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domenica 4 settembre 2011

Liturgia di oggi

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Colore Liturgico Verde
Antifona
Tu sei giusto, Signore,
e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l'eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, che ascolti quanti si accordano
nel chiederti qualunque cosa nel nome del tuo Figlio,
donaci un cuore e uno spirito nuovo,
perché ci rendiamo sensibili
alla sorte di ogni fratello
secondo il comandamento dell'amore,
compendio di tutta la legge.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Prima Lettura Ez 33,1.7-9
Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.
Dal libro del profeta Ezechièle

Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«O figlio dell'uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d'Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.
Se io dico al malvagio: Malvagio, tu morirai, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».

Salmo Sal 94
Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Seconda Lettura Rm 13,8-10
Pienezza della Legge è la carità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell'amore vicendevole; perché chi ama l'altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.

Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

Vangelo Mt 18,15-20
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

Preghiera sulle offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace,
salga a te nella celebrazione di questo mistero
la giusta adorazione per la tua grandezza
e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione
Come il cervo anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio:
l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.(Sal 42,2-3)

Oppure:
Io sono la luce del mondo, dice il Signore,
chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.(Gv 8,12)

Oppure:
Se tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo;
se ti ascolta avrai guadagnato tuo fratello. (Mt 18,15)

Preghiera dopo la comunione
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli
alla mensa della parola e del pane di vita,
per questi doni del tuo Figlio
aiutaci a progredire costantemente nella fede,
per divenire partecipi della sua vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.




COMMENTO Movimento Apostolico - rito romano

Sia per te come il pagano e il pubblicano

Correggere il fratello che pecca contro il Signore è somma carità. Lasciarsi correggere, accogliere la correzione è saggezza, intelligenza, acume spirituale. La comunità dei discepoli del Signore nella quale non si vive di questa carità ed intelligenza, di sicuro si incamminerà per sentieri impraticabili di errori e di peccato.

Cosa sono tutte le Lettere di San Paolo, San Pietro, Giacomo, Giovanni, Giuda, la stessa Apocalisse se non una vibrante correzione nella verità e nei costumi di quanti erano divenuti discepoli del Signore e si erano allontanati dalla retta verità e dalla sana moralità? Una comunità cristiana può crescere sana se la correzione è fatta con sapienza, carità, grande prudenza, intelligenza nello Spirito Santo. Se la correzione è omessa, che non si speri alcun frutto dalla comunità.

Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

Gesù vuole che vi sia la più grande carità verso il fratello che ha peccato. Divulgare il peccato del fratello, oltre che grave colpa da parte nostra nei suoi confronti, è anche gettare discredito e scandalo. Chi divulga il peccato è come se lo moltiplicasse. La diffusione del peccato è vera opera diabolica. Per questo è necessario che la correzione avvenga sempre nel silenzio, nella discrezione, nella segretezza. Se colui che ha peccato non vuole ammettere il suo errore, allora è giusto che lo si corregga dinanzi a due testimoni, anche essi saggi, accorti, prudenti, discreti, pieni di carità e avvolti da santità. Un testimone stolto, empio, insipido, acido, potrebbe diffonde la cosa e arrecare molto danno. Se ancora l'altro persevera nel suo errore, allora è giusto che si faccia intervenire la comunità perché pubblicamente discerna per lui ciò che è bene e ciò che è male. Se si rifiuta di ascoltare, lo si consideri un non discepolo di Gesù.

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