualcuno crede che le anime e i corpi umani siano soggetti a stelle fatali, come dissero i pagani e Priscilliano, sia anatema” (DH.459). Ma come vede il Vangelo il cammino degli oroscopo-dipendenti, come lo erano i Magi, verso Gesù a Betlemme?

Origene, grande teologo-biblista del II secolo, nella sua opera “Contro Celso”, parla dei Magi, “i quali quando vollero compiere le loro pratiche abituali non ci riuscirono, quelle pratiche che essi prima operavano con formule e sortilegi, ne cercarono la causa, ritenendo che dovesse essere straordinaria, e scorgendo quel segno divino nel cielo (“abbiamo visto sorgere la Sua stella e siamo venuti per adorarlo”, (Mt.2,2)) vollero indagarne il significato.
Ed a me pare che essi, avendo le stesse profezie di Balaàm, esperto pure lui nell'arte dei maghi, trovarono lì la profezia della stella (Nm.24,17): “io mostrerò a lui, ma non ora; io lo chiamo beato, ma egli non si accosterà”; quindi congetturarono che quest'uomo Gesù), la cui nascita era stata predetta dall'apparizione della stella, doveva essere venuto nel mondo, e ritenendolo più potente di tutti i demoni, e degli esseri che di solito apparivano a loro ed avevano un certo potere magico, essi vollero adorarlo…Appar dunque naturale che alla nascita di Gesù, quando uno “stuolo della milizia celeste”, come scrisse Luca (Lc.2,13) ed io credo fermamente, lodò e disse: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà” (Lc.2,14), la conseguenza di questo fu che i demoni perdettero il loro potere e la loro forza, dacchè il loro incantesimo fu rotto e distrutta la loro potenza”.
Infatti Gesù, “apparso per distruggere le opere del diavolo” (1 Gv.3,8), che si autodefinisce la “stella radiosa del mattino” (Ap.22,16), venuta a “visitarci dall'alto (come) il sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della Pace” (Lc.1,79). Allora chi vive nella notte e odia il sole Gesù, il solo Maestro), tra questi gli amanti dell'esoterismo e dell'oroscopo, “si sceglie una stella” un falso maestro) autoconvincendosi in modo superstizioso, semplicistico e pseudoscientifico che è quella giusta; chi vive nella luce piena invece non vede nessuna stella poichè gli è sovrabbondante la luce del sole Gesù) alla cui presenza vive (Chiesa, sacramenti, Parola di Dio, Preghiera, carità,…) e che gli permette di cogliere la complessità della realtà nella unità dell'Amore di Dio ricevuto in Gesù.
Ricordiamoci della “superbia” di satana, alias Lucifero, di voler essere come Dio, e della superbia dell'uomo postmoderno di essere “illuminato” (=oscurato!!!) da sè stesso: "Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli? Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo. E invece sei stato precipitato negli inferi nelle profondità dell'abisso!" (Isaia 14,12-15). Allora mentre i pagani si autocostringono a subire il “volere” degli astri, “precipitando nell'abisso”, Sant'Agostino, già ai suoi tempi, affermava: “Gesù è venuto non a insegnarci come cammina il cielo, ma a mostrarci la via (=Se stesso!!!) come si va in cielo”. Non sovrapponiamo impropriamente, come fa l'astrologia e la mentalità New Age, l'immanente con il trascendente!
don Fabio Arlati, gris imola

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